giovedì 4 febbraio 2010

La musa inquietante.

Ne ho già parlato, ma devo ribadire che Tersicore è una Musa che pretende fedeltà e dedizione, quando ti accoglie tra i suoi adepti, non c'è più niente da fare, è un abbandondarsi totalizzante che non lascia spazio ad altre passioni, che ti prende senza che tu possa più opporti al suo abbraccio soffocante. E come ho già detto è, in generale, la femmina a soggiacere a questo dominio, quando entra nel tempio e se ne fa sacerdotessa per sempre, pronta a partecipare e a subirne i prepotenti e periodici baccanali, in cui persa la cognizione del tempo e dello spazio si fa interprete perfetta del volere della dea. Tutti credo concordano col fatto che invece, il genere maschile è assai meno sensibile a questo morbo, se non in rari casi, in cui diventa difficile discernere se l'attività coreutica è veramente fine a se stessa ed al godimento puro che deriva dallo stordimento causato dall'apnea delle continue giravolte, con conseguente minore afflusso di sangue arterioso agli emisferi cerebrali, cosa che come è noto era ricercata da certi particolari cultori del piacere estremo, oppure se viene considerata come parte accessoria ma non certo secondaria, dell'arte dell'acchiappo, attività questa, ancora molto curata da diversi elementi, anche in età più avanzata, che suggerirebbe all'opposto, altre e meno impegnative, se pur soddisfacenti dedizioni, come gli scacchi e le bocce (aggiungo per carità di patria, tenere in piedi un blog). Rimane il fatto che tutte queste sacerdotesse ambirebbero invece ad avere un sacerdote accanto che consentisse contemporaneamente lo studio e lo sviluppo del baccanale in maniera tradizionale, mentre, proprio per le ragioni sopra accennate, questa categoria deficita nel modo più tragico, costringendo le poverette a non potersi dedicare a settori come il liscio e i balli standard per totale mancanza di materia prima. Più soddisfazione invece arriva dalle sezioni latino-americano e tango argentino, ma qui è facile leggere la cifra della succitata voglia di acchiappo, che fa lievitare se pur di poco, la presenza maschile. Ecco il motivo del grande successo dei balli di gruppo che possono sfuggire parzialmente a questa logica di coppia, potendo comunque avere soddisfazione anche da una sbilanciata presenza dei due sessi. La mia povera signora è stata particolarmente sfortunata sotto questo riguardo, avendo maturato da un lato una sfrenata passione per la danza e subendo al suo fianco la presenza di un personaggio, assolutamente inadatto, per dimensioni e per attitudine, alla bisogna. Per non intristirsi dunque avvizzendo vicino al caminetto nei lavori di ricamo e di tombolo, abbandonata da tempo la sublime arte del Tai Ji (dopo aver confessato che praticava solo per amore), ha dovuto quindi rivolgersi a questo tipo di balli, che per la verità, anche visti dall'esterno appaiono accattivanti e non privi di una loro selvatica attrattiva. Così il virus della febbre del Country Line Dance e la scuola di ballo Eclisse, l'hanno ormai completamente conquistata, ne è avvinta e convinta allo stesso tempo e pare ne tragga un buon giovamento fisico e psicologico e questo mi sembra che sia un bene. Naturalmente io, anche se non partecipe dell'attività più propriamente ludica, sono chiamato spesso ad intervenire per documentare e allo stesso tempo ho così la possibilità di apprezzare i progressi e di controllare che il danaro delle lezioni sia stato ben impiegato. Comunque anche al fine di tenervi al corrente di questi fatti, allego il video che illustra la performance di Natale, chi sa che anche qualcuna delle mie lettrici non venga attratta nel gorgo. Non fatevi distrarre dagli altri ballerini, la mia ha cappello nero e camicia a scacchi blu.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti cara Tiziana,Hai le stesse forme e lo stesso profilo di quando giovane studentessa, nel 1966 ti iscrivevi all'università di Torino.(il cappello rosso che ti è spesso vicino non è male). Mentre Enrico ed io quel profilo e quelle forme di giovani ventenni le abbiamo perse molto presto.

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