La Provenza e la Costa Azzurra, hanno per diversi motivi
esercitato un richiamo irresistibile per molti artisti del secolo scorso ed è
facile capirlo, basta fermarsi un momento a guardare il mare tra gli uliveti
della costa o rimanere all'ombra avara della vegetazione mediterranea ad
aspirarne i profumi, per essere
abbagliato da una luce e da colori che non hanno uguali. Quindi, per chi ne ha
voglia, tra un bagno e l’altro c’è occasione per dare un’occhiata ad una serie
di musei tematici davvero interessanti. Lasciate dunque Cagnes-sur –Mèr, dove
avrete visto lo splendido museo Renoir, di cui se non sbaglio vi ho già
parlato, e dopo qualche chilometro eccovi a Biot, villaggio dove potrete
perdervi nel vecchio centro e girovagare tra i tanti atélier de poteries e
vetrerie che lo fanno famoso , ma appena fuori del paese troverete una grande
costruzione che ospita un lascito degli eredi di Ferdinand Léger, con oltre 300
opere di questo straordinario artista. A partire dal giardino, dove sono
esposte diverse grandi sculture, alla costruzione stessa, letteralmente foderata
con giganteschi mosaici progettati dall’artista per sedi di tutto il mondo.
All’interno, ben esposte, assieme ai suoi primi rarissimi (perché nella maggior
parte Léger stesso distrusse le opere di questo periodo ritenendole indegne di
rappresentarlo) lavori postimpressionisti e qualcuno in cui compare netta
l’influenza di Cézanne, ecco diversi lavori cubisti e poi ecco subito le grandi
tele che fanno riconoscere al primo colpo d’occhio il suo stile caratteristico,
dove dominano i colori primari ricchi e gioiosi, e la forma netta che lo
contraddistingue. E’ tutto un rutilare di immagini gigantesche dove vince il
suo amore per il ritmo, per le macchine, la poesia degli oggetti e la bellezza
della città moderne, un tema che ha affascinato anche tanti altri artisti di
quel periodo. Accanto al lavoro e alla città industriale, ancora lo splendore
evocativo del colore riempie la natura dove si inneggia alla gioia della vita o
il fantastico universo del circo. Vedere il lavoro di certi artisti riprodotto
in un libro o averli di fronte nella realtà, non ha davvero paragoni. La forza
e la poesia che ti comunicano I tuffatori policromi, i costruttori o i suoi
ciclisti baffuti, visti da vicino, ti lasciano davvero senza fiato. Per
riprenderti è almeno necessario pensare alla bouillabaisse che ti aspetta al
porticciolo di Villefranche, un poco più indietro.
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2 commenti:
Bello questo tuo unire sempre "utile" e dilettevole, sai vivere la vita.
Cristiana
@Cri - Non si vive di solo pane, ma ....anche di salame.
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