venerdì 29 novembre 2013

Cene eleganti nell'antica Cina.

Primo ministro cinese - da Wiki

Sarà una caratteristica propria del potere, il considerare normali e accettabilissime certe cose che per il resto del mondo vengono viste come eticamente criticabili. Difficile rispondere, perché in fondo questa situazione si ripete in modi simili in tutte le epoche ed anche in paesi molto lontani e diversi tra di loro. Mi ero ripromesso di non parlare più di questi argomenti, nella speranza che l'oblio portasse pace al mio animo, dopo la chiusura auspicabilmente definitiva di un determinato periodo storico, ma la lettura che facevo ieri sera per addormentarmi, mi fa ritornare sui miei passi. Dunque dobbiamo parlare del periodo detto dei Regni combattenti, quando la Cina era divisa in sette staterelli in perenne lotta tra di loro, più o meno nel terzo secolo avanti Cristo. Nonostante si parli di molto tempo fa, anche in quell'epoca, la cultura e i costumi di quel mondo erano raffinatissimi. Un letterato che aveva accesso a corte nel regno di Chu, certo Li Yuan, aveva una sorella molto ambiziosa oltre che procace e bellissima, Nu Huan che voleva essere introdotta nel mondo del potere. Non era facile ottenere accesso a quegli ambienti, palazzi dove si svolgevano continuamente cene molto eleganti. 

Così il letterato, su indicazione della sorella (che di certo lui con tutta la sua cultura non ci sarebbe mai arrivato), in una di queste cene disse con noncuranza al Primo Ministro: "Debbo tornare a casa in fretta perché è giunta mia sorella, donna talmente straordinaria che il Re del regno di Lu, il paese del gelo e della neve,  ha sentito parlare della sua fama e vuole conoscerla." 
"E cosa sa fare vostra sorella?" chiese subito il Primo Ministro ingolosito?
"Sa suonare il Chin, sa leggere e scrivere e conosce anche uno dei classici." 
Insomma quello che allora si poteva definire a torto una donna di spettacolo. Il primo Ministro, che era piccolo e grassoccio, ma molto amante della cultura in particolare femminile, chiese subito se fosse possibile invitarla a cena a palazzo e Li Yuan, che ci teneva a mantenere il suo posto di letterato di corte e stilatore degli annali (una specie di notiziario del tempo), la condusse la sera successiva. Essa fu presentata e durante la elegantissima cena a cui partecipavano anche molte dame e agiati letterati, si bevve parecchio. 

Nu Huan pronunciò frasi garbate, recitò alcuni versi di un famoso classico e suonò il chin in modo mirabile e prima che il canto fosse finito, il Primo Ministro si congratulò grandemente con lei, donandole anche una borsa di monete d'oro e le chiese di rimanere lì la notte, di certo per prolungare il piacere di quella colta conversazione. La bellissima Nu ebbe da quel momento un posto importante nel governo del paese che in breve tempo fu condotto alla rovina e poi completamente distrutto da parte dell'imperatore di Chin (quello dell'esercito di terracotta, tanto per contestualizzare), che unificò in questo modo definitivamente l'impero cinese. E' evidente che solo in società oziose e in decadenza può sbocciare l'amore per questo tipo di arte della conversazione e forse è destino di tutti i palazzi del potere di amare queste piacevoli frivolezze, sia che si tratti di cene ricche di cibi raffinati ed odorosi o che contempli la compagnia di fanciulle giovani e laggiadre che sappiano allietare le stesse con ogni loro arte e capacità. Il fatto che poi queste pretendano qualcosa in cambio è spesso sottovalutato o considerato una specie di danno collaterale facilmente assorbibile, specie se esiste una congrua disponibilità finanziaria.


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2 commenti:

il monticiano ha detto...

Hai proprio ragione sempre lì si va a finire specialmente se hai denaro e potere. Noi ne sappiamo qualcosa.

Enrico Bo ha detto...

@monty - solo in quelle terre lontane, nei paesi civili è diverso...

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 119 (a seconda dei calcoli) su 250!