Abbiamo più volte rimarcato come la mentalità confuciana, rigida e bacchettona domini ancora oggi la vita cinese. In questa ossessiva osservanza di riti e regolamenti che soli possono preservare l'armonia che rende perfetta la società, è racchiusa la spiegazione, incomprensibile agli occidentali dei comportamenti anche apparentemente assurdi dell'autorità di quel paese. Questo imprinting ormai fissato nel genoma anche popolare viene da libro dei Riti, il caposaldo dell'etica confuciana che impone il rispetto di ogni piccola prescrizione come base per avere una società efficiente. Tutto comincia dalle piccole cose. Se si comincia a trascurare un particola, si apre una piccola breccia e crolla tutta l'impalcatura. Ad esempio era regolamentata con precisione anche la frequenza ed i modi dei rapporti coniugali. Al di là del fatto che mariti e mogli non dovevano avere alcun contatto durante il giorno, neppure per passarsi un oggetto, cosa alquanto disdicevole, come del resto chiamarsi per nome (al massimo era consentito l'appellativo "nuora di mio padre"), nell'intimità della camera da letto le attenzioni erano invece addirittura imposte e codificate.
Anche senza scendere in pruriginosi particolari che di certo non vi interessano, il Libro dei Riti prescrive che: "Anche se la moglie o la concubina è vecchia, brutta o poco invitante, il marito deve unirsi a lei ogni cinque giorni. Da parte sua la donna, prima di avvicinarsi al letto deve lavarsi con cura e profumarsi (per l'uomo questo non è previsto, anche in Cina l'ommo ha da puzzà, n.d.t.)". Capirete che avendo in genere quattro mogli e una decina di concubine il tour de force era piuttosto impegnativo, considerato che si poteva esimersi dall'obbligo solo per un lutto stretto (ma per periodi che andavano dai tre mesi per la morte di un cugino fino ad un anno per la morte di un genitore). Sembra dunque che mariti afflitti da harem cospicui ed esigenti, accogliessero con una certa soddisfazione la prematura dipartita anche di lontani parenti. L'obbligo di performance cessava col settantesimo anno di età. A tale riguardo si ricorda la frase celebre del saggio Fu Pan che raggiunto il traguardo disse alle 50 mogli: "Adesso arrangiatevi".
Refoli spiranti da: C. Leed - Storia dell'amore in Cina - SEA -1966
Nessun commento:
Posta un commento