venerdì 8 ottobre 2010

Toccare nel portafoglio.

Hai voglia a dire che alla gente le cose bisogna insegnarle, che con la civiltà e l'istruzione viene anche la correttezza e il rispetto delle regole. Mica vero. Se vuoi ottenere qualche cosa su larga scala, c'è un solo sistema: certezza di essere acchiappati e essere toccati nel portafoglio. Si impara subito e non si sgarra più, diventa una specie di riflesso pavloviano. Siete mai stati a Singapore?. E' una magnifica città, colori e sapori esotici del sud-est asiatico, modernità assoluta ed efficienza, sensazione di tranquilla sicurezza quando giri per le strade, pulizia inusuale per l'Asia (ma le cose stanno cambiando rapidamente anche dalle altre parti), immagine di benessere abbastanza diffuso e qualità di vita occidentale. E' un melting pot di almeno quattro etnie principali che sembrano vivere assieme senza troppi attriti. Per forza, mi direte, si tratta a tutti gli effetti di una dittatura e quando c'è un tiranno che comanda, la maggior parte della gente riga diritta se no gli spaccano la testa e le insofferenze tra gruppi diversi non sono visibili, si credono inesistenti, invece, magari, sono solo assopiti in attesa di deflagrare come Yugoslavia insegna.

Certo, però in riferimento all'assunto iniziale, Singapore è una città molto indicativa. Viene chiamata anche The fine city, gioco di parole che accanto al significato La bella città, lascia trasparire anche quello di Città delle multe. Infatti la cosa che più mi colpì mentre passeggiavo per i magnifici parchi e per le eleganti strade del centro, fu la impressionante serie di divieti segnalati dappertutto da appositi cartelli con icona facilmente interpretabile, una figurina indicativa attraversata da una sbarra rossa con l'indicazione dell'entità della multa. Ad esempio Vietato fumare, multa 50$. Severamente vietato fumare, 100$. Vietato sputare, 150$. Vietato fare pipì nell'ascensore, 200$ (questo stava dentro l'ascensore). E così via con un impressionante serie di divieti da fare invidia al più fantasioso sindaco padano. Allora? Sono in fondo cose vietate dappertutto. Perché lì si rispettano? Semplice, perchè ti beccano sempre, invariabilmente e paghi senza pietà. Si era fuori da un locale e un mio amico fumava sul marciapiede, essendo ovviamente vietato farlo all'interno. Terminata l'operazione, prima di rientrare, gettò la cicca per terra, incurante del cartello barrato di rosso con la manina che gettava una cartaccia.

Tanto chi vuoi che ti veda. Non aveva ancora fatto un passo che una mano lo toccò sulla spalla e un piccolo cinese con apposita fascietta al braccio, gli disse:- Sorry sir - e intanto aveva già cominciato a scrivere su un blocchetto la ricevuta di 50 $. Mai più buttata una cicca. A parte i 50 $, è la certezza di essere beccato sempre a rendere insensato il gesto. Se tu fossi sicuro che ogni volta che dai o prendi una tangente (anche piccola, sui 100.000 €) o quando ti trovi un appartamentino senza sapere chi te lo ha regalato, ti porteranno via con le manette, avremmo i politici più onesti del mondo. Però non ho mai capito come facevano a beccarti, quando ho visto in un cesso di Sentosa Island, proprio davanti al porto di Singapore, il cartello Vietato non tirare lo sciacquone, multa di 50 $. Ho guardato con imbarazzo se ci fosse una webcam sopra il water, ma nell'incertezza ho premuto il bottone due volte.


PS Aggiungo questa che mi manda Diego e che anche io ho visto frequentemente in Cambogia.











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17 commenti:

giardigno65 ha detto...

hai ragione, il bastone è più risolutivo della carota !

laura ha detto...

Concordo che più che la dittatura opera il portafoglio (poi per carità, l'educazione non guasta mai; i miei figli da piccoli fermavano la gente che buttava le carte per strada). A New York 300 $ di multa se suoni il clacson rendono la città silenziosissima e le multe per eccesso di velocità fanno andare piano; in Viet Nam c'è una dittatura, ma nessuna multa ed è un delirio tra il traffico impazzito e i clascson a tutto volume.

laura ha detto...

ops, volevo dire opera più del portafoglio...

laura ha detto...

no, ho sbagliato, era giusta la prima versione. Sono un po' confusa...

Enrico Bo ha detto...

@Giardi - purchè sia certo.

@Laura - il problema è proprio quello della certezza.

Anonimo ha detto...

Se metti questi cartelli a Napoli, te li ritrovi nei negozi d'Italia in offerta speciale..!

Enrico Bo ha detto...

@mago - può essere un'idea di businnes

Ambra ha detto...

Quello che dici è assolutamente vero. Purtroppo l'essere umano ha di sua natura tendenze incivili. Qualche volta l'educazione le corregge, ma non sempre e comunque sono casi rari, considerato quante schifezze si trovano per terra da noi per le strade

Unknown ha detto...

Sarebbe un discorso troppo lungo e mi limito a dire :
Viva l'Italia e abbasso Berlusconi!
Cristiana

Il rospo dalla bocca larga ha detto...

ahaha da napoletano mi tocca quotare magocamillo! :D

Enrico Bo ha detto...

@Ambra- pensa che il mio amico cinese, quando viene da Pekino si meraviglia della sporcizia per le strade. E' tutto dire si è rovesciato il mondo.

@Cristiana - Ma come non ha risolto la spazzatura di napoli? ahahahahahhahahahaahhahahaha

@Rospo - penso che ne ideerebbero di altri carini, potrebbe davvero essere un nuovo business

Anonimo ha detto...

Nel 1985, a Singapore, un cecoslovacco daal'aria losca ha buttato a terra un pacchetto di sigarette vuoto, sotto i miei occhi. Come da copione si avvicina l'omino e lo multa, lui lo manda a stendere ed entra in albergo; arrivano in quattro e i dollari sono diventati 500.
Ho pensato seriamente di chiedere asilo politico.
Dottordivago

ParkaDude ha detto...

Pensiamo anche però che questi divieti (e tutto il resto) sì funzionano, ma hanno creato una città di frustrati paranoici con un alto tasso di suicidi.

ParkaDude ha detto...

Pensiamo anche però che questi divieti (e tutto il resto) sì funzionano, ma hanno creato una città di frustrati paranoici con un alto tasso di suicidi.

Enrico Bo ha detto...

@Doc- pensa te se lo beccavano che avevafatto la pipì fuori dal vater, di sicuro gli tagliavano il pipino.

@Parka - lo so , io infatti che sono un mediterraneo sto benissimo qui, parlo parlo , ma è tutta fuffa.

massimo ha detto...

è vero. guarda i carrelli al supermercato. lì c'è la certezza dell'esborso, se non li riporti a posto. e anche solo per un euro, tutti diligentemente li riportano. vi ricordate quando tanti anni fa non c'era ancora questo metodo? non riuscivi a superare le casse dal mucchio di carrelli abbandonati subito dopo le casse stesse!!

Enrico Bo ha detto...

Infatti, la gente prima di mollare un euro fa tutto quello che bisogna fare.

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