Visualizzazione post con etichetta saturnia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta saturnia. Mostra tutti i post

venerdì 3 giugno 2022

Un tour d'Italie 14

Cascate del mulino - Saturnia - ore 12


 Il tempo di sbarcare i bagagli e sistemarli alla meglio nella camera e via veloci verso il target di oggi. Fare il turista, l'ho già detto più volte è mestiere faticoso. Non è certo il dolce flanare del viaggiatore che indugia a suo piacimento rimandando a momenti successivi eventuali impegni o desideri, se al momento gli sorge la voglia di fare altro, di godersi più a lungo una sosta o peggio ancora di oziare atarassicamente e rimanere in una fase di assenza di pensiero, possiamo anche chiamarla di meditazione assertiva, il non fare nulla convinti che questo da solo giustifichi il farlo. No, il turista ha itinerari preparati da seguire, orari da rispettare e cose da spuntare sul suo maledetto e ben preparato taccuino, non ci sono spazi per il riposo, questo si farà poi, tornati a casa, né tempo per i cambi di programma, tutto è perfettamente incastonato nel diario di bordo, studiato a suo tempo. Dunque via veloci per le terme di Saturnia tagliando in due la valle tra piante di ulivi e campi di grano. Come ho detto ci tenevo a questa tappa, avendone molto sentito parlare e come accade spesso la forte aspettativa si è tramutata poi in forte delusione. Un vero  peccato. Già la strada di avvicinamento, mostrando un traffico anomalo per essere tutto sommato una stradina di campagna, dava da pensare, visto che in fondo possiamo considerare la fine di aprile come un periodo decisamente fuori stagione. Il paese sulla collina non presenta interesse particolare e si è quindi deciso di procedere direttamente verso le cascatelle termali, sfilando il celebre resort che proprio su questa termalità ha fondato le sue lussuose fortune. 

Il faraonico parcheggio che occupa un intero e vasto campo deve mettervi in allarme e le torme di visitatori che vanno per almeno un chilometro versi il sito, bardati di tutto punto in accappatoi di spugna quando non direttamente in costume da bagno, calzato alla meglio tra le portiere aperte, con ceste e borse termiche contenenti il necessario per pasti lucculiani, dovrebbero mettervi in sospetto che la bellezza e l'unicità del luogo debbano subire una logica deturpazione, inevitabile certo, ma assolutamente fastidiosa. D'altra parte mi direte voi, se un luogo è bello e merita in assoluto una fruizione, come posso impedire a torme di abborracciati visitatori di accedervi in ogni modo. A meno che non si voglia impedirne del tutto l'accesso o limitarlo al massimo rendendolo a pagamento. Infatti o il luogo è così remoto e difficile da raggiungere, come lo era Pammukkale agli inizi degli anni '80, oppure, anche se si impone un ingresso a pagamento, la gente ci va comunque ed allora devi vietarne il calpestio materiale se, come in questo caso, questo può contribuire a rovinarlo materialmente. Fatto sta che compiuto il lungo percorso per arrivare dal parcheggio al sito, che tuttavia non serve a scoraggiare nessuno, in fila compatta tra torme di ragazzini urlanti, giapponesi occhialuti e turisti da gita fuori porta, accedi alla zona dove la gora che ha traversato i campi come piccolo ruscello si apre dietro ad un vecchio mulino cadendo in balze successive in una serie di piccole piscine che il deposito calcareo ha contribuito ad arrrotondare di bianchi bordi, mentre l'acqua tiepida procede verso la vasca successiva diluendosi in mille rivoli di delicato azzurro, fino a scendere nel fondo della valle dove il torrente che si forma quivi, se la porta via. 

Il tutto incorniciato dal verde dei prati primaverili circostanti, smeraldo puro punteggiato di margherite. Tutto questo è quanto dovresti vedere, l'aspettativa insomma, la realtà è un'altra. La gente che continua ad affluire essendo ormai quasi mezzodì, non solo ha occupato completamente i prati circostanti ricoprendoli di tovaglie e altri teli, ma ha già cominciato a disporre ogni cosa per i picnic, dalla lasagna untuosa, alle melanzane alla parmigiana con tutto il contorno del caso che non starò ad elencarvi. I prati smeraldini sono completamente occupati e non trovi eventualmente neppure un posticino per sederti a tua volta, posto che te ne venisse il desiderio. Ma questo è nulla. Anche le piscine balsamiche,che i due rivoli che avvolgono il casotto del mulino, hanno formato nei millenni appena trascorsi, sono completamente popolate da altrettanta, se non ancor più numerosa folla. Un carnaio di corpacci seminudi, c'è poco da fare, l'italiano medio è grasso, grassissimo con tendenza definitiva all'obesità, a mollo nelle pozze sguazzando chiassosi  che si beano a più non posso della presunta efficacia curativa dell'acqua che, come ben si sa ed è reclamizzato, rende la pelle di pesca anche ai rettili squamati. Praticamente l'intero sito, con la sua conclamata bellezza, non è assolutamente visibile, ripieno com'è di rotoli di ciccia debordante, chiappe maestose suddivise da fili interdentali e intanto, la gente continua ad affluire festosa. 

Cammino un po' intorno risalendo la scarpata a monte per vedere se nei punti un poco più scoscesi la folla dirada, ma è speranza vana, tutto occupato anche la parte finale del ruscello che arriva da monte, anche questo in larga parte occupata da bagnanti beati. Ora, non pensavo certo di fruire del beneficio balsamico delle acque, non essendo punto attrezzato alla bisogna, ma almeno il colpo d'occhio me lo aspettavo. Certo sono rimasto deluso e innervosito, ma pensante a cosa deve essere questo luogo nei veri momenti di grande afflusso, vacanze comandate, estate o altro. Va beh, si è fatta l'una, cerchiamo almeno di buttar giù qualche cosa, visto che qui tutti mangiano e bevono ai quattro palmenti, d'altra parte con un simile afflusso chissà quanti bar e locali faranno i soldi con la pala alle spalle della massa turistica disposta a tutto. Altro errore di giudizio clamoroso. C'era un baretto all'ingresso un tempo almeno, ma al momento per motivi ignoti è chiuso. Ora che in un luogo simile dove si affollano affamate e assetate, migliaia di famigliole in preda al sabba consumatorio di bibite, gelati, panini e porchette, non ci sia un locale che dia questo servizio mi pare cosa criminosa e assolutamente stolta, visto che sarebbe una vera e propria miniera d'oro. Non vale certo l'osservazione che si aumenterebbe la propensione a lordare il luogo sacro, visto che tutti arrivano già ben forniti in  materia. Comunque se non ci hai pensato prima morirai di fame o di sete, in alternativa, vattene quindi visto che non c'è niente più da vedere. Torniamo quindi mestamente al paesello soprastante, ma  il toast che ci siamo permessi ad un assolato baretto vicino alla piazza centrale, mi ha ingozzato a talmente da non farmi bastare una intera bottiglietta di acqua. Questo è quanto, cerchiamo di andare a vedere qualcosaltro, va', che è meglio, che oggi non marca mica bene.


ore 20

SURVIVAL KIT

 Terme di Saturnia - Marciano (GR) - Complesso costituito da una sorgente di acqua termale a 37,5°C costante tutto l'anno, in parte deviata in un resort di lusso con campo di golf, in parte nel parco termale a pagamento e infine nella parte gratuita e aperta al pubblico delle Cascate del mulino, dove il torrente Gorello che arriva dal Monte Amiata, forma una serie di piscine naturali calcaree nelle quali è possibile fare il bagno. Parcheggio a pagamento a 1 Km dall'ingresso. Sempre affollatissime. Portatevi da mangiare e soprattutto da bere, perché non sono previsti servizi di bar o ristorante se non al paese soprastante lontano circa 3 km. Contrariamente a quanto riporta il sito. Per non rimanere quindi delusi dal sito che comunque dovrebbe avere una sua straordinaria bellezza, veniteci d'inverno e lontano da qualunque festa comandata, tanto se volete fare il bagno l'acqua ha temperatura costante tutto l'anno. In alternativa pensate di trascorrere una intera giornata al Parco termale a pagamento, che affitta anche asciugamanie accappatoi.


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Tour d'Italie 1 

Tour d'Italie 2

Tour d'Italie 3

Tour d'Italie 4

Tour d'Italie 5

Tour d'Italie 6

Tour d'Italie 7

Tour d'Italie 8

Tour d'Italie 9

Tour d'Italie 10

Tour d'Italie 11

Tour d'Italie 12

Tour d'Italie 13

giovedì 2 giugno 2022

Un tour d'Italie 13


Colli del Chianti

E va bene, ci voleva, ieri vi ho dato conto della messa cantata del carnivoro impenitente, cercando di essere il più possibile neutrale e senza lasciarmi andare ad impeti lirici, che pure ci possono stare, ma ripeto chi vuol esser lieto sia, di doman non v'è certezza e ogni giorno che passa ne ho la riprova, quindi lassez faire, lasciatemi godere di quel poco che ancora posso e poi si vedrà. Dunque tutte le cose belle finiscono, come ho più volte avuto modo di raccontare e se è pur vero che la buona carne la puoi trovare dovunque senza fare troppo il difficile su qualità e razze, lo stesso Cecchini con spirito toscano, a quanti gli rimproverano che non di Chianina si tratta ma di Angus, ama dire, non sono razzista, quindi come diciamo ad Alessandria, lasùma perdi e passiamo oltre. Già, perché questa scorribanda nel Chianti e dintorni è proprio finita e, svegliato lal mattina presto e caricati i bagagli, non mi so dar pace di abbandonare questi colli, stamane che la vista all'intorno è così perfetta con quei toni da alba rosata che allegra i prati e le vigne e ti imporrebbe di rimanere qui sotto la quercia grande ancora un po' a guardare, a cercar di individuare quale sia il casale della Tenuta di Lilliano, quella che tra i non pochissimi assaggi di questi giorni mi ha regalato le sensazioni più piacevoli e sto parlando di bottiglie di Chianti classico a prezzi non proibitivi (range tra i 10 e i 20 €, 23 il riserva all'origine). Ma io non sono un intenditore anche se l'individuare, lontanissimo il bel villone dalla facciata ricoperta di edera, mi muove a rimprovero per non esservi andato a portar con me almeno qualche bottiglia di ricordo, che poi però il vino va bevuto e quindi che ricordo é? E' il destino barbaro del viaggiatore, partire portando con sé rimpianti e scuse. 

Un salto ancora a Castellina, un'altra scusa, fare colazione con le buone brioche farcite di crema al pistacchio (avete notato che ormai il pistacchio, naturalmente di Bronte, domina incontrastato in ogni dove dalla pasta agli arrosti, come lo zenzero prima e dopo la curcuma?), in realtà, ma sarà vero, per buttar un ultimo occhio alle volte ed al minuscolo centro medioevale in cerca di qualche ultimo palazzo sfuggito nei giorni precedenti, per ritrovare facilmente il parcheggio, tanto nùn vi perdete, siamo mica a Milano, dice il vigile che prepara il controllo del passaggio in vista della festa, e poi via. Un su e giù per colli e valli gentili, se pur alquanto selvatiche e spopolate per andar verso sud. Già perché si è deciso che tanto che si era di strada, si poteva ben prolungare il nostro andar per colline, come se non si avesse una meta precisa, come dovrebbe fare il viandante, vero viaggiatore. In realtà le prenotazioni fatte sul web e debitamente stampate, che ormai siam troppo anziani per fidarci del solo apporto digitale del telefonino dai comportamenti balzani, un giorno è scarico, l'altro non funziona, un altro ancora chissà dove è finito, non ci capisco più niente, era qui e adesso è sparito il pdf, sono ben supportate dal cartaceo, sicuro, ancorché poco ecologico orpello che tuttavia, sta lì nella tasca del trolley, assicurazione di nero su bianco. Però almeno lasciatemi ancora la libertà di scegliere la strada, lontana dalla via diritta e trafficata, vagando per itinerari secondari, tutti curve e saliscendi, tanto nessuno soffre la macchina, i vecchi son pellacce dure, che ne han già viste tante. Dunque belle queste terre apparentemente selvatiche che van verso la Maremma, attraverso l'Amiata. Terre calde anche, di un calore speciale che vien da sotto, in Italia non manca nulla, anche la geotermia, che Dio la benedica in tempi di penuria energetica. 

Così si passa vicino a quegli sbuffi che vengon su dal nulla, ciminiere antiche di una centrale pensata in tempi in cui chi andava a pensare al gas sarmatico o agli oli pesanti che arrivavano d'oltre mare? Eppure si sfuttava di tutto e questa ricchezza che arriva da sottoterra è capace di regalare altre piacevolezze, la nostra infatti, un po' dappertutto. è terra termale, usata e amata da millenni, moltissimo poi nel secolo scorso, quando gli stabilimenti fiorivano come i funghi in ogni regione d'Italia, siamo o non siamo una terra ballerina, almeno fino a quando questo tipo di cure le passava la mutua, specialmente agli statali. Adesso che quantomeno il soggiorno te lo devi pagare, queste aree hanno cominciato a soffrire e pare quasi che il beneficio curativo sia venuto un po' meno anche se questo tipo di turismo un po' d'antan, da primo novecento, ha sempre il suo fascino. Comunque dopo un piacevolissimo andare in questo estremo lembo di Toscana grossetana, eccoci arrivati nella zona di Saturnia, un areale che mi premeva di aggiungere ai miei scatti fotografici, dopo aver calcato le similitudini turche di Pammukkale e quelle cinesi di Bai Shui Tai nello Yunnan, sempre per stare a sentire le mie smanie collezionistiche che bramano aggiungere la figurina mancante all'album dei desideri. Dunque, prima cosa arrivare, su una strada più adatta alle 4x4 che alla mia berlina dal fondo che quasi sfiora il terreno tentando di sfondare la coppa, all'agriturismo, dove la signora ci aspettava, un po' stupita dal fatto che quest'anno anche a stagione non ancora cominciata, abbia sempre le camere occupate. Meno male, direi, si vede che la gente si è stufata di stare chiusa in casa ed ha voglia di muoversi, tanto per far recuperare qualche cosa a chi deve vivere di turismo nostrano. Comunque dai, diamoci una rinfrescata ed andiamo a buttare un'occhiata a queste famose piscine di Saturnia, note già da tremila anni per la loro benefica funzione, così almeno recita il sito dedicato. 

SURVIVAL KIT

Agriturismo Castellum Aquarum - Poggio Murella (GR) - B&B molto rustico all'esterno con bella vista sulla campagna circostante. Camere pulite e bene attrezzate. Colazione ricca e familiare nella cucina comune. La signora è gentile e prodiga  di informazioni. Di qui potrete girolare nei borghi attorno e accedere alla famose terme. Ambiente un po' country con cavalli, offre infatti anche possibilità di giri a cavallo che in questo ambiente devono essere molto piacevoli. 55 € la doppia con bagno. Puoi apprezzare pienamente la pace della campagna. Attenzione alla strada sterrata di accesso, può dare qualche problema per chi ha una macchina bassa, nelle ultime centinaia di metri in discesa, ma qui la colpa è del comune.

Campagna a Poggio Morella


Se ti è piaciuto questo post, ti potrebbero anche interessare:

Tour d'Italie 1 

Tour d'Italie 2

Tour d'Italie 3

Tour d'Italie 4

Tour d'Italie 5

Tour d'Italie 6

Tour d'Italie 7

Tour d'Italie 8

Tour d'Italie 9

Tour d'Italie 10

Tour d'Italie 11

Tour d'Italie 12

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 121 (a seconda dei calcoli) su 250!