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Mi sembra comunque un po' al di sopra dei romanzacci tipo Ken Follet, tanto per capirci, che da quando è uscito col fatto che Il nome della rosa è troppo noioso in confronto ai suoi e che preferisce Dan Brown, ha finalmente gettato la maschera, chiarendo la sua posizione nel ranking. Mi sembra che ne abbiano anche ricavato un film dato che la vicenda si presta molto bene, con le sue scene che alternano suspence e violenza, condite ed alternate con mestiere alla parte che riguarda la vicenda amorosa della coppia protagonista. Diciamo un paio d'ore da spendere sotto l'ombrellone. Se volete entrare nella parte, caricate sul vostro iPod (so che siete tutti tecnologici) i brani citati nel libro che ripercorreranno, se siete della mia leva, tutta la vostra giovinezza, da Elvis di Heartbreak Hotel, al Rock around the clock di Haley, passando per Little Richard e Ellington. Se volete l'elenco completo date un'occhiata qui. Voi, come regalo extra beccatevi questo Chuck Berry con Maybelline, che è sempre un bel sentire.
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4 commenti:
Rispondo qui al tuo commento del mio post. Hai ragione, il sguardo guarda oltre la collina e dopo un pò certi spazi diventano "stretti". Ma andiamo avanti, comunque, in attesa di tempi migliori. E poi, hai ragione anche tu: la nebbia può avere un suo fascino ( quando l'anima non è tormentata)
grazie per le proposte musicali, tutte piacevoli nell'ascolto.
Saluti!
L'idea di unire la musica alle parole è geniale. Ben detto e ben fatto.
@Angy - Grazie a te e non lasciarti vincere dalla valutazione esclusiva del lato negativo delle cose (facile a dirsi eh...)
@Rospo - in questo libro, la colonna sonora è davvero impagabile e parte integrante della vicenda.
Non sono d'accordo. McEwan è uno scrittore eccellente, niente a che vedere con Follet o Brown. Lettera a Berlino non è probabilmente uno dei suoi libri migliori (è anche tra i primi), ma è comunque scritto molto bene
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