Figuriamoci, devo di nuovo riprendere l'argomento a chiosa di quello che ho detto ieri. Non sono ancora passate 24 ore dalla partenza e già sono scoppiate le polemiche. Tutti i partiti, uno in fila all'altro hanno cominciato ad esternare i loro mal di pancia, ognuno coi suoi distinguo, i suoi punti di dissenso in punta di forchetta, senza capire, d'altra parte il livello è talmente basso che non si può pretendere troppo, che in questo momento tremendo bisognerebbe solo tacere e lasciar lavorare a testa bassa quelli a cui è stato dato l'incarico di fare. E in questo momento l'impellenza che condiziona ogni altra cosa è quella di arrivare a vaccinare il più presto possibile in un modo o nell'altro almeno il 70% della popolazione, altrimenti continuerà a rimanere tutto bloccato e la crisi economica diventerà irreversibile e intanto predisporre il piano del Recovery nel miglior modo possibile in modo da essere pronti alla partenza. Al resto bisogna solo mettere la sordina o quantomeno smettere di dar loro ascolto, che si massacrino tra di loro, insultandosi e dilaniandosi. La gente se ne deve fregare di questi bizantinismi da bande sciolte e non deve neanche scandalizzarsi o farsi prendere dalla nausea, ancora di più se possibile di dieci giorni fa quando saliva il disgusto dell'inevitabile mercato delle vacche. Se il Felpato adesso va a braccetto col partito di Bibbiano, se i Grillotalpa si sbaciucchiano con lo Psiconano, se i Pidini si stringono a coorte con l'Infido, se i Cespugli si guardano attorno smarriti terrorizzati dal fatto che più nessuno li cerca, se i grandi economisti legaioli inneggiano all'Euro e alle gioie dell'Europa, facendo un collegamento diretto tra Pontida e Bruxelles, è sbagliato vomitare e chiedersi come sia possibile un tale scempio volgare e disgustoso. E' la democrazia bellezza, bisogna accettarla nel bene e nel male. Come tutti sanno, sarà pure un sistema pessimo e imperfetto, ma si è dimostrato comunque il migliore possibile per il benessere del popppolo che alla fine però odia i suoi rappresentanti perché campano a suo dire alle sue spalle e li invidia.
E' l'arte necessaria del compromesso, obbligatorio sempre, perché il sistema prevede che si debba avere il 51% dei voti per fare le cose e se non hai la maggioranza assoluta da solo, cosa per fortuna assai rara, è necessario accordarsi tra diversi, stringere la mano a quelli a cui fino a ieri hai dato del coglione, a cedere su un punto su cui non sei d'accordo per avere parte di quello che ti interessa. Funziona così, mettetevelo nella zucca e per fortuna. Certo che questi problemi non si hanno con Hitler o Stalin o Pol Pot o senza scomodare il passato anche con molti regimi attuali in giro per il mondo. Se ne ammirate l'efficienza in alcuni casi, attenzione che poi appena ci si mette a parlare come state facendo in questi giorni, arrivano alle 5 di mattina a bussare alla vostra porta e vi portano in un bel Lao Gai a rieducarvi a suon di mazzate, che così capite meglio. Datemi retta, non criticate (troppo) se riscontrate nei politici che sentite ogni giorno aprire la bocca e dare fiato, una totale, completa e fastidiosa contraddizione con quello che hanno detto il giorno prima o se cambiano idea o alleanze ad ogni stormir di fronda. E' così che deve funzionare la democrazia e basta. Se poi la vostra critica improvvida e sbagliata concettualmente, va a parare oltre che alla incoerenza anche sulla incompetenza, sulla inadeguatezza, l'incapacità, la totale e disarmante mancanza di quelle doti che si richiederebbero a coloro che occupano i posti di comando, perché ve la prendete con loro, ragazzi, li avete votati voi e nessun altro. Il livello dei politici è, né più né meno che il livello del paese e specchio di chi rappresentano e se pensate che siano così solo quelli del campo avverso e non quelli vostri allora ve li meritate ancora di più.
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