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domenica 9 gennaio 2022

Recensioni: L. Littizzetto - Io mi fido di te

 


Chi ha in simpatia la dissacrante ragazza piemontese dall'accento inequivocabile, proverà il solito diletto a leggere l'ultimo lavoro uscito da un paio di mesi, che, come ovvio non si discosta dallo schema degli altri, ma anzi mantiene ben fissi gli stilemi della nostra. Basta la prima pagina per riconoscerne la sua consueta cifra comica che rimane costante nel tempo, irresistibile per chi la ama, insopportabile per chi la detesta. Tuttavia questo libro ha un tema del tutto diverso dai precedenti e tratta, come noto, della sua esperienza personale di affido, alla quale si è dedicata da tempo. Insomma ora che i suoi ragazzi sono diventati grandi, è venuto il momento di parlare a ruota libera dell'esperienza, con tutte le sue luci ed ombre, attraverso il ripercorrere episodi e aneddoti, nei quali, come capirete, anche i fatti piu' preoccupanti, che alla fine si risolvono sempre in gloria, vengono declinati attraverso i loro spunti piu' divertenti. Un libro che trabocca di amore e che spesso vi commuoverà e che sarà caro a quanti hanno percorso le medesime strade e di ispirazione per quanti si apprestano a farlo. Insomma, secondo me si apprezza soprattutto il fatto questo tema, con tutte le asperità, difficoltà e gioie che rappresenta venga trattato non con la normale seriosità che richiederebbe, ma con lo scanzonato e divertentissimo approccio della Littizzetto. Infine anche se qualche volta preoccupazioni e ansie vorrebbero mostrare la parte piu difficoltosa di questa avventura, si viene immediatamente proiettati su un piano che ne presenta il bilancio totalmente positivo. Insomma leggetelo se vi interessa l'argomento, di certo alla fine avrete un quadro chiaro e positivo del tema in questione. Per chi non la sopporta, magari servirà a renderla un poco piu simpatica e tutti gli altri sarò un paio d'ore di divertentimento su un tema serio. 


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lunedì 20 aprile 2009

Problemi di igiene

Quali sono i problemi più importanti dell'umanità? Molti indubbiamente, è difficile scegliere, eppure da qualche parte bisogna cominciare. Se ognuno di noi si mettesse d' impegno nel risolverne almeno uno, forse l'uomo compirebbe molti passi in avanti. Anche io, nel mio piccolo vorrei collaborare a qualche progetto. Certo, come tutti i bambini che vogliono fare i centroavanti, ho la tendenza ad accuparmi dei massimi problemi, ma così va il mondo. Allora qualche giorno fa (anche perchè non pensiate che la gestione di questo blog sia la mia unica occupazione) ho scritto la mail seguente a questo sito che seguo e che ora sottopongo anche a voi.

Gent.ma Sig.ra Littizzetto
Mi scusi per l'approccio formale, ma non potevo fare diversamente essendo un anziano gentiluomo piemontese (veramente alessandrino, il che non è molto piemontese, come dice Eco). Essendo suo fan, non ho potuto fare a meno di notare come lei sia fortemente interessata e motivata a risolvere il problema (e non solo in modo formale) degli schizzi a pioggia che affliggono le aree circostanti ai luoghi di decenza, dopo l'uso del sanitario principale da parte di utenti maschi. Pur essendo parte in causa, in quanto non femmina, vorrei segnalarle una interessante innovazione che (sembra brevettata) ci giunge dall'Olanda, terra quindi non solo attenta ai tulipani ed ai mulini a vento, come pensano i disattenti. I creativi di una azienda infatti, hanno provveduto ad incollare la decalcomania di una mosca a grandezza naturale al centro di un certo numero di tazze campione poste in maniera casuale in luoghi pubblici, constatando una diminuzione della necessità di eseguire pulizie per eliminare le macchie da schizzo di oltre il 90 %. Sembra che questa geniale e poco costosa soluzione che si insinua con astuzia nella mente del maschio medio istigandolo alla sua naturale predisposizione violenta a colpire il bersaglio, verrà estesa in tutto il paese. Le ho esposto quindi la notizia sapendo la sua attenzione all'argomento e di cui spero possa fare cenno in chiave di utile proposta quando riprenderà in mano l'annosa questione.
Con stima e simpatia.

La signora in questione, mi subito preso in considerazione e mi ha cortesemente risposto che non solo era già al corrente dell' invenzione, ma che ne aveva anche già parlato in radio.
Come vedete, quando ci si illude di fare grandi scoperte, si rischia di fare la fine di quelli che pensano che con un referendum elimini una porcata e invece ti trovi il socio dell'eliminato al 55%.
E intanto butti nel cesso 480 milioni, pensate che schizzi!

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 121 (a seconda dei calcoli) su 250!