martedì 3 febbraio 2009
Cronache di Surakhis 7: Noia
Non c'era bella gente nel bar di Grunchy. Il soffitto basso, la scarsa aerazione causata dalla mancaza di aperture verso l'esterno, il colore cupo delle pareti, contribuivano a creare un'atmosfera di indolente inquietudine e di vizio tollerato. In fondo, dietro al bancone dove Grunchy serviva i suoi intrugli, dove la luce calava ulteriormente, si imbucavano generalmente gruppi di Urmiti a fumare le loro porcherie, dopo aver acchiappato qualcuna delle ragazze del bar con quei tentacoli umidicci che a qualcuna piacevano tanto. Nel centro, su di una pedana bassa, un piccolo gruppo di Denebiani suonava una musica lenta, pestando sui tasti dei loro strumenti da naso con dissonanze trifoniche fastidiose ai più, ma fortunatamente con un volume piuttosto basso se non si consideravano gli infrasuoni, che grazie al cielo non sentiva quasi nessuno. Paularius e i suoi quattro amici se ne stavano defilati, in un angolo vicino all'ingresso, con la possibilità di controllare chi entrava ed usciva. Anche se la sua miniera era ancora chiusa, era tornato su Surakhis per tenere sotto controllo la situazione. Aveva lasciato il rifugio di Voghera di notte, senza farsi notare. Sulla Terra, la gente non considerava neppure la possibilità di vita al di fuori del pianeta, anche se ce ne era un sacco in giro sotto copertura; nessuno sospettava neanche che un alieno fosse a capo del governo, eppure bastava sentire le sue esternazioni giornaliere per capirlo. Meglio così, meno la gente capisce, più è facile governare. Era arrivato su Surakhis in tempo per partecipare al Gran Consiglio, ma adesso c'era poco da fare, così consumava le giornate con i quattro amici di sempre mangiando braciole di knut con abbondante birra nera. Le ragazze li interessavano poco ormai; quelle del bar di Grunchy, poi, era proprio roba scadente, non si poteva neanche più permettere intersex decenti e quelle poche appetibili avevano sempre troppe tette, dieci, dodici e anche di più, roba che andava bene per i turnisti delle stazioni spaziali. L'olografo in mezzo al bar trasmetteva una partita di quippeck, così cominciarono a scommettere qualche credito su quale giocatore sarebbe stato tagliato in due per primo, ma erano squadrette di quarta serie e le lame affettavano i giocatori troppo in fretta per essere divertente. Una vera palla. Dopo un'altra mezz'ora Nobrain, scolata l'ultima birra, lanciò l'idea. -Sentite, qua è un mortorio, andiamo a fare un giro al porto. Ci sono sempre un sacco di Andromediani illegali che dormono sotto il ponte, ne prendiamo un paio, li copriamo di nitrotoluene e vediamo chi brucia prima, dai, ci facciamo un sacco di risate!- Paularius si alzò e spinse Zogus e Bittercatz : - Ma sì, divertiamoci un po' se no qui ci si addormenta, ma passiamo dietro il bar se no incocciamo in quei rompiballe dei Morigeratores che hanno sempre qualcosa di dire su tutto.- Si aggiustarono il fazzolettino verde nel taschino, tanto per essere a posto e uscirono sghignazzando. Grunchy diede un'altra passata al bancone sudicio, lanciando loro uno sguardo storto dall'occhio posteriore: -Ragazzi....- biascicò scrollando la testa.
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