mercoledì 23 febbraio 2022

L'affare s'ingrossa

dal web

Diceva il sultano coi Dardanelli in mano, mi dico guardando lo sciabordio del mare sulla riva. Già, la situazione sta precipitando e la gran massa della gente sembra non capire cosa stia succedendo davvero, anzi grida viva questo, viva quello senza comprendere che chiunque vinca avrà perso. Come mai nessuno, non dico tra il popolo bue come si chiamava una volta che non vede al di là dei pericolosissimi sbarchi, ma tra i commentatori più titolati non fa paragoni tra gli eventi degli ultimi anni attuali e quelli degli ultimi anni trenta. Annessione senza colpo ferire dell'Austria, tramite una specie di referendum, invasione dei Sudeti mentre tutti si chiedevano, beh in fondo cosa possiamo fare, questo pazzosi fermerà primao poi, deliranti proclami sulla correttezza di questo modo di agire per aiutare i fratelli perseguitati, con stuoli di ammiratori anche nelle nazioni avverse ed infine le truppe che abbattono le barriere per arrivare a Danzica. La successione pare identica sotto ogni aspetto, anche nella tempistica e nella successione dei fatti. La grancassa della propaganda è identica. All'interno il popolo che applaude, rinfocolato dall'orgpoglio nazionale a lungo vilipeso e finalmente ritrovato (tutti si ricordano bene laggiu', le umiliazioni delle fabbriche di carri armati ricondizionate a imbottigliamento di Coca Cola), all'esterno, suoi ammiratori che lo plaudono e gli altri che non sanno come fare per fermarlo. Gli USA nella stessa posizione di sempre, interessati solo a quello che sta succedendo a casa loro, che si muovono a casaccio, ad uso interno, facendo solo danni come gli elefanti nelle cristallerie, tanto tutto avviene lontano e ce ne vuole prima che i cosacchi arrivino alle pianure del Texas, al piu' li abbevereranno nelle acquasantiere della basilica di S. Pietro. Si organizzano veglie di preghiera nella speranza che non avvenga il peggio. 

Intanto nel lontano Est del mondo, si sta compiaciuti alla finestra in attesa di godere dei copiosi vantaggi di un evento spaccatutto. Solo che adesso ci sono i missili nucleari, forse qualcuno non ci pensa ancora, ma ce ne sono tanti, tanti e nuovi e tutti perfettamente funzionanti, assieme ad immensi depositi di gas nervini pronti ad essere irrorati sulle città del mondo in un attimo, altro che preoccuparsi del Gliphosate! E stavolta non ammazzeranno e storpieranno per sempre le genti di villaggi sconosciuti nelle steppe siriane o kurde. E adesso non saranno piu' qualche centinaio di disgraziati di cui la metà affoga nel Mediterraneo o mille disperati che i caritatevoli Polacchi fanno congelare nel fiume della frontiera, ma milioni e milioni di poveracci che si riverseranno come un fiume senza fine, inarrestabile Stige di disgrazie pronto ad abbattersi sulla grassa Europa, spazzando via tutti i paletti dei distinguo e degli io non sono razzista, ma. Guardate che se riuscite ad esaminare i fatti con occhi neutrali e distanti, senza lasciarvi prendere dall'affando e dall'angoscia, è difficile trovare soluzioni percorribili, anche guardando appunto al passato. Se ci voltiamo indietro vediamo che quando si è lasciato fare, sperando che la fame del lupo si calmasse, le pretese sono diventate soltanto sempre piu' ingorde e pressanti, una fetta oggi, l'intero salame domani. Io non saprei davvero suggerire un modus operandi che avesse probabilità di successo. Per prima cosa, non ha speranze il contrapporre l'uso della forza. Lo scontro frontale, con gli USA tra l'altro assolutamente contrari ad intervenire (come allora, fino a che ci fu tirata per i capelli da Pearl Harbour), mi sembra la via piu' perdente, oltretutto contro uno che la guerra vera la sa fare, basta guardare gli orrori Ceceni per capirlo. 

Stare fermi a guardare, lasciando che l'invaso soccomba, magari con un pizzico di compiacimento per le sue simpatie filolonaziste, come ho già detto e come ha dimostrato la storia é perdente allo stesso modo. Lingodigia bulimica èinsaziabile, dopo Transnistria, Ossezia, Abkazia, Crimea e Ukraina,verrà la volta della Lituania e di tutte le altre repubbliche circostanti, d'altra parte lo ha affermato lui stesso che questa è la strada. Dunque abbiamo sempre detto che la gente capisce solo quando la tocchi nel portafoglio. Ma qui la cosa è ancora più difficile da mettere in atto, perché il rischio è che se si colpisce a casaccio si rischia, come è avvenuto fino ad adesso, di farsi piu' male ancora. Lo Zar ha in mano le fonti energetiche, cosa che nelle guerre è sempre stata vincente, oltretutto da noi stiamo gridando come spellati vivi se la benzina è aumentata di 10 cent e le bollette di cento euro, non so cosa succederebbe se i prezzi del gas schizzassero davvero in su e il petrolio arrivasse ai 2/300 euro a barile. Forse solo agendo tramite le odiate banche mondiali, tagliando la terra sotto i piedi a tutti quelli che lo sostengono facendogli perdere di colpo la massa di miliardi e di immobili che hanno sparsi per i paradisi fiscali di tutto il mondo si potrebbe creare quello scontento interno necessario. Ma mi sembra una cosa difficile smuovere situazioni tipo Credit Suisse. Diversamente cosa farebbe Sun Tsu? Seguendo il suo famoso manuale, se sai di essere inferiore come forze e pensi che sia impossibile vincere, fatti amico del tuo nemico e aspetta che si indebolisca da solo. Lasciamo stare Draghi e Giggino, mandiamo Salvini che ha dimostrato di amarlo tanto e facciomogli telefonare da Berlusconi, che avrà mille argomenti per convincerlo, sicuramente migliori del giuggiolone inglese o dello scoreggione d'oltreoceano e incrociamo le dita. Lo Zar è in preda ad una euforia di potenza assoluta e lo potranno fermare solo dall'interno a mio parere, diversamente cominciamo a prepararci a quello che potrebbe arrivare dal cielo. E in questo caso io non so se me la cavo.


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