venerdì 21 luglio 2023

Itinerari

South Korea

 Avrete capito che sono intensamente occupato e per questo non mi faccio vivo per giorni e giorni, ma tranquilli, intanto sono ancora vivo e vegeto e inoltre sono talmente preso nelle varie incombenze a cui la vita odierna mi sottopone che non ho tempo di aggiornare il blog. Oltre a questo è cominciata la fase organizzativa del viaggio programmato ad ottobre ed essendo questa volta una operazione in completa autonomia, il lavoro al riguardo è abbastanza lungo. Inoltre le attenzioni che vanno poste in questo caso, dato che l’avanzare dell’età sottopone i partecipanti allo stress degli errori e delle dimenticanze, avendo memoria di quelle fatte in passato che solo per mera fortuna si sono concluse tutte bene, bisogna procedere con cautela ed attenzione. Dunque sistemata la fase dei biglietti aerei senza i quali non si può partire, la fase successiva è sicuramente quella di preparare un itinerario congruo ai propri interessi e a quelli che il paese in questione propone. In generale io procedo segnandomi innanzitutto i luoghi fisici dove mi risulta ci siano cose interessanti da vedere, creando una sorta di reticolo che presuppone un senso di percorso logico. Poi pian piano per ogni luogo, aggiungo via via le cose, i luoghi, i monumenti, le curiosità naturalistiche o meno, le curiosità, gli eventi meritevoli di nota che coincidano con le date e così via, la cui quantità, ragionando su quanto tempo è bene dedicare ad ognuno, porta a calcolare una serie di giornate da trascorrervi e quindi di notti da prenotare. A questo punto l’itinerario, salvo lievi variazioni, è fatto e si può procedere. 

Ovviamente mi è sempre capitato che i punti siano troppi rispetto al tempo previsto per esaurirli, ma questi sono dettagli che possono essere raffinati via via, anche in riferimento al momento in cui entrerà in ballo la logistica degli spostamenti, di cui parlerò in seguito. Quindi dopo aver traguardato il web a lungo, dopo aver inviato richieste di aiuto a tutti i gruppi di viaggiatori a cui sono iscritto e avendone avuto un ragionevole feedback (certo che internet ed i social sono una gran cosa) sono riuscito a mettere insieme un discreto numero di informazioni, che si sono ormai elencate in un corposo file che attende di essere ordinato, scremato e disposto secondo calendario, in modo da disegnare un giro sensato e fattibile anche da un bolso viaggiatore quale ormai io sono diventato. Sicuramente in questo caso, il viaggio in autonomia presenta molti problemi, specialmente in un paese del quale mi è completamente ignota la lingua e dove, pare, pochi parlano inglese o altri idiomi a me noti. Anche la scrittura pone problemi nelle semplici scelte di indicazioni varie, per le strade o nelle stazioni. Insomma una cosa non semplicissima, ma che penso cercherò di affrontare con la tranquilla certezza che quando ci si vuol capire, lo si riesce a fare dovunque, cosa già sperimentata in passato. Ma alla logistica ci penseremo successivamente, adesso predomina l’ansia di inserire nell’itinerario tutte le cose che valgano la pena di essere viste, con l’ansia di perderne qualcuna di fondamentale, anche se a furia di compulsare diari di viaggio e siti di promozione turistica, mi sembra che le cose basilari siano già tutte nel mirino. 

Certo ognuno ha l’aspirazione, velleitaria al massimo, di scoprire qualche luogo nascosto, lungo itinerari poco battuti, che racconti quella parte sconosciuta del paese che proprio per questo aumenta al massimo l’interesse di averla trovata e tronfiamente proporla a quanti ti staranno ad ascoltare per dimostrare quanto sei bravo. Illusione un po’ ridicola, lo so bene, ormai ogni luogo della terra è stato scandagliato centimetro per centimetro e non c’è nulla che non sia già stato visto, mostrato e illustrato nei suoi più minimi particolari, ma tant’è anche questa ricerca, vana, è parte del divertimento. In ogni sono qua ben felice se qualcuno mi vorrà suggerire qualche chicca imperdibile da aggiungere all’elenco. Tuttavia mi dicono tutti che la Corea sia un paese poco turistico, in cui le esperienze da fare, rispetto agli altri paesi vicini, nell’area estremo orientale, sono meno importanti ed esclusive, ma io so per esperienza che spesso, paesi poco battuti, mostrano lati di grande interesse e raramente mi è capitato di visitare un paese ed esserne deluso o avere argomentato che non valeva la pena trascorrerci un breve periodo. Dunque mi auguro che anche questa volta non tornerò indietro rammaricandomi di aver scelto questa parte dell’Asia invano. D’altra parte me ne rimangono poche da investigare e quindi ben venga un’ulteriore bandierina da piantare sulla mappa.



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