giovedì 2 giugno 2022

Un tour d'Italie 13


Colli del Chianti

E va bene, ci voleva, ieri vi ho dato conto della messa cantata del carnivoro impenitente, cercando di essere il più possibile neutrale e senza lasciarmi andare ad impeti lirici, che pure ci possono stare, ma ripeto chi vuol esser lieto sia, di doman non v'è certezza e ogni giorno che passa ne ho la riprova, quindi lassez faire, lasciatemi godere di quel poco che ancora posso e poi si vedrà. Dunque tutte le cose belle finiscono, come ho più volte avuto modo di raccontare e se è pur vero che la buona carne la puoi trovare dovunque senza fare troppo il difficile su qualità e razze, lo stesso Cecchini con spirito toscano, a quanti gli rimproverano che non di Chianina si tratta ma di Angus, ama dire, non sono razzista, quindi come diciamo ad Alessandria, lasùma perdi e passiamo oltre. Già, perché questa scorribanda nel Chianti e dintorni è proprio finita e, svegliato lal mattina presto e caricati i bagagli, non mi so dar pace di abbandonare questi colli, stamane che la vista all'intorno è così perfetta con quei toni da alba rosata che allegra i prati e le vigne e ti imporrebbe di rimanere qui sotto la quercia grande ancora un po' a guardare, a cercar di individuare quale sia il casale della Tenuta di Lilliano, quella che tra i non pochissimi assaggi di questi giorni mi ha regalato le sensazioni più piacevoli e sto parlando di bottiglie di Chianti classico a prezzi non proibitivi (range tra i 10 e i 20 €, 23 il riserva all'origine). Ma io non sono un intenditore anche se l'individuare, lontanissimo il bel villone dalla facciata ricoperta di edera, mi muove a rimprovero per non esservi andato a portar con me almeno qualche bottiglia di ricordo, che poi però il vino va bevuto e quindi che ricordo é? E' il destino barbaro del viaggiatore, partire portando con sé rimpianti e scuse. 

Un salto ancora a Castellina, un'altra scusa, fare colazione con le buone brioche farcite di crema al pistacchio (avete notato che ormai il pistacchio, naturalmente di Bronte, domina incontrastato in ogni dove dalla pasta agli arrosti, come lo zenzero prima e dopo la curcuma?), in realtà, ma sarà vero, per buttar un ultimo occhio alle volte ed al minuscolo centro medioevale in cerca di qualche ultimo palazzo sfuggito nei giorni precedenti, per ritrovare facilmente il parcheggio, tanto nùn vi perdete, siamo mica a Milano, dice il vigile che prepara il controllo del passaggio in vista della festa, e poi via. Un su e giù per colli e valli gentili, se pur alquanto selvatiche e spopolate per andar verso sud. Già perché si è deciso che tanto che si era di strada, si poteva ben prolungare il nostro andar per colline, come se non si avesse una meta precisa, come dovrebbe fare il viandante, vero viaggiatore. In realtà le prenotazioni fatte sul web e debitamente stampate, che ormai siam troppo anziani per fidarci del solo apporto digitale del telefonino dai comportamenti balzani, un giorno è scarico, l'altro non funziona, un altro ancora chissà dove è finito, non ci capisco più niente, era qui e adesso è sparito il pdf, sono ben supportate dal cartaceo, sicuro, ancorché poco ecologico orpello che tuttavia, sta lì nella tasca del trolley, assicurazione di nero su bianco. Però almeno lasciatemi ancora la libertà di scegliere la strada, lontana dalla via diritta e trafficata, vagando per itinerari secondari, tutti curve e saliscendi, tanto nessuno soffre la macchina, i vecchi son pellacce dure, che ne han già viste tante. Dunque belle queste terre apparentemente selvatiche che van verso la Maremma, attraverso l'Amiata. Terre calde anche, di un calore speciale che vien da sotto, in Italia non manca nulla, anche la geotermia, che Dio la benedica in tempi di penuria energetica. 

Così si passa vicino a quegli sbuffi che vengon su dal nulla, ciminiere antiche di una centrale pensata in tempi in cui chi andava a pensare al gas sarmatico o agli oli pesanti che arrivavano d'oltre mare? Eppure si sfuttava di tutto e questa ricchezza che arriva da sottoterra è capace di regalare altre piacevolezze, la nostra infatti, un po' dappertutto. è terra termale, usata e amata da millenni, moltissimo poi nel secolo scorso, quando gli stabilimenti fiorivano come i funghi in ogni regione d'Italia, siamo o non siamo una terra ballerina, almeno fino a quando questo tipo di cure le passava la mutua, specialmente agli statali. Adesso che quantomeno il soggiorno te lo devi pagare, queste aree hanno cominciato a soffrire e pare quasi che il beneficio curativo sia venuto un po' meno anche se questo tipo di turismo un po' d'antan, da primo novecento, ha sempre il suo fascino. Comunque dopo un piacevolissimo andare in questo estremo lembo di Toscana grossetana, eccoci arrivati nella zona di Saturnia, un areale che mi premeva di aggiungere ai miei scatti fotografici, dopo aver calcato le similitudini turche di Pammukkale e quelle cinesi di Bai Shui Tai nello Yunnan, sempre per stare a sentire le mie smanie collezionistiche che bramano aggiungere la figurina mancante all'album dei desideri. Dunque, prima cosa arrivare, su una strada più adatta alle 4x4 che alla mia berlina dal fondo che quasi sfiora il terreno tentando di sfondare la coppa, all'agriturismo, dove la signora ci aspettava, un po' stupita dal fatto che quest'anno anche a stagione non ancora cominciata, abbia sempre le camere occupate. Meno male, direi, si vede che la gente si è stufata di stare chiusa in casa ed ha voglia di muoversi, tanto per far recuperare qualche cosa a chi deve vivere di turismo nostrano. Comunque dai, diamoci una rinfrescata ed andiamo a buttare un'occhiata a queste famose piscine di Saturnia, note già da tremila anni per la loro benefica funzione, così almeno recita il sito dedicato. 

SURVIVAL KIT

Agriturismo Castellum Aquarum - Poggio Murella (GR) - B&B molto rustico all'esterno con bella vista sulla campagna circostante. Camere pulite e bene attrezzate. Colazione ricca e familiare nella cucina comune. La signora è gentile e prodiga  di informazioni. Di qui potrete girolare nei borghi attorno e accedere alla famose terme. Ambiente un po' country con cavalli, offre infatti anche possibilità di giri a cavallo che in questo ambiente devono essere molto piacevoli. 55 € la doppia con bagno. Puoi apprezzare pienamente la pace della campagna. Attenzione alla strada sterrata di accesso, può dare qualche problema per chi ha una macchina bassa, nelle ultime centinaia di metri in discesa, ma qui la colpa è del comune.

Campagna a Poggio Morella


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