domenica 8 marzo 2009

Non si vive di solo pane

Che bellezza, se invece di vendere in giro per il mondo, via via, dal tonno, ai semi di soia o le piastre di acciaio, di mestiere avessi fatto il gastrocritico. Anzi del post di oggi, voglio proprio fare un esercizio à la mode di Raspelli. Diciamo che, avendo dei cari amici ospiti, ad Alessandria, non è che gli si può far vedere molto, quindi, lasciata la vostra macchina al parcheggio multipiano deserto di via Parma (è a pagamento, quindi come ovvio l'Alessandrino lo rifugge) percorrerete la lunga via cercando di non inciampare nelle insidiose transenne abbandonate qua e là, non perdendo l'occasione di visitare Palazzo Cuttica e le sue fastose sale, che vi colpiranno assai più di alcune tele esposte in questi giorni di Carrà, Morando, Botta, Bozzetti e altre glorie alessandrine. Non perderete l'occasione andando verso Piazza Libertà, dove non potendo offrire alla vista dei vostri ospiti le ritrovate fondamenta del Duomo spianate da Napoleone al suo passaggio e da non molto ricoperte di opportuno asfalto, in onore al detto, per guadagnare almeno venti posti auto, farete un cenno al mosaico fututista di Severini, assai bisognoso di restauro, come segnala l'amico Frisina sull'apposito gruppo neocreatosi su Feisbuc, prima di accedere alla mostra di Palazzo Monferrato. Qui un giovine di buona parlata, vi illustrerà a dovere alcuni Pelizza, Morbelli, Casorati e molti altri tra cui non vi lascerà indifferenti una splendida neve di Maggi. Non mancherete ancora a palazzo Guasco la sala dedicata a Delleani sempre delicato e gentile, per tornare finalmente a riposare il piede fumante da Josephine, un piacevole ristorantino in Piazza del Duomo, proprio dov'era lo studio del Morando di cui avrete apprezzato i quadri. Dall'ingressino salirete al primo piano, dove in una sala, tra poltrone e poltroncine e molti quadri del suddetto, gusterete un flute di prosecco, e finalmente riposate le estremità, potrete accomodarvi in una delle salette dove, in un ambiente molto curato, tra pochi tavoli opportunamente distanziati vi sarà servita una cucina tipica piemontese con sonorità alessandrine, senza gastrotrovate modaiole. Con fragranti grissini e pane caldo, avrete una classica scelta di antipasti come peperoni con bagna cauda, salumi del territorio, tortino di radicchio con fonduta o la classica cipolla ripiena al forno. Delicati gnocchetti al castelmagno con noci e paste fatte a mano con le verdure. Secondi di sobrio coniglio a far da contrasto ad una robusta trippa in umido tradizionale. Tra i dolci, fatevi tentare dalla torta al cioccolato fondente o alla leggera dolcezza allo yogourth ai frutti di bosco oppure dalla più classica pera cotta al vino speziato. Una discreta carta dei vini allieterà un conto equo e solidale (con il vostro portafoglio). La garbata cortesia di mamma e figlia in sala non vi faranno notare le solite trascurabili ingenuità (non so cosa voglia dire, ma Raspelli finisce sempre così). Come sono andato?
Però una cosa che non riuscirò mai a capire è come mai durante la settimana questi localini dove si sta veramente bene, sono sempre mezzi vuoti, mentre per entrare in qualunque pizzeria che ti rapina 20 euro, in un frastuono infernale, dopo averti tirato sulla tovaglia di carta un chapatti coperto di salsa di pomodoro e formaggio scadente, una media e un tartufo di fabbrica col caffè, devi fare a pugni o aspettare il secondo turno.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi ero fatto un'idea sbagliata su quel posto a causa di un aperitivo servito da un paio di ragazzini incompetenti: farò un giro al ristorante.
Dottordivago

Enrico Bo ha detto...

Sull'aperitivo può darsi che tu abbia ragione, ma comunque il posto mi sembra accogliente, tenendo soprattutto in conto il rapporto qualità prezzo. E bada che poi, io se sono in compagnia di cari amici con cui sto bene tendo a vedere sempre la parte piena del bicchiere.

Anonimo ha detto...

Da Josephine si mangia veramente bene,i piatti sono curati e di ottima qualità,il servizio è attento e molto tempestivo,in quanto al prezzo....... Ero ospite di Enrico.

Anonimo ha detto...

Raspelli solitamente dice l'ammontare del conto.
Quanto si paga?

Enrico Bo ha detto...

Adesso mi fai scoprire le carte, volevo fare il grandioso con gli amici......
Dispongo la bocca come un raspelliano culo di gallina e diciamo pasto completo sui 30 euro , 12/20, tutte le carte di credito, gradita la prenotazione. Cuntent?

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