giovedì 15 ottobre 2009

Tavolo verde.

Chi, tra i miei lettori, mi sa dire cosa sta succedendo a Piazza Affari? Anche se non se ne parla molto, la Borsa sta salendo a più non posso dall'inizio dell'anno. Ma non c'è la crisi?E le migliaia di aziende che chiudono? In qualità di analista da bar, ho notato che stanno salendo anche gli indici legati al mercato obbligazionario. Questo è molto strano, in quanto le due cose sono antitetiche, direbbe uno studente del primo anno di economia. Quando uno sale l'altro scende e viceversa, nella logica del soldo. Mmmmm..... gatta ci cova. Mi direte, ma com'è che sei così morbosamente interessato a questo arido argomento, tu, poeta tuttologo così distante dalle sirene speculatorie dell'affarismo? Devi aver cura di patrimoni milionari? Niente di tutto questo. La realtà è che fin da piccolo sono sempre stato affascinato dalla meccanica dei giochi; non tanto il giocare in sé, ma capire l'intrinseco che sta alla base del funzionamento di un gioco, di qualunque tipo esso sia, dalle carte (qualche volta magari parliamo di poker e di bridge) alla matematica, a tutto quanto metta in moto una competizione ludico mentale. E checché se me dica, la borsa è uno dei giochi più interessanti che siano stati inventati, altro che risparmio e investimento produttivo. Tutte balle. Laciamo stare i cassettisti, per cui valgono altri tipi di ragionamento e non dovrebbero neanche leggere le pagine economiche dei giornali per non farsi venire mal di testa, ma per tutti gli altri, la borsa è il più grande tavolo verde esistente, dove si puntano somme considerevoli con la speranza di moltiplicarle tra una miriadi di varianti, gradualità di rischi, decisioni ragionate, colpi di fortuna e non ultimo le grandi emozioni in gioco, posto che le cifre interessate sono importanti per chi le rischia, non come il pokerino in famiglia dove si azzardano i cento euro per passare la sera o i due euro del superenalotto. C'è tutto in questo gioco, l'emozione della perdita (o della vincita), che è una delle componenti importanti dei giochi, il calcolo ragionato (ci sono specialisti che passano la vita a studiare grafici e curve), l'azzardo e la strategia, il tutto calibrato con rara complessità per un gioco che diventa così non comune. Dunque come in ogni gioco, ognuno pensa di avere la propria strategia vincente, come i martigalisti appassionati della roulette per intenderci. Io, in più di 35 anni, nel mio piccolo, ho maturato la mia, che vi passo su un piatto d'argento, così come l'avevo captata anni fa da un vecchio bancario pensionato, frequentatore della borsa a cui erano rimaste due passioni, il golf ed il cosiddetto parco buoi. Era alto e segaligno e passava qualche ora al mattino nella saletta contrattazione di una banca a commentare con altri sventurati come lui, l'andamento dei titoli che si dipanavano sul monitor, in attesa, atteggiamento tipico di tutti i giocatori professionali, di assestare il colpo decisivo. L'unica cosa importante per guadagnare in borsa - diceva con occhio astuto - è quella delle fonti. Bisogna avere un buon contatto, con uno, meglio se due o tre, grandi esperti del mercato, e prenderli come punti di riferimento. Quando vuoi entrare con un acquisto od una vendita allo scoperto, li devi consultare con fiducia, chiedere come va il mercato rispetto a quel titolo ed avere il loro spassionato consiglio da amico, e che sia motivato logicamente. Dopo di che, fare l'esatto contrario. Ti dicono che è certo che il titolo, sta per salire, grazie a buoni fondamentali o a notizie appena giunte e quindi bisogna comprare decisamente? Tu vendi senza stare a pensarci troppo. Quell'altro titolo sta per crollare perchè il mercato lo giudica troppo gonfio o esposto a rischio, tu compra deciso. Non sempre andrà bene, certo, ma è la media che conta ed alla fine si guadagna sempre (quasi). C'è un motivo? Certo; schiere di analisti bocconiani, con master nelle migliori università di economia prevedono un andamento? E' giusto, perchè il mercato ha una sua logica e delle regole che segue e quindi sono prevedibili e studiabili, ma in questo mondo diventa poi preponderante l'inatteso, l'evento imprevedibile che capovolge la previsione e che accade nella maggior parte dei casi. Intanto, in questo momento mi sembra che il mercato si stia gonfiando oltremisura, insomma che si stiano tirando le reti in attesa che si riempiano di pesciolini, come si diceva una volta. Voi comportatevi di conseguenza e specialmente se avete inteso che io sia un grande esperto, continuate a comprare!

Disclaimer
La presente va intesa come scemenza quotidiana e non come sollecitazione al pubblico risparmio. Ehehehe...

4 commenti:

Martissima ha detto...

dove ci sono numeri e intuizioni...io mi azzero ;-)

Anonimo ha detto...

caro Enrico, dal 9 marzo ad oggi la borsa italiana (ma questo vale per tutte le borse del mondo) ha recuperato solo parzialmente quello che aveva perso nei 12 mesi precedenti.GLM

Anonimo ha detto...

Io ne so meno di te. Pero' quello che ho sempre potuto osservare, avendo sempre lavorato in aziende quotate in qualche mercato (americano, inglese, olandese, asiatico...), e' che, quasi mai, alle performance economiche dell'azienda corrisponde l'andamento dell'indice. Ho come l'impressione che i valori in borsa siano determinati da chi acquista e chi compra, cosa a sua volta determinata da speculazioni, suggerimenti di analisti, articoli di economisti, scommesse, previsioni azzardate, ecc...

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Ieri mia moglie si è comprata l'ennesima borsa. C'ha la passione di questi accessori, ne ha un armadio pieno. Quando sento parlare di borsa, io meschino, penso sempre a quell'armadio che se lo apri ti cadono addosso i suoi anni di passione.

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