La cupola della cattedrale di Caserta vecchia - giugno 23 |
La reggia di Caserta |
L'ambone della cattedrale |
L’interno della cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo, spoglio e severo, ormai privo di affreschi, dove solamente ormai risalta la pietra viva, esibisce una bella serie di colonne e capitelli di recupero, ognuno tratto da qualche scavo tra le mille vestigia che affollavano il territorio circostante, ed è dominato soprattutto dallo splendido ambone colorato che si affaccia alla navata centrale. Insomma un bel pezzo, che l’addobbo floreale di un matrimonio incipiente, lo abbiamo schivato di un’oretta, rende ancora più affascinante. Siamo ad un’ora ancora presta e la poca gente che circola, dà al luogo una magnifica aura di pace serena. Bel posto davvero, quasi dispiace lasciarlo, avrei fatto ancora un giretto per le vie secondarie bordate del tufo nero e dai rampicanti che scendono dagli alti muraccioli di protezione delle case nascoste. Scendiamo dunque rapidamente dalle pendici dei monti Tifatini verso San Leucio dove c’è da visitare un importante complesso monumentale, creato dai Borbone come casa di caccia e residenza di campagna e che rappresenta una spettacolare memoria di quanto il regno fosse avanzato all’inizio di quella evoluzione industriale che cominciava a diffondersi e a cambiare l’Europa. Qui il Re Ferdinando aveva pensatoe trasformato la villa in un vero e proprio centro produttivo, con vedute molto moderne e avanzate rispetto ai tempi, al fine di creare un importante polo nella produzione delle sete. Ancora oggi si possono vedere le case, in pratica vere e proprie villette a schiera per le maestranze, che godevano di protezioni sociali e mediche impensabili per i tempi e udite, udite, con salari uguali per uomini e donne di pari mansioni.
I telai |
La fabbrica
destinata a produrre sete e tessuti di altissima qualità e lusso e che
potrebbero essere messe in moto oggi, mostra ancora adesso la serie di macchine
che hanno prodotto fino ad una cinquantina di anni fa, introducendo via via, meccanismi
sempre più automatici e performanti con telai all’avanguardia. Ricca
documentazione iconografica e di oggetti tecnici assieme ad esempi di materiali
prodotti a testimonianza della raffinatezza della produzione. Insomma davvero
si può dire che anche questa è un’ulteriore prova del fatto che il regno di
Napoli era in quel periodo la punta più avanzata dell’industria italiana. Nel
complesso, che appare davvero come una sorta di palazzo delle delizie, tra
parco e giardini, anche una bella chiesa, dove tanto per cambiare si svolge un
matrimonio con tanto di strascico di diversi metri. Nel pomeriggio ci tocca la
reggia di Portici, l’ennesimo palazzo che testimonia la grandezza dei Borboni.
Oggi museo contenente innumerevoli bellezze, al momento ospita una interessante
mostra di oggetti di legno ritrovati e miracolosamente conservati dall’eruzione
della vicina Ercolano. Il palazzo naturalmente conserva bellezze ed opere
d’arte a iosa e anche la breve visita ci ha permesso di apprezzarne in special
modo lo straordinario scalone decorato a trompe-l’oeil, di spettacolare
impatto. Alle sue spalle l’importante orto botanico, accoglie collezioni di
piante grasse e succulente oltre a moltissime specie esotiche. Certo dispiace
non avere il tempo per buttare l’occhio in qualcuna delle tante ville che
popolano il cosiddetto miglio d’oro che porta da Portici fin verso Napoli. Ma
anche oggi è andata.
Lo scalone a Portici |
SURVIVAL KIT
Orto botanico |
Re<al Borgo di San Leucio - Stabilimento di seteria nato attorno ad una villa di campagna dei Borbone, collegata all'accesso superiore dei giardini della reggia di Caserta, attraverso una strada di 4 km, che conserva, raccolti in un interessante museo tutto quanto è ruotato attorno a questa attività industriale che poneva il regno ai vertici europei nel campo. Ingresso € 9.
Reggia di Portici - Residenza estiva della famiglia reale, poi scuola di Agraria oggi sede della Facoltà di agraria. Attualmente il palazzo ospita una bella collezionde di arte e mostre come quella attuale che rimarrà fino alla fine dell'anno intitolata Materia e che espone legni nello stato di conservazione in cui sono stati ritrovati negli scavi della vicina Ercolano. Da vedere anche l'imponente orto botanico adiacenntee le sue serre. Ingresso € 6,50
Il cortile della Reggia di Portici |
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