mercoledì 29 aprile 2009

La crisi morde ancora

Ricevo dall' amico Federico, evidentemente informato dei fatti la seguente storia e ve la giro, in quanto mi sembra illuminante.


Heidi è la proprietaria di un bar a Berlino. Per incrementare le vendite, decide di offrire ai clienti -per la maggior parte ubriaconi perdigiorno- la possibilità di bere pagando in seguito. Tiene i conti su un taccuino, concedendo in pratica agli avventori un mutuo subprime. Quando la voce si sparge, i clienti affollano il bar di Heidi. Le vendite esplodono. Approfittando della libertà dei clienti di pagare con comodo, Heidi aumenta il prezzo per vino e birra, le bevande più richieste. I suoi profitti crescono. Un giovane e dinamico consulente della banca locale si accorge che i debiti degli avventori sono una garanzia per il futuro, e così aumenta il credito di Heidi presso la banca. Non ha ragioni per preoccuparsi, dato che vede i debiti degli alcolisti come garanzia collaterale. Nella direzione generale della banca, esperti di finanza trasformano gli asset del cliente in Bevibonds, Alcoolbonds e Vomitbonds. I bonds sono poi piazzati sul mercato globale. Nessuno capisce cosa significhino i nomi, o come i bonds siano garantiti. In ogni caso, il prezzo continua a salire e si vendono alla grande.Un bel giorno, malgrado il prezzo sia ancora in salita, un manager del credit-risk della banca (che viene poi licenziato perché pessimista) decide che è ora di richiedere il pagamento dei debiti contratti dai beoni al bar di Heidi. Ma loro non possono. Heidi non riesce a ripagare il suo debito bancario e fa bancarotta. I Bevibonds e gli Alcoolbonds crollano del 95%. I Vomitbonds hanno una migliore performance, e si stabilizzano dopo una perdita dell'80%. I fornitori di Heidi, che le avevano garantito pagamenti posticipati, e avevano investito nei bonds, si trovano davanti ad un disastro. Il fornitore di vino fallisce, quello della birra viene acquistato da un concorrente. La banca, invece, viene salvata dal governo dopo frenetiche consultazioni dei leader dei vari partiti che avevano anche da pensare a candidare diverse veline nelle vicinissime elezioni, mentre i fondi necessari per l'operazione di salvataggio sono reperiti grazie ad una nuova tassa pagata dagli astemi.


Vorrei sapere cosa ne pensano, Leo, Paola e Stefano, che da esperti del settore mi potrebbero consigliare, vista la mia intenzione di emettere dei Blogbonds a lungo periodo. Intanto oggi c'è il sole e il Tanaro sembra stia calando, mentre ieri sera era ancora come da foto allegata delle 21:00, almeno a vederlo dalla mia finestra, quindi posso cominciare a ungere la griglia per venerdì.


2 commenti:

Laura ha detto...

Il raccontino mi pare molto illuminante per gli incompetenti come me, che non si trovano a proprio agio nelle questioni finanziarie. Mi piacerebbe sentire il parere di Stefano

Stefano ha detto...

Vedo che Enrico, da bravo economista, fa delle ottime previsioni sul passato, della serie "L'economia e' la scienza che sa spiegare dove le sue previsioni hanno fallito"... Riguardo ai Blogobond, essendo questi una combinazione delle ultime due crisi della borsa, sono sicuro che al momento hanno un florido mercato. Rating: AA-

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