sabato 30 ottobre 2021

Il Palazzo Te di Mantova

Sala dei Giganti

 

S. Andrea
Ieri ho sistemato un altro appuntamento che avevo fissato da una quarantina di anni e che non riuscivo  a concludere. Sono stato tre o quattro volte a Mantova per godermi questa bella città, ma ogni volta, o era chiuso o in ristrutturazione o era sciopero, non ero ancora riuscito a vedere il Palazzo Te, un'altra delle meraviglie della città. Così l'altro ieri, lemme lemme, in linea con quelli che dovrebbero essere i miei giovedì culturali, in un paio di orette e poco più, di campagna piatta e triste olezzante di liquami di suino sparsi al vento (d'altra parte vi piacciono i prosciutti?), sono arrivato dritto dritto davanti al giardino che dà accesso a questa spettacolare residenza ducale e me la sono gustata per tutta la mattina. Una serie di sale immaginifiche che, d'accordo avevo già traguardato attraverso il web, ma dal vivo sono davvero magnifiche. L'esplosione del manierismo di Giulio Romano e dei suoi allievi, qui si apre in tutta la sua opulenza. Le eliche dei corpi, mai abbastanza esagerate si attorcigliano in pose plastiche ed quasi mostruose, la nudità dei corpi femminili, si contrasta con le muscolature di personaggi storici, dei, ninfe e fauni, tutti piuttosto dotatati, dato che, non dimentichiamolo, sempre presente era l'intonazione erotica che faceva di questo palazzo un luogo di loisir come si diceva a quei tempi. Via via passi la piccola camera delle Metamorfosi con la sfilata delle storie di Ovidio, stai a testa in su per ammirare il soffitto della sala del Sole e della Luna, ti godi gli spettacolari soffitti dell'epoca e non sai se stare con la testa in alto per non perderti i cassettoni o guardare in giù per ammirare i pavimenti colorati e i loro complicati disegni. 

Sala dei Cavalli
E poi gli effetti tridimensionali della sala dei cavalli, la sala del venti, quella degli stucchi, quella splendida degli imperatori, per citare solo quelle che più mi hanno affascinato. Il culmine ovviamente, è rappresentato dalla monumentale e famosissima, mai sufficientemente celebrata camera dei giganti, dove gli effetti trompe l'oeil della caverna e del palazzo che crolla schiacciando queste enormi figure che osarono mettersi contro gli dei, fanno da contrasto con la cerchia luminosa del cielo e delle figure divine che lo popolano e tutto pare precipitare intorno a te seppellendo definitivamente te ed il tuo orgoglio di mortale sotto le colossali colonne spezzate dalla furia dei fulmini di Zeus. Par quasi di udire le urla dei morenti e i loro immensi corpi seppelliti sotto questo terremoto innaturale completamente devastante, mescolate al rombo della terra scossa. Davvero un effetto che non poteva lasciare indifferenti i visitatori nobili e famosi che qui saranno convenuti da ogni parte d'Europa. Le fanciulle poi, condotte a vivere le feste di questa dimora garçonniere di dimensioni consone all'importanza del proprietario, chissà come saranno state intimidite da cotanta potenza pittorica. In maniera molto appropriata il luogo sta esponendo in questo periodo, una mostra ricchissima dedicata a Venere ed alla bellezza femminile, con una serie di quadri, stampe, disegni, statue di molti periodi storici che declinano le idee che ogni secolo ha dedicato alla bellezza muliebre, che, dite quel che volete è sempre un bel vedere. 

La rotonda
Poi ancora i larghi spazi ed i prati verdi del parco - giardino, fino all'appartamento segreto del duca, dove evidentemente si appartava con chi gli faceva più piacere. Insomma una mattinata notevole che mi ha appagato di questa attesa ultradecennale, d'altra parte si sa che il piacere a lungo rimandato è sempre il più intenso. Proprio di fronte all'ingresso abbiamo anche approfittato di un ristorante senza pretese lo Chalet Te, per assaggiare i piatti forti del territorio, tortelli di zucca, stinco e stracotto e polenta. Una buona scelta per mettere d'accordo i piaceri del corpo con quelli dello spirito, che bisogna saggiamente tenere sempre nel giusto equilibrio. Infine il pomeriggio è passato in un attimo passeggiando per il centro storico che si gusta con una piacevolissima passeggiata tra portici, la Cattedrale di S.Andrea dalle possenti dimensioni, le facciate degli antichi palazzi, la Piazza delle erbe, il Palazzo Ducale, la Rotonda. Un ripasso sempre piacevolissimo da fare di tanto in tanto, tenendo anche conto che dando continuamente la faccia contro i negozi dei portici, non puoi venire a casa a mani vuote, ti tocca prendere come minimo, un paio di accattivanti sbrisolone, capirà le vendono in coppia, e una torta spettacolarissima a doppio strato di creme, panna e nocciole, di cui ho scordato il nome perché è subito andata al volo tra ieri e oggi. Non trascurate naturalmente la mostarda o i salumi della zona. Ci sono un paio di negozi in cui è impossibile non entrare ed è difficilissimo uscire.  

Prima di andare comunque esaminate con cura questo sito, con belle visite virtuali di ogni sala. Palazzo Te a Mantova. E' molto ben fatto e completo.


Palazzo Te - Il cortile

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