Scusate se faccio una sosta durante il mio itinerario campano, ma necessita. Dunque volevo semplicemente dare un consiglio a tutti coloro che per caso passassero ad Alessandria tra giugno e il 1 ottobre. Infatti presso le Sale d'arte di Alessandria, dove tra le altre cose potrete vedere cosa rimane di interessantissimi affreschi medioevali recuperati nella vicina Frugarolo, sobborgo cittadino, si tiene una bella mostra di un grande fotografo milanese, Gabriele Basilico che ci ha lasciato nel 2013. E' un fotografo di indagine sociale e un magnifico descrittore di paesaggi urbani. In questo caso vengono presentate una serie di immagini sulla città di Beirut, riprese in quattro diversi momenti. Il primo nel 1991, quando era stato inviato appunto a documentare la fine della guerra civile che ha straziato quella città per oltre 15 anni. Le altre riguardano tre successive visite. Quella del 2003 era finalizzata a mostrare, con riprese da punti di vista simili a quelli precedenti, la ricostruzione avvenuta dopo dodici anni. Poi nel 2008 per continuare il lavoro fatto ed illustrare i successivi progressi ed infine quelle scattate in seguito all'invito della fondazione Hariri nel 2011 che voleva completare l'opera di documentazione dimostrativa dei passi fatti in venti anni dalla capitale di quel martoriato paese.
Di certo il nostro non immaginava che il Libano avrebbe ancora e successivamente dovuto sopportare altre invasioni, altre guerre, altre distruzioni, addirittura proprio in quella Beirut in rinascita, culminate con la grande e spaventosa esplosione del porto il 4 agosto 2020 che ha compiuto un'altra enorme devastazione, proprio in quei luoghi che sembravano rinascere a poco a poco da passato. Per me che sono stato a Beirut tre mesi fa, la visione di queste immagini è stata di straordinario interesse. La possibilità di paragonarle nei loro passaggi successivi, con quelle dei miei ricordi attuali, mi ha generato una gran quantità di emozioni. Il rivedere la distruzione dell'Etoile o piazza Nejmeh come si chiama oggi, e la sua successiva rinascita coi negozzi di lusso ed i locali alla moda, che pochi anni dopo sono strati distrutti e completamente devastati dalla furia popolare e paragonarli con il quartiere deserto ancora circondato dai cavalli di frisia e dalle sentinelle armate a guardia del parlamento, quando il muro di cemento che lo circondava era stato abbattuto da meno di un anno, per mostrare il quartiere così simile ad una delle piazze metafisiche di De Chirico, pronto ad una sua nuova ed auspicata rinascita, pone un sacco di riflessioni. Comunque sia, a tutti coloro che conoscono il Libano e ne hanno apprezzato la straordinaria vitalità e sperano che la storia alternata di distruzioni e rinascite sia finalmente finita e anche a tutti quelli che ne hanno solamente sentito parlare, suggerisco quindi caldamente di fare un salto a godersi questa mostra per apprezzarne le immagini bellissime accompagnate da un interessante filmato che ne illustra il backstage.
Alessandria
Sale d'arte
Via Macchiavelli 13
da giovedì a domenica 15:00 -19:00
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