mercoledì 14 ottobre 2009
La scoperta dell'America.
Non so se sia una questione genetica o Alzy che incombe, ma io, con le date, anche quelle importanti ho sempre dei problemi. Mi confondo. Per esempio tra il 12 ed il 14 ottobre, ho sempre dei dubbi su quale sia la data della scoperta dell'America. Chi se ne frega, direte voi, e invece non è cosa da poco, in quanto l'altra è stata una data fondamentale della mia vita. Proprio così, 37 anni fa ero un giovane virgulto, certo bellissimo (come potete immaginare), una via di mezzo tra Sordi e Bobby Solo, ma la testa era quella che poteva essere, già ce n'è poca adesso, figuriamoci allora quando ancora non mi rendevo bene conto di avere tra le mani la schedina giusta del superenalotto della vita. Quel mattino, mentre andavo a sposarmi, non mi chiedevo neanche come mai la mia Tiziana avesse accettato di legarsi a me e di sopportarmi per tutta la vita. Mentre pilotavo con cura la 500 verso Torino lungo la trafficata e stretta strada nazionale, (non c'era neanche ancora l'autostrada, pensa un po') ero come in uno stato di torpore mentale che mi impediva di fare troppi ragionamenti, con la testa già troppo impegnata a fare le cose che bisognava fare. Così le emozioni si susseguivano alle emozioni e quando la mia ragazza comparve sul sagrato vestita di bianco, era così bella che non riuscivo a capacitarmi che avesse deciso di venire proprio da me. Sono i misteri insondabili della psiche femminile. Poi tutto scivolò via secondo copione, lei radiosa (non sapeva ancora che rogna si prendeva), io sempre più stordito da una posizione che mi è poco congeniale, quella di essere al centro dell'attenzione; anche se per fortuna in questi casi, il fulcro di tutto è sempre la sposa, io ero come contaminato dalle radiazioni di bellezza che emanava lei. Arrivarono le foto, poi il pranzo; la mia mamma non era stata bene, troppe emozioni forse o i calcoli alla cistifellea in movimento, fatto sta che prima della torta il caro amico B. dopo avermi scrutato un po', mentre la mia sposa sfarfalleggiava felice tra i tavoli, mi disse:" Siedititi un attimo, è meglio che prendi questa" e mi allungo una pastiglietta di Ansiolin. In un attimo tutto divenne più lontano, più ovattato, più tranquillo, i convitati che si congratulavano, le bomboniere da distribuire, i parenti da ringraziare. Fu l'unica volta della mia vita che presi un ansiolitico, pensate un po' che fesso. Così mi godetti poco di uno del giorno più fortunato della mia vita. Alla sera, mentre tornavamo a casa, il sorriso di mia moglie però mi fece capire che proprio due giorni dopo la scoperta dell'America avevo fatto Bingo.
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8 commenti:
Tanti auguri a tutti e due. E' bellissimo che dopo tanti anni tu ne parli ancora così.
PS Nella foto mi ricordi piuttosto Paul McCartney
E' bello che un tuttologo mostri talvolta il suo lato romantico. Ma c'era da fare la rivoluzione, e tu ti sposavi? In ogni caso, auguri!
Tu scrivi,scrivi,scrivi ma oggi ci hai regalato una tua storia che ci da' un po' di ottimismo.
Grazie a te e a Tiziana e tanti affettuosi auguri !
( anche in questa foto asssomigli a Sordi )
Gianna
Ma augurissimi, Enrico!
-leggermente in ritardo...:-(
Davvero un bellissimo post. Complimenti.
anche secondo me nella foto ricordi Sordi... :)
g
Grazie a tutti anche da parte di Tiziana, di ottimismo ce n'è bisogno, mi raccomando, lo dice anche Lui.
@Pop - ma sai allora la facoltà di agraria era l'ultima della fila ed i cortei arrivavano ormai sfilacciati e la maggior parte dei manifestanti era già nei bar a fare colazione. Così lo spirito rivoluzionario aveva suoni ovattati dalle nostre parti. E comunque alla luce dell'andamento odierno la nostra si è rivelata una scelta decisamente rivoluzionaria.
auguri in ritardo....e complimenti a Tiziana che credo,abbia saputo tirare fuori il meglio di te ;-))
Grazie astro, ma credo che abbia dovuto scavare proprio a fondo.
ci terrei che venisse citata la location della foto:
Torino - via Ormea 132 - 2° piano - porta a sinistra.
grazie
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