Dopo la pausa estiva arriviamo al decimo (e undicesimo) movimento della forma 24 yang. Ancora una volta si utilizza per denominarla una similitudine poetica: yun shou - 云手 - Mano di nuvola. Già avevamo visto il secondo carattere (mano) che stilizza il palmo con le cinque dita, mentre aggiungo solo che l'ideogramma di nuvola, significa anche Dire, in quanto le parole che escono dalla bocca vengono immaginate come una nuvoletta. Ma al di là delle considerazioni linguistiche si può osservare che la definizione di questo movimento che in questo caso viene ripetuto per tre volte consecutive, descrive la rotazione incrociata delle braccia che simulano il vorticoso rotolare delle nubi nel cielo durante il temporale. Partendo dalla precedente posizione di Dan Bien (una frustata), la direzione del movimento prosegue con tre passi laterali consecutivi verso sinistra. Mantenendo sempre le ginocchia ben piegate, da Gong bu (passo arcuato a sx) infatti si porta il piede sx parallelo, spostando il peso a dx. A questo punto si porta il piede dx alla distanza di circa 20 cm del sx (peso sul sx) quindi si allunga il sx (peso sul dx) e così alternativamente per tre volte, mantenendo i piedi paralleli e mantenendo l'altezza del bacino sempre uguale. Il movimento delle braccia è coordinato a questa traslazione laterale. Quindi mentre la punta del piede sx ruotano da gong bu di 90° in avanti, la mano dx cambia la forma da uncino a palma aperta in avanti, dita verso l'alto, la sx si rivolge verso il basso. Incomincia la rotazione della mano sx che compie un semicerchio in basso fino ad arrivare all'anca dx (quando il peso è tutto sulla gamba dx).
A questo punto mentre la gamba sx si allunga per posizionare il piede il più lontano possibile, la mano sx inizia il semicerchio verso l'alto fino a portarsi nella posizione iniziale, mentre la mano dx contemporaneamente esegue il semicerchio in basso fino all'anca sx, mentre i piedi saranno affiancati e paralleli a circa 20 cm. Lo sguardo segue sempre il palmo aperto della mano che passa alto davanti agli occhi, alternativamente prima la sx poi la dx. Il torso in posizione perfettamente verticale compie una rotazione alternata di 90 ° rivolgendosi prima verso la mano che cambia forma da uncino ad aperta, poi seguendo la mano che passa davanti agli occhi fino a quando questa si abbassa per iniziare il semicerchio inferiore. Il movimento equivale ad un ciclo respiratorio con l'inspirazione che inizia quando parte la rotazione bassa della sx e l'espirazione durante la sua rotazione alta. Questo movimento circolare alternato delle braccia, accoppiato al passo laterale si ripete per tre volte. Al termine della terza rotazione la mano dx riprende la posizione ad uncino e la sx esegue la ripetizione del movimento 9 - dan bien, terminando col passo gong bu verso sx. L'errore più comune nell'esecuzione è quello di sollevare ed abbassare il centro di gravità del bacino durante la traslazione laterale, che deve invece rimanere sempre alla stessa altezza.
La tecnica, apparentemente facile, è in realtà molto complessa a causa della coordinazione che devono avere rotazione incrociata delle braccia, posizione dei palmi, spostamento delle gambe e rotazione del busto. Tutte queste parti del corpo devono essere allo stesso tempo estese ma non estese, contratte e decontratte, soprattutto, ed è il punto più difficile da comprendere e si ottiene solo dopo molta pratica, il movimento non deve partire dalle braccia, ma dal centro di gravità sotto l'addome che "tira" tutto il resto del corpo fino alle sue estremità. (a questo scopo sono estremamente utili i cosiddetti esercizi del "bozzolo di seta" che insegnano a muovere le braccia come estensioni del tan tien centrale, posto qualche cm sotto l'ombelico). Il significato marziale del movimento consiste in una serie di parate a colpi alti e bassi alternati. Il beneficio psicofisico di questo movimento si incentra in particolar modo sul miglioramento della coordinazione dei movimenti di tutte la parti del corpo. L'energia psichica si diffonde in tutte le estremità influenzando processi di calma e rilassamento concentrato, che generano serenità e benessere. Sembra che abbia effetti anche sulla perdita di peso (e non dite subito che faccio male il movimento e che dovrei esercitarmi di più!).
Refoli spiranti da: Fundamental of Tai Ji Quan - Wen Shan Huang - S.Sky Book Co - Honk Kong -1973
Moiraghi : Tai Ji Quan - geo S.p.A. 1995
Huard - Wong . Tecniche del corpo - Mondadori Ed. 1971
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