venerdì 13 maggio 2022

Tour d'Italie 3

Chianti

La macchina sfila piano, tra colli e avvallamenti, adattandosi pigramente all'andamento delle curve e dei saliscendi, morbidi movimenti che ti lasciano tutto il tempo per buttare l'occhio attorno a te. Il punto fondamentale per godere davvero, è essere riusciti a lasciare l'autostrada per muoversi da un punto all'altro di questa porzione centrale della Toscana, lontana dal serpentone di traffico che si muove lungo le dirittrici del lavoro, del movimento convulso, del bisogno. Se sei uno come me che, al contrario, puoi permetterti di flanare senza costrutto dove ti pare, anche senza una meta precisa che è ancora meglio, questo susseguirsi di colline e di valli difficili da identificare singolarmente, Val d'Orcia, Val d'Elsa, Val di Chiana, il Chianti, ma che presentano una unità di stile così unica, da renderle identificabili al primo colpo senza tentennamenti, allora vai che c'è da star bene. Sono zone collinari di grande bellezza, l'Italia ne ha molte e così altri paesi vicini e lontani e posso dirlo a ragion veduta proprio io che vivo tra Langa e Monferrato, altro preziosismo assoluto e apprezzatissimo, ma credo proprio che questa porzione di Toscana sia di una unicità talmente perfetta e senza difetto da superare tutte le altre. Togliamoci subito di testa il concetto di naturalismo che deifica questa Madre buona e capace di quel tocco magico che rende specialissimo un luogo per donarlo al godimento dell'esteta. Niente affatto, qui la natura c'entra assai poco, il paesaggio toscano e la sua perfezione è totalmente merito di una particolare antropizzazione che nei secoli, attraverso tutta una serie di (casuali per carità) interventi, legati a modalità agricole, altra attività assolutamente contro natura, e di strutturazione politica, abitativa e sociale, lo ha modificato fino a renderlo la spettacolare realtà che è adesso. 

La straodinaria sensazione di ordine assoluto, di paesaggio perfetto, disegnato da artisti, con modalità rinascimentali, quella che conduceva al progetto di città ideali dalle linee dominate dalle leggi della proporzione, dei segmenti aurei, della prospettiva finalmente acquisita, è stata riportata in queste valli ondulate, in questi saliscendi segnati da stradine sinuose che delimitano campi precisi, segnati la siepi o da file di cipressi neri, l'albero chiave di queste partizioni. I colori, la tarda primavera è stagione perfetta per magnificarne ogni aspetto, che ne plasmano i fianchi, i verdi fortissimi dei prati rigogliosi o chiari fino all'eccesso dei cereali appena in levata, i campi di colza dove il giallo violento della fioritura incipiente sta per espldere e tra qualche giorno renderà evidenti magie geometriche senza infingimenti, o a ciuffi, dove è rimasta infestante dalla stagione precedente, gli appezzamenti di olivi, con quel verde grigio del tutto particolare e infine la spettacolare geometria dei vigneti che tratteggiano linee tracciate col pennello fino, a cavalcapoggio precipitando in discese ardite o segnado le linee di livello quasi a segnare intenzionalmente una cartografia orografica di un geografo puntiglioso, ogni cosa appare perfetta e studiata da un gestore superiore che ne ha progettato una sua metafisica bellezza. Ripeto a mio parere questa zona non ha uguali sulla terra. A completare l'opera antropica, la presenza visibile umana, fatta di paesini ammucchiati sui cocuzzoli o semplicemente sui punti maggiori dei rilievi, in ordinato disordine, con piccole case a costituire abitati che subito ti appaiono antichi e privi di disturbi stilistici, con torri e campanili, che li distinguono, serrati assieme come a segnalare comunità di ideali e di intenti. 

Oppure casali sparsi, raggruppati in poche unità a presidiare un poggio o una altura, la cui via di accesso è segnalata dalla fila di cipressi neri che ti ci porterà in un paio di curve dolci ed aperte. Non ci sono i segnali, come in certe altre situazioni di confine o di accessi marini, di opere di difesa da barbari invasori o per segnalare saracini che arrivino al saccheggio avendo altrepassato il mare, al più mura, rimaste ancora intatte proprio perché inutili o tese solo a segnalare un desiderio di isolamento da tormentosi vicini. Così ragionando e godendo di tanta bellezza ho proceduto lento per arrivare nel cuore di quel Chianti al quale avevo sempre sfilato di fianco dando appena una occhiata distratta per procedere verso altri più noti luoghi ed arrivare ad una delle colline più belle, vicino a Castellina, dove dopo uno zigzagare per stradine sterrate, ho trovato l'ultima via diritta che dopo una piccola discesa ed un'ultima risalita, mi ha finalmente portato, in un imbrunire da cartolina, al mio solitario agriturismo, un gruppetto di casali antichi di mattoni rossi, apparentemente vecchio, in realtà sistemato di tutto punto. Nel silenzio più totale, il colpo d'occhio attorno a te non può essere più appagante, magnificato dalla pioggia appena terminata che incentiva la saturazione dei colori e la nitidezza degli orizzonti più lontani, gli sbuffi di nebbiolina o di nuvole basse ammassate negli avvallamenti paiono messi a bella posta dal pittore per invogliare all'acquisto dell'opera. Sono circondato da vigneti, una grande quercia segna la fine della strada, un grande cane bianco scodinzola con la lingua fuori per accogliere gli ospiti. Lo sbattere delle portiere della macchina, già disturba, ti sembra di avere fatto un salto temporale, di fianco ai grandi vasi ornati che ospitano limoni e il rumore della ghiaia sotti piedi ti porta direttamente nel cuore di un'epoca diversa, forse a Frittole o giù di lì. Quasi quasi non senti neppure quel borbottare dello stomaco che indica come sia l'ora di preoccuparsi di mettere qualche cosa sottto i denti, ma credo che in qualche modo questo problema si possa risolvere. Vedremo.


SURVIVAL KIT

Agriturismo Cignan Rosso - Castellina in Chianti - Splendido casale, costituito da un gruppetto di costruzioni, isolato su un poggio tra vigne ed uliveti. Ci si arriva con facilità attraverso un reticolo di strade sterrate, comunque ben segnalate dal navigatore e dai cartelli. Accoglienza familiare, camere rustiche in linea con l'ambiente circostante ma bene arredate. Silenzio assoluto e ideale per un relax rigeneratore. La posizione al centro del Chianti e a un paio di chilometri da Castellina è un altro vantaggio. Il posizionamento delle camere è in case separate (la tinaia, la loggia, il granaio, ecc, e raggrupate in piccoli apartamenti che le rendono ideali per gruppi famigliari, con aree comuni e cucina. Il costo è in linea con i molti altri della zona, sui 65 € a camera per notte salvo offerte. Unico neo, non dà colazione, per cui al mattino dovrete andare in macchina fino a Castellina o procurarvi il necessario per farvela in cucina.





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