Montemerano - verso piazza del Castello |
Per fortuna, alla fine, c'è il fatto che in Italia ti sbagli in pochi posti, se sei deluso da un luogo, basta che ti sposti di un soffio e godi di nuovo. Infatti aggiri le cascatelle del mulino prosegui in una larga curva fino a salire la collina, dove tra l'altro hai anche un bel punto panoramico dove dare un'altra occhiata, diciamo un esame di riparazione, al sito termale e diciamo che alle ultime luci della giornata, la gente ha in massima parte abbandonato il luogo, per cui il colpo d'occhio, seppur di lontano, lo rivaluta alquanto. Le pozze blu orlate del bianco calcare che ne disegna i bordi si estendono sotto la vecchia casa a ventaglio, scendendo a balze irregolari fino al fiumiciattolo che porta via le acque, quasi un sistema naturale di pulizia, dato che praticamente il ricambio quasi totale avviene in qualche decina di minuti, garantendo ai bagnanti un liquido curativo quasi vergine che accarezzi la pelle e ne sprigioni l'effetto taumaturgico che già i Romani venivano a cercare tempo fa. Io comunque mi immergerei il più a monte possibile, voi vedete pure e fate poi come vi pare. Da questa terrazza a fronte, si ferma comunque qualche macchina per un'ultima foto, la posizione è ottimale e qualcuno la macchina ce la lascia anche, visto che è gratis e alzato il filo che recinta il campo, lo discende abusivamente fino ad arrivare al torrente da questa parte ed aggredire le piscine da valle anziché da monte. De gustibus. Ma la strada sale ancora un po' su questo colle ornato alla cima, tanto per cambiare, da un altro splendido paesino, Montemerano, gemma nel cuore della Maremma, che, anche se a me sconosciuto è pure annoverato tra i borghi più belli d'Italia, che immagino saranno a centinaia. Perché diciamocelo pure, il nostro paese, ha un po' tutto quello che si va a ricercare quando si vuole ad andare a scovare il bello in giro per il mondo.
Cultura e natura, mare e montagna, cibo e bevande, città d'arte e piccoli paesi in quantità, tra i quali non riuscirai comunque a scegliere il più bello. So di dire una cosa scontata, ma di tanto in tanto giova ripeterlo. Per questo piacciamo e siamo noti in tutto il mondo. Ricordo sempre un cliente russo degli Urali, che nel '93 usciva dai suoi confini per la prima volta, stupito all'inverosimile e deluso pure percorrendo la periferia di Milano, perché pensava che l'Italia fosse costituita tutta da paesini come San Giminiano, mentre a Venezia si chiedeva come mai non venivano rifatte tutte quelle case così vecchie e rovinate dall'acqua lungo i canali. Si comprò però una bella gondola da mettere in camera da letto ed un Pantalone di maiolica made in China, facendo il suo dovere di buon turista e se ne ritornò a Ufa (uno dei tanti buchi del cxxx del mondo) felice. Noi che abbiamo trascurato ingiustamente Pitigliano e Civita, pur vicinissime, ma già viste, sempre alla ricerca del nuovo e stupefacente, eccoci invece qui a salire le stradine ripide che portano alla sommità di Montemerano in festa, che poi in giro per paesini, qualche festa la trovi sempre in Italia, patria delle sagre. E infatti facendoci largo tra una folla tutto sommato considerevole, saliamo per le vie curve attraverso porte antiche a superare ben tre cerchie di mura, le une incastrate nelle altre e fuse in costruzioni successive, camminando a fianco a vecchie torri ancora oggi trasformate in case ed abitate, lungo acciottolati che ti conducono in piazzette solitarie circondate da facciate ricoperte di edera e fiori, con scalette che conducono a porticine nascoste, fino alla piazza del Castello che mantiene completa quella sensazione di arresto del tempo.
Potrebbe uscire ad ogni momento, dalla vecchia porta di un monastero di legno antico una processione di nobili e cavalieri a portar labari e bandiere fino alla Chiesetta vicina a festeggiare il Santo, scende ripide stradine e risalire vicoli fino a fare al completo il giro del paese, circondati da un'ala di folla plaudente o silenziosa a seconda del quadro che si presenta. Ma non è fantasia, la processione c'è davvero, se no che festa sarebbe. I turisti son venuti apposta e vanno contentati. Cosi slappandosi un gelato puoi sederti su un gradino e goderti la sfilata con i bimbi compresi della loro occasione di camminare coperti di panni antichi e ragazze ansiose di mostrare la loro fiorente bellezza nella vesti di Madonne rinascimentali con i capelli baroccamente agghindati. I tamburi rumoreggiano in ritmi che poi alla fine son sempre gli stessi, tatatàn tatatàn tatatàn tàn tàn, e anche gli ultimi passano tra il plauso del volgo che ammira come cinquecento anni fa, la processione che si dirige verso la chiesa. Peccato che questa rimanga irrimediabilmente (e pare perennemente) chiusa. Informatevi eventualmente se telefonando ve la fanno vedere, perché questa di San Giorgio, oltre ad essere un vero e proprio gioiello romanico, contiene una sequela di opere assolutamente meritevoli di essere viste tra le quali affreschi di scuola senese, un polittico di Pietro di Sano, un San Pietro ligneo dle '400 e la celebre, pare, Madonna della Gattaiola che presenta alla base del dipinto un buco nel muro, fatto, si dice, da un parroco animalista, per far passare i gatti. Pazienza, vuol dire che la guarderò sul web. Così girolando e godendo viene il tempo di accedere all'osteria, quella che la nostra amica Nunzia ci aveva saggiamente segnalato, per far venire sera, come si usa in Maremma, tra due pici ed un bicchier di vino.
Madonna della Gattaiola |
SURVIVAL KIT
Montemerano - (GR) - Se avete già visitato i più importanti borghi vicini di cui vi ho detto, non perdetevi anche questo gradevolissimo paesino, che potrete gustarvi in un paio d'ore, salendo fino al Castello attraverso una serie di porte successive e passando dalla Pieve e il monastero. L'abitato è splendidamente conservato, forse meglio godibile nei momenti di poco afflusso. Cercate di riuscire a vedere la chiesetta di San Giorgio, provando a questo numero 0564 602736, se riuscite a concordare un orario per farvela aprire ed ammirare le molte opere d'arte, tra le più importanti del Grossetano.
Vecchia osteria Cacio e vino - Montemerano - Dal sapore tipicamente toscano qui, accompagnati dalla simpatia ironica del personale, gusterete piatti tradizionalissimi in un ambiente amichevole da trattoria di paese, comunque non disgiunta dalla qualità. Noi abbiamo avuto gnocchetti o tagliatelle al sugo di cinghiale, capocollo e salcicce, dolci fatti in casa e un Morellino assai gradevole. Tra i 25 e i 30 € per due piatti e un dolce, a seconda di quanto mangiate.
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