martedì 10 maggio 2022

Un tour d'Italie

Paesaggio italiano


 Davvero basta, come ho anticipato, è ora che questo blog torni al suo filone principale, il suo essere un travel blog dispensatore di consigli e considerazioni, riportatore di storie raccolte qua e là, come fiori di primavera appena sbocciati. Dunque come avevo esordito ieri, sicuramente i miei milioni di follower (vi avevo raccontato che nella mia presenza al Salotto del Mandrogno, talk alessandrino, ero seduto di fianco ad uno il cui sito aveva due milioni e mezzo di seguaci e io coi miei 177 certificati, non vorrei essere troppo sminuito, qundi mi scuserete se esagero un poco) avevano capito che la mia assenza produttiva, sostituita dalla consueta emissione di pillole di presenza virtuale, era provocata, finalmente dopo due anni e mezzo di forzosa inattività, da un tentativo di ripresa motoria. Un esperimento sul campo per constatare se nel frattempo era sopraggiunta la morte mentale, oltre che quella fisica e generare un movimento di speranza prodromica ad altri più ambiziosi traguardi. Dunque un po' per casualità, un po' per logistica è nato un itinerario automobilistico che ha raggruppato alcuni punti chiave tra i più rinomati del territorio italico, i più da me non ancora conosciuti direttamente, altri da rinfrescare nella memoria ormai velata dell'anziano. Non ho ancora deciso se mettervene a parte subito o se mostrare via via le tappe per accendere un po' di più la vostra curiosità, ma si sa che l'attesa aumenta il piacere. A consuntivo devo dire che in effetti viaggiando nel nostro paese, si è costretti a snocciolare sempre la consueta tiritera di frasi fatte, su quanto è bello, su quante cose ci sono da vedere e così via, per cui cercherò di evitarvele, tanto le sapete già e quindi spero di non essere troppo ripetitivo. Tuttavia una considerazione devo premetterla comunque. Anche se già ovviamente si sapeva, i costi di un viaggio in Italia sono molto più alti di quelli fatti nei target di paesi che sono solito frequentare. 

Considerando pure di arrabattarsi nel cercare soluzioni convenienti e di poche pretese, con quello che si spende da noi in una settimana, in Oriente viaggi un mese e questo purtroppo è reatà inoppugnabile, sapevatelo, anche perché da quelle parti esistono anche soluzioni minimali che, se riesci a fartele andare bene, sono veramente a basso costo e molti servizi (taxi, mezzi di spostamento, cibo di strada, locande) sono talmente a buon prezzo da costruire davvero questi viaggi per la portata di borse, anche piccole e a rendere possibile viaggi lunghi. Se a questo aggiungete che, per lo meno prima, cercando con cura, i prezzi dei voli erano così bassi da incidere minimamente proprio sui viaggi di una certa durata, il gioco è fatto. Comunque queste sono le condizioni e bisogna accettarle e se volete vedere l'Italia dovrete allargare i cordoni della borsa. Allora come dicevo, il viaggio è stato disegnato seguendo tracce multiformi, per aumentarne l'interesse, personale naturalmente. C'è stata una parte di amarcord o per così dire, di compimenti di vecchie idee e rimembranze che devi risolvere prima o poi, perché diversamente rimangono sempre nel cassetto dei desideri incompiuti. Poi molto è stato legato all'aspetto naturalistico e di paesaggio, unito alla presenza degli infiniti stimoli culturali, artistici e storici che il nostro paese ha, sparsi a piene mani dovunque tu giri. Tuttavia a tutto questo, non ho potuto fare a meno di tenere da conto anche l'elemento enogastronomico, che oramai è uno degli inevitabili (e tutti voi sapete quanto vorrei questi aspetti evitare) effetti collaterali del nostro paese, causati dalla varianza regionale unita alla necessità di conoscere, di paragonare, di seguire anche mode e tendenze, che per noi "influencer", hano una valenza tutt'affatto trascurabile. Solo per questo quindi, come ben capirete, ho dovuto includere, con rammarico, tappe e punti di contatto che attenevano a questo lato del cielo. Dunque dopo avervela menata a sufficienza, rimando a domani l'iniziare di questo percorso sensoriale (oggi fa molto più figo dirlo così), lasciandovi ancora necessariamente nel vago, ma mi raccomando preparatevi alle grandissime maraviglie e gran diversitadi come diceva il vecchio amico Marco nel primo capitolo del Milione, che seppur conosciute, vanno raccontate da vicino e toccate con mano e non solo, anche se mi piacerebbe tanto poter aggiungere anche il successivo capoverso: 

Ma io voglio che voi sappiate che poi che Iddio fece Adam nostro primo padre insino al dì di oggi, né cristiano, né pagano, saracino o tartero, né niuno uomo di niuna generazione non vide tante maravigliose cose del mondo come fece messer Marco Polo da Vinegia e però disse infra se medesimo che troppo sarebbe grande nmale s'egli non mettesse in iscritto tutte le maraviglie ch'egli à vedute, perché chi non le sa l'appari.


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