Hai voglia l'aria del mare e la brezza mattutina con la sferzata di iodio che arriva dallo sbattere dell'onda; hai voglia il profumo della macchia mediterranea, l'olezzo di lentischi e rosmarini, il sentore dei limoni che fluttua nell'aria della cote, ma cavolo, se continua a piovere a dirotto, come direbbero sui miei monti la vén da magnìn, altro che passare, l'accidia aumenta e mi si piazza sullo stomaco come un mattone crudo da digerire. La commessa del supermercato dove siamo passati per fare un piccolo rifornimento di formaggi, tanto per tenere a bada il colesterolo la fame, dice che un po' d'acqua ci voleva, ma accidenti proprio quando arrivo io? Ho già capito, mai cuntént, direte voi, già sei un fancazzista provetto che succhi il nettare dell'INPS, che fa voti che tu schiatti al più presto e neppure ti va bene? Ma non non è che mi lamento, è che questo clima mi intristisce un poco e mi induce a quella vena melanconica ed improduttiva, aggiungi il fatto che non riesco a quagliare con i miei progetti di viaggio che non decollano e alla fine vado in depressione. Per fortuna che non ho la televisione per vedere quanto capita in Italia, tanto adesso mi sono messo all'opposizione anche se non posso negare una gran soddisfazione al vedere gli schizzi di rabbia a e di merda che sprizzano da tutti i pori di quelli che per un anno e mezzo hanno fatto le stesse cose che rimproverano ingiustamente a questi, e quindi chi se ne frega. Intanto pare che domani esca un po' di sole. Poi si vedrà.
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