venerdì 18 dicembre 2020

Fish or chicken?


Mi sono svegliato di colpo, tutto sudato e la solita tosse che mi perseguita da un anno. Stavo sognando due occhi azzurri chini su di me, il viso leggermente piegato da un lato, un sorriso delicato, una voce suadente che mi sussurrava leggera: "Fish or chicken?". Da quanto tempo non mi sento rivolgere queste dolci parole? Le sentirò mai più? Può essere, le crisi di astinenza sono una gran brutta roba e come tutti gli addicted non puoi neanche lagnarti, sei un vizioso un farabutto che si lamenta di gamba sana, guardati intorno, svergognato, intanto sei ancora vivo e in salute (relativa, è ovvio), poi non hai avuto grossi danni economici e hai pure il coraggio di tritare i maroni? No, no per carità, certo rodendomi il fegato posso continuare a rimuginare che non ho neanche la soddisfazione di reclamare, contro chi, poi. Ma contro il governo naturalmente, tanto è un tiro al bersaglio così facile. Qualunque cosa faccia, dica o non faccia o non dica, basta alzare la voce e dire che bisognava fare il contrario, qualunque cosa sia, anche se magari il giorno prima si gridava perché si tardava a fare esattamente la stessa cosa. Dai è davvero semplice e divertente, almeno c'è qualcuno con cui prendersela. E poi basta aprire le pagine dei social ed è un tiro al bersaglio continuo su qualunque argomento. E' ovvio, quelli che gridano di più sono i no-qualcosa, adesso tra poco partirà la canea degli antivaccinisti e ancora peggio di quelli quelli che per carità non sono contrari, ma..., praticamente lo stesso gruppo dell'io non sono razzista, ma... 

E' ovvio che tutto questo è stato ben capito da chi si sta occupando della questione vaccini, giustamente preoccupato di non raggiungere quel famoso plafond di una quarantina di milioni di vaccinati che garantirebbero la famosa immunità di gregge. Io a tal proposito ho due anime contrapposte, da un lato cerco di spingere tutti gli antivaccinisti a esprimere il più possibile la loro demenziale propaganda, per motivi biecamente egoistici naturalmente. Infatti se non lo avete ancora capito, i vaccini, in quantità necessaria, saranno pesantemente in ritardo sulla necessità prevista. Astra-Zeneca arriverà almeno 4 mesi dopo le previsioni, certo non prima di maggio e per Sanofi si parla addirittura del 2022. E questi erano quelli su cui si faceva conto maggiormente come numeri. I due americani saranno quindi sicuramente più richiesti e di certo chi avrà maggior potere contrattuale (USA in testa) se li accaparreranno prima, lasciando agli altri solo le briciole, in particolare quello di Moderna. Aggiungi questo alle nostre usuali carenze organizzative, una volta non c'è il medico, una volta l'infermiere, una volta la sedia, un'altra il martello e vedrete che il tempo slitterà inevitabilmente in avanti. 

Così più antivaccinisti o titubanti dubbiosi ci saranno e più alte saranno le probabilità che ci sia un vaccino per me. Quindi forza, angeli del male scatenate pure l'inferno dei dubbi su Bigpharma e su chi vi vuole inoculare i Microchip, spazio nelle TV a terrapiattisti, scie chimiche e alle Brigliadori, che ha dichiarato che piuttosto di vaccinarsi preferirebbe morire e continua a curarsi bevendo urina, spero per lei, la sua. Certo, direte voi, così il paese non va avanti, il popppolo è così facilmente influenzabile appunto dai capipopolo e ci mancherebbe, lo dice la parola! E va bene, allora se l'autorità pubblica è davvero preoccupata dei dubbi della massa, darò volentieri e gratuitamente alcuni consigli basici di base su come convincere la gene a vaccinarsi, che tra l'altro mi sembra di avere già dato, ma come si dice, repetita juvant. 1 - Far trapelare sui media e sui social che il vaccino non ci sarà per tutti, ma che come al solito verranno privilegiati i soliti noti, questo scatenerà una corsa al: Basta ingiustizie, prima a me, prima a me!. 2 - Farlo fare ai maggiori influencer, mostrando i video di TIkTok mentre se lo iniettano, meccanismo imitativo irrefrenabile e virale (appunto). 3 - (Attenzione che questo è il punto più importante di tutti). Mostrare video apparentemente carpiti di nascosto che certifichino che il vaccino viene fatto agli immigrati che sbarcano a Lampedusa, mentre con l'altra mano buttano nell'immondizia, vassoi di pasta all'amatriciana al grido di Nobbuono! Questa è la via maestra e vedrete che al grido unanime di Prima gli italiani, si formeranno subito le code ai centri vaccinali, posto che ci siano mai.


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5 commenti:

OLga ha detto...

Io non sono per prima gli Italiani,ma prima le persone.Buona serata.

Enrico Bo ha detto...

circa il 40% degli italiani ahimé la pensano così. Dato che più o meno la stessa percentuale è dubbiosa nel vaccinarsi, questa è la strada maestra per convincerli.

Anonimo ha detto...

...beh tra un po' di giorni prendo il volo per tornare in Italia: solo salt or sweet pero'.

Enrico Bo ha detto...

Se ti lasciano...

Anonimo ha detto...

...ce l.ho fatta...buon natale...anche se in ritardo

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