venerdì 7 novembre 2008

Futuro duro (?)

In questi giorni non c'è media che non usi quasi tutto il suo spazio per commentare le elezioni americane. E allora perchè anch'io non debbo dire la mia banalità sull'argomento? Mi approprio di questo sacrosanto diritto, salgo sul palco del conferenziere e dichiaro quanto segue:
- Tutti sottolineano in particolare la negritudine di Obama mentre invece non è né nero, né bianco (e neanche abbronzato), secondo me la sua vera straordinaria forza è il suo melting pot, quel meticciato temuto da molti, aborrito da alcuni (non pochi; agghiacciante l'intervista di ieri sera al capo del gruppo Supremazia Bianca) che è la vera forza degli Stati Uniti. Pochi vogliono riconoscere che la mescolanza dà luogo ad un arricchimento fisico, culturale, morale e financo economico che è tipico di ogni manifestazione naturale (a chi piace questo termine). Il fenomeno biologico del lussureggiamento degli ibridi è ben conosciuto e la mescolanza dei popoli e delle culture è stato alla base dello sviluppo delle genti del Mediterraneo. Lo sviluppo si è fermato da ogni parte quando un gruppo si è chiuso in sè stesso barricandosi all'interno delle mura (vedi la Cina degli ultimi tre secoli). Adesso però bisogna passare dalle chiacchiere ai fatti. Se Obama si lascerà indurre in tentazione dalle spinte di chiusura e di protezionismo saranno acid dicks per tutti; ricordiamoci che l'ultima Grande Depressione è sfociata nella seconda guerra mondiale. Auguri Benedetto! -

1 commento:

Anonimo ha detto...

Da grande elettrice i miei 1000 commenti te li lascio qui: la speranza che gonfia il cuore di tanti è che Obama continui ad essere, da presidente, persona capace di tirare fuori il meglio dalle persone intorno a sé. Un catalizzatore di energie positive, voglia di andare avanti a vedere, e costruire, il mondo che verrà. Yes we can, insomma. Con realismo, ma senza cinismo, finalmente.

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