mercoledì 3 febbraio 2021

Shì - 士

 


Che bella la lingua cinese quando si riesce ad esaminarne i vari caratteri per scovare quello che ci sta dietro, alla base, che racconta il significato profondo del segno e la sua filosofia. I caratteri base o chiavi che dir si vogliano, che sono i mattoncini con i quali vengono costruiti tutti gli altri caratteri più complessi, sono fonte inesauribile di racconto su questa mentalità che spesso ci è così distante e che invece è basilare per cercare di capire quelli che sono e saranno i nostri principali avversari economici nel futuro prossimo. Prendiamo ad esempio il carattere 士 , shì che significa letterato, uomo di cultura, cosa assimilabile nell'antica Cina, in cui il sapiente di ogni disciplina non poteva non essere anche un conoscitore approfondito della letteratura, la base di ogni sapere. Intanto bisogna stare attenti a non confonderlo con il carattere molto simile 土 tǔ,  Terra, dove però la linea alla base è più larga della croce che sta sopra e che rappresenta un albero. Nel nostro invece abbiamo l'unione di due segni ancora più semplici, il tratto alla base che è il numero 1 ( 一, yī), mentre quello sopra è il numero 10 ( 十, shí) a significare che il sapiente conosce tutto lo scibile umano dall'1 al 10. I letterati erano estremamente apprezzati in Cina, paese dove ha sempre regnato la meritocrazia, proprio al contrario della nostra civiltà che è più attirata dal furbo e dalla chiacchiera che dal sapiente, anzi quest'ultimo è sempre visto con una nota negativa e dispregiativa, quasi che la cultura nella vita pratica non serva a nulla. L'intellettuale, il sapientone, lo "scienziato" sono sempre visti con spregio e si preferisce ovviamente a dare retta, ad esempio su un tema come i vaccini o la pandemia, a quello che dicono cantanti o influencer, preferendo una solida ma vicina ignoranza alla quale ci si sente partecipi, alla verità scientifica più lontana da capire e faticosa da raggiungere e quindi disprezzabile a prescindere. 

In Cina invece illetterato era considerato all'apice della scala sociale, soprattutto se partecipava e vinceva il difficilissimo esame imperiale, unico modo per accedere ai gradi alti della amministrazione dello stato, alla quale erano destinati solo i migliori in assoluto, anche se proveniva da un'umile famiglia o da uno sperduto paese di campagna. Questo ideogramma è dunque spesso presente nella lingua cinese, in combinazione con altri per formare caratteri più complessi, ma che ne comprendono il significato iniziale. Ad esempio 吉 jí, Fortunato, rappresenta il letterato che apre bocca, nel senso che è una fortuna poter ascoltare un saggio che parla e le cose che dice. Sovrapponendolo a Cuore, che è sempre presente nei termini in cui prevale un sentimento, abbiamo 志 - zhì, che significa Ambizione, Ideale, Volere, in quanto questo sentimento appartiene alla sfera spirituale del saggio; se in più aggiungiamo 向 - xiàng, orientamento, direzione, abbiamo 志向 - zhì xiàng, Aspirazione (Orientamento a volere). Curioso il carattere 坐 - zuò, Sedersi, che descrive due omini seduti attorno al nostro sapiente, in quanto vale la pena di sedersi ed ascoltare se in mezzo c'è un sapiente che spiega. Qualche esempio nelle parole composte da due ideogrammi come unito a Robusto forma 壮士 - zhuàng shì, Eroe, Guerriero, perché il combattente migliore è certamente forte, ma deve essere anche saggio. Con Scuola, forma 学士 - xué shì, Laureato, mentre unito a Grande, 硕士- shuò shì significa Master. Infine unendolo a Proteggere si ottiene 护士 - hù shì, che vuol dire Infermiere, il sapiente che ti protegge e mai come in questi tempi questa parola ed il suo significato nascosto è così calzante.


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