martedì 17 febbraio 2009
Cronache di Surakhis 8: elezioni.
Da quando la crisi aveva cominciato a pervadere la galassia, il lavoro alla miniera era ridotto e Paularius aveva molto più tempo per dedicarsi a pensare e la sua decisione di darsi alla politica cominciava ad essere pagante. Aveva fatto la scelta corretta di unirsi ai sostenitori dell'Imperatore, il CSNF , il partito del Chi se ne frega, che ormai spopolava, sostenuto da tutti i mezzi di informazione, soprattutto da quelli telepatici e subliminali, tutti intestati alle mogli o alle concubine del lungocrinito capo della galassia. Gli altri, olografi e cartacei tradizionali si erano adeguati in fretta per non perdere i finanziamenti. Tramite il partito era riuscito a far passare, con urgenza, data la crisi, un provvedimento per il nuovo contratto planetario di compartecipazione agli utili per i lavoratori schiavi del pianeta, che era stato accolto subito con favore anche dai Morigeratores, che di solito sono sempre contrari a tutto. Con effetto retroattivo, per ogni miliardo di crediti utili che l'azienda otteneva, la quantità di cibo giornaliero fornito agli schiavi veniva aumentato dell'uno per cento. Questo era piaciuto a tutti e la presidente della confminerari Rottengagl, lo aveva salutato come l'inizio di nuovi rapporti tra schiavi e imprese. In realtà pochi si erano accorti che, proprio Paularius aveva introdotto la parola "quantità" nel decreto e che quindi bastava allungare dell'uno per cento con acqua o altro liquido, il pappone quotidiano, per risolvere il problema e nessuno si lamentava, anche perchè diversamente, entravano in azione i Sardar con gli elettrostimolatori. Però adesso incombevano le nuove elezioni locali su Surakhis e bisognava porre in atto strategie politiche corrette. Si discusse poco, tanto erano già tutti d'accordo; Auran di Block che rompeva sempre le scatole, aveva avuto un malore e non si sarebbe più presentato in consiglio. Paularius si annotò che doveva pagare l'avvelenatore di Capella IV che aveva provveduto e al posto di Auran era stato cooptato un avvocaticchio con otto occhi sporgenti, che come tutti i Sorkis non aveva corde vocali e quindi non parlava mai, limitandosi ad alzare il tentacolo per approvare le decisioni; in ogni caso, per tranquillità, l'imperatore gli aveva affidato un incarico di Contatore ufficiale dei pollai imperiali e certo non avrebbe voluto perdere le prebende connesse. Quindi, via libera a spingere al massimo sul tema sicurezza, inondando le comunicazioni telepatiche notturne di notizie sugli stupri di gruppo, depennandoli da sport nazionale, quali erano sempre stati, e riferendo con particolari agghiaccianti quelli commessi dagli irregolari andromediani. Le notizie sarebbero state alternate alla liberalizzazione delle costruzioni esentasse sulla riva dell'oceano di metano che stava diventando una delle più ambite mete vacanziere della galassia. Le cose si mettevano bene; con la crisi sarebbero certo aumentate le famiglie che avrebbero dovuto cedere i figli in schiavitù e tutto poteva andare avanti come sempre. L'imperatore avrebbe regnato ancora per mille anni, questa era la vera democrazia! Il predestinato sconfitto, per grazia e bontà infinita dell'imperatore stesso, non sarebbe neppure stato eliminato fisicamente, come era la prassi. Ci avrebbero pensato i suoi stessi compari. Terminata la seduta, si teletrasportò a casa sdraiandosi sul divano di carne per godersi finalmente l'inizio dell'annuale festival di Saintoar.
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1 commento:
Come al solito storia avvincente e, ohimè, vagamente familiare. Giusto stamane davanti alla macchinetta del caffè ci chiedevamo con la mia amica M Claudia (l'avete conosciuta quest'estate al bar-b-q) dove vada a parare quest'improvviso scoppio di stupri collettivi, tutti rigorosamente extracomunitari, di cui prima evidentemente nessuno si occupava (o hanno messo il viagra nell'acquedotto? ma solo ovviamente quello dei romeni). Così almeno passata la fase Eluana i nostri giornali sanno come riempire le pagine e le tv i telegiornali. Meglio guardare la bbc.
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