Mi girano, certo che mi girano, diciamo pure che mi girano parecchio. Intanto in questo momento dovrei essere con le chiappe avvolte da un morbido sedile di aereo, guardando dal finestrino, mentre ronzano i motori, un oceano che scorre sotto di me e le palme lontane di un'isola tropicale che mi stavano aspettando da mesi. Ma anche lasciando stare questo aspetto, diciamo così, futile, c'è, di ben maggiore consistenza, il grano anticipato e la compagnia aerea che se lo è preso (la TAP Portugal, tanto perché lo sappiate e che vi regoliate in futuro) che, assieme al sito su cui i biglietti ho suo tempo acquisito, non si degnano neppure di rispondere alle mie reiterate richieste di rimborso, anzi, non solo non dà cenno di vita, ma ha addirittura staccato il telefono a cui rivolgersi nella sezione contatti. Il sito MyTrip.com, poi, ha addirittura mandato una mail in cui consiglia caldamente di non rompere le scatole con le telefonate perché in questo periodo hanno troppo da fare. Non solo, entrambi mi hanno inviato, beffa suprema, una mail in cui mi consigliano di fare ilCheck-in on line per guadagnare o acquisire altri servizi, anche se il volo da Malpensa, è stato sospeso!!!! Tutto questo senza avermi minimamente comunicato che i voli sono stati sospesi naturalmente. E non dovrebbero girarmi? Devo dire che sono davvero colpito, quando vengo a sapere che anche le compagnie lowcost più scalcagnate e spesso criticatissime, hanno provveduto a rimborsare in qualche modo i biglietti, cosa tra l'altro in questo caso obbligatoria per tutte le leggi internazionali. Memoria per il futuro. Così va il mondo direte voi e come sempre, secondo l'articolo quinto, chi ha il grano in mano ha vinto, come diceva sempre il mio professore di diritto. Ecco perché mi girano violentemente.
Ma voi mi direte, ma con tutto quello che sta succedendo, non puoi darti un'occhiata intorno e considerare la pochezza di questo tuo problema rispetto al disastro sanitario, alla perdita di vite umane, alla condizione della gente che si sta prodigando oltre ogni sacrificio personale, rischiando la vita ogni giorno per limitare i danni del paese e come se non bastasse dello sfacelo dell'economia? Avete tutte le ragioni, queste sono cose di ben altro livello ed io, che sono nelle privilegiate condizioni di starmene a casa senza problemi di sorta col solo cruccio di far passare la buriana, dovrei essere l'ultimo della terra ad avere gli zebedei in giostra. Eppure, anche in questo frangente, non posso fare a meno di dolermi, nel girare la testa intorno e vedere oltre al solito, ma atteso spettacolo degli sciacalli immondi che girano in cerca di carogna, unicamente per fare ulteriore danno al mio paese, quasi non ce ne fossero già abbastanza di problemi (ma tanto chi nasce sciacallo non sarà mai leone), anche le pretese ragioni o i menefreghismi di chi non si vuole assoggettare alle ordinanze e alle restrizioni che una situazione tanto grave hanno imposto, al punto di rendere simpatico e gradito anche un governo che non lo era affatto. Vorrei capire, ma non ci riesco, come mai gente che non ha mai fatto un belino, se non guardare la partita alla TV, adesso sta male se non va a correre nel parco, se non va dieci volte al giorno al supermercato a comprare un barattolo di nutella o se non continua a girare in tondo come una una trottola con un povero cagnolino che non ne può più e vorrebbe solo dormire un po' sul suo cuscinotto in soggiorno.
Il problema forse è che l'italiano, come molti altri, eh, non è come il tedesco, che spesso ammira, il giapponese, il cinese, il coreano. Questi, se esce una legge, una ordinanza, un editto, lo studiano bene per sapere come fare ad osservarlo alla lettera e nel migliore dei modi e se dalla finestra vedono un vicino che non si comporta in stretta ottemperanza, corrono a denunciarlo alla forza pubblica. Anche noi lo leggiamo con attenzione, anzi con moltissima attenzione, ma solo per cercare di individuare tra le pieghe dello scritto un modo interpretabile, che ci consenta di non fare quanto ordinato o almeno che ci permetta di avere una personale esenzione dallo stesso. Indipendentemente dalla sostanza del testo, l'italiano istintivamente si arroga il diritto insindacabile di fare al contrario, perché in ogni caso sente di avere il diritto di discuterla, la legge, di contestarla. E subito trova, essendo l'Italia la patria del diritto e quella col maggior numero di avvocati pro capite del mondo, cavilli, eccezioni e anche giuste ragioni per evidenziare incongruenze e imprecisioni, sempre ovviamente presenti in procedimenti di urgenza e generalizzati. Niente da fare, siamo fatti così, contestiamo a priori l'autorità, perché l'unica autorità che riconosciamo siamo noi stessi e tutti gli altri sono a prescindere degli imbecilli, mentre noi siamo virologi, commissari tecnici, economisti che danno pareri sul MES e così via. Sono certo che se uscisse un'ordinanza che obbliga a fare una corsetta quotidiana di una ventina di minuti, ci sarebbe una universale corsa all'esenzione per i più svariati e giustificati motivi. E' una battaglia persa e poi mi dite che non devono girarmi.
2 commenti:
vabbe , appurati i difetti italioti...non son se altrove sta andando tanto meglio
in primis a partire da quelle teste di legno cinesi che sapevano che a forza di mangiare cani -gatti -locuste gufi e tutto quello che gli pareva per la testa, in condizioni sanitarie da film dell'orrore...avrebbero ricreato il casino.imho
Ma guarda la realtà non l'ha ancora capita nessuno. il fatto è che ai cinesi se gli dici che si fa così la fanno, anche perché diversamente finiscono in un campo di rieducazione, ma in due mesi l'hanno risolta e probabilmente saranno i veri vincitori di questa partita.
Posta un commento