martedì 24 febbraio 2009
The millionaire
Finalmente ieri sono riuscito ad andare a vederlo. Ad Alessandria lo avevano tenuto solo tre giorni, evidentemente non lo ritenevano adatto agli alessandrini. Dopo le nomination è stato ripescato. Che dire, è certamente un film che mi è piaciuto molto con il suo vago sentore di Ladri di biciclette, anche se io non faccio testo in quanto mi sento talmente legato all'India che mi guardavo con gusto anche i filmetti in tamil che passavano a TeleMadras. Certo è un bel pugno nello stomaco per tutti quelli che non riescono a capire come mai ci sono persone che rischiano la vita attraversando mezzo mondo per venire in un posto dove ti odiano solo per la tua presenza e magari ti bruciano con della benzina quando si annoiano troppo, ma forse questa gente si annoierà anche a vedere questo, intanto i valenti curatori del doppiaggio, hanno tradotto come Mussulmani gli assalitori che erano invece gli integralisti induisti; i mussulmani erano le vittime, ma per le zucche vuote, questo è un concetto troppo complesso. Tutti bravi certamente, gli attori, la fotografia, il montaggio serrato e la tecnica di raccontare, incluso il finale bolliwoodiano. Qualcosa mi è piaciuto meno? Ma sì, ad esempio la sensazione che si percepisce chiaramente di un film concepito non da un indiano, ma da un inglese con la testa in America (basta paragonarlo con opere di altri registi indiani come Mira Nair); che si sente troppo la voglia di stimolare le corde più sensibili dello spettatore (come ha detto qualcuno, la pornografia della povertà); di averlo costruito decisamente per concorrere all'Oscar. Non un capolavoro, ma tutta roba sopportabile comunque. L'unico particolare che mi ha lasciato perplesso nella costruzione della storia, che suona un po' falso e poco credibile, è la posizione del bieco Jerry Scotti indiano, nella sua perversa intenzione di far fuori il concorrente. Nell'economia della storia è abbastanza poco plausibile; anzi l'interesse del conduttore dovrebbe essere esattamente opposto, quello di portare fino alla fine un personaggio televisivamente molto interessante che in effetti fa aumentare fortemente l'audience del programma. Se si voleva perseguire questa versione, a mio parere, bisognava dare una motivazione più credibile al personaggio, che so io, motivando magari con una forte scommessa clandestina sulla caduta del concorrente. Comunque queste sono sottigliezze. In definitiva, ce ne fossero tanti di questi film. Mi piacerebbe però sentire anche qualche vostro parere. Così tanto per confrontarmi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 116 (a seconda dei calcoli) su 250!
Create your own visited countries map or check out the JavaScript Charts.
Nessun commento:
Posta un commento