Panorame da Capodimonte - Giugno 23 |
La reggia |
E così siamo arrivati all'ultimo giorno; come ogni viaggio questo è un traguardo che si raggiunge prima o poi e con una routine consolidata, si prepara il bagaglio, si fa l'ultima colazione, si radunano le cose nel timore di dimenticarne qualcuna. Un'ultima corsa al negozietto di specialità campane, proprio dietro l'hotel, al quale la sera prima avevo ordinato caciocavallo affumicato e provolone piccante, unitamente a qualche pacchetto di golosi taralli, che a fatica entrano nei trolley e poi via, salutati e ringraziati i gentilissimi addetti dell'hotel, a caricarli sul bus che ci porta all'ultimo appuntamento prima della partenza. Eccoci dunque risalire fino a quella Reggia di Capodimonte, ultimo gioiello enumerato nell'itinerario per farci rimanere negli occhi lo splendore napoletano, al fine di farci desiderare un ritorno. E che dire, questa reggia, splendida di per se stessa, avvolta da un parco mirabile detto appunto il Real Bosco e posizionata su una balconata che ti consente di apprezzare la città dall'alto e perché sarebbe stato scelto questo sito, se non proprio per la straordinaria posizione!. Dunque un bel paio d'ore per percorrere un itinerario di corsa all'interno delle sale maestose, ricchissime di capolavori senza tempo, a partire dalla spettacolare collezione Farnese, che contiene una serie di nomi, da Tiziano a Raffaello, da Botticeli a Masaccio e tantissimi altri, tra i quali fai davvero fatica a ricordarne qualcuno che manca tra quelli più importanti e poi le collezioni di porcellane, le camere dell'appartamento reale, la pare dedicata alla pittura ottocentesca e ancora molto, molto altro.
Un salone |
Certamente questa reggia è un pezzo imponente nel panorama italiano coi suoi 14.000 m2 di un palazzo di tre piani che ospita una delle più importanti pinacoteche d'Europa e che in fondo era considerato solamente una residenza di caccia, tanto per considerare la grandiosità di questo regno che a quei tempi rivaleggiava tranquillamente con i più importanti del continente. Insomma uno di quei musei che vale la pena di vedere e poi, che bello soffermarsi sul belvedere a godere del panorama e sostare poi nel giardino dove in un piacevole localino puoi gustarti un sorbetto al limone per vincere il caldo, come probabilmente amavano fare le madame dell'epoca. Insomma una mattinata ben spesa. Quindi è con un certo dispiacere che si risale sul pulmann che lemme lemme ritorna alla stazione attraverso il rione Sanità, passando vicino alle famose catacombe, anche qui luogo che prima o poi bisognerà tornare per conoscerlo da vicino e non rimane quindi che aspettare l'imbarco sul treno che ci riporterà a Torino, come tutti i ritorni privo dell'adrenalina tipica delle partenze, ripiena solamente della voglia di arrivare a casa, consevando solo quella voglia di scartare il fagottino di sfogliatelle acquistate in tutta fretta prima della partenza alla pasticceria Scaturchio, altro marchio partenopeo da tenere presente, senza prevedere la tremenda delusione che ne deriverà quando addentatele finalmente assieme ai propri cari ai quali si erano magnificate, si riscoprono, passate ventiquattro ore come immangiabili e gnecche come cartone pressato.
Che trasformazione indecente da quelle croccantissime delizie che solo un giorno prima ti facevano innamorare! Quella fragranza che te le faceva sbriciolare tra le mani mentre ne assaporavi la dolcezza assoluta, il cui stesso scricchiolare sotto i denti faceva parte del piacere stesso della degustazione, trasformatasi in un attimo in un gommoso materiale immangiabile. Ah! Tempus fugit, già tutto avevano compreso i nostri padri latini e tutto questo deve essere di insegnamento che ogni cosa va morsa e delibata immediatamente, guai a conservarla per il domani quando il trascorrere implacabile del tempo ne avrà corroso inevitabilmente la fragranza e la purezza. Per fortuna che la pasticceria stessa e le sue deliziose signorine prima di avvolgere il pacchettino mi avevano segnalato l'assoluta impossibilità di lasciare la città senza avere approfittato della presenza sugli scaffali dei cosiddetti Ministeriali, cioccolatini ripieni al rum che facevano bella mostra di sé esposti in varie pezzature sugli scaffali. Delitto sarebbe stato andarsene senza approfittare della appunto, ghiotta occasione, che ci ha così parzialmente ricompensato della delusione sfogliatellacea. E in aggiunta, possiamo dire che anche il provolone si è conservato splendidamente e ha dato ilmeglio di sé.Dunque terminata definitivamente l'avventura, non rimane che ringraziare caldamente la infaticabile promotrice ed ideatrice dei nostri Momenti di Istruzione, la nostra Presidente Giacomina Caligaris ed il carissimo Pier Luigi Bertotti della Easy nite, organizzatore puntuale e perennemente disponibile, in attesa di rivedere tutti, quanto prima, per nuovi ed ancor più approfonditi studi.
Pavimento di mermo ad intarsi |
SURVIVAL KIT
Reggia di Capodimonte - Residenza di caccia dei Borbone che ha visto succedersi anche successivamente i Francesi ed i Savoia e che ospita collezioni pittoriche e cicli di particolare importanza oltre ad una serie di oggetti raccolti dai vari sovrani succedutisi a Napoli. I giardini del Real Boscosono anche particolarmente piacevoli per trascorre anche una interra giornata nel vasto parco. L'ingresso al Museo, calcolate almeno 3 ore, costa 15 €, mentre il parco è aperto al pubblico. Consiglierei di abbinare questa visita alle vicine Catacombe.
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