mercoledì 14 ottobre 2020

Questione di fortuna

 


Secondo me è solo questione di fortuna. Diversamente non si potrebbe spiegare come mai, 48 anni fa, in una mattina un po' piovosa ma non troppo (sposo bagnato, sposo fortunato), una ragazza straordinaria abbia deciso di legare la sua vita a un falabiocco come me, un po' senza arte né parte, un po' privo di particolari attrattive, uno spettinato alessandrino che arrivava dalla nebbia e ancora si guardava intorno per decidere quale sarebbe stata la direzione del suo futuro. E' così, ti svegli una mattina e peschi il jolly della vita senza accorgertene, anche se un poco lo avevo inteso, da come mi parlava con la sua voce dolce, che mi riscaldava dentro. Certo oggi lo capisco meglio e riesco a considerare con soddisfazione completa quell'incontro sulle scale della facoltà in via Pietro Giuria, l'ultima della strada, tanto che fino a lì non arrivavano neanche i cortei della contestazione sessantottina. E' stata per me una attrazione magnetica irresistibile, quel fragile stelo dorato che mi avrebbe condotto, attraverso le sue montagne a buttare lo sguardo intorno al mondo e a dare un senso compiuto al mio esistere. Senza merito, lo so, adesso me ne sono reso conto davvero. In una vita fortunata, questo di incontrare la persona giusta, speciale, è il privilegio più grande, che capita a pochi. Per questo arrivo a comprendere che l'amore che riesco a dedicarle non sia mai abbastanza e spero solo di poterlo fare ancora per molto, molto tempo. Auguri Tiziana.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

nos meilleurs voeux et encore beaucoup d'années à passer ensemble
Jac.

Enrico Bo ha detto...

Merci chèrs amis!

Juhan ha detto...

Gury nèh!

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