Dunque, anche a causa di una notizia che mi ha profondamente turbato e di cui dopo vi relazionerò, corre l'obbligo di dare la soluzione dell'oggetto misterioso n. 4. Ricorderete che eravamo ai bordi di un sentiero dell'Orissa, una stato indiano ricco di razze tribali e pre-ariane, a colloquio con una timida ragazza Kondh dalla inquietante dentatura, mentre contrattavo l'oggetto di cui sopra, che stava appeso in bella mostra tra i neri e lucidissimi capelli della medesima. Portava orecchini bellissimi e tre collane di perline e non aveva bustino sotto il sari giallo oro che le copriva la spalla destra e teneva in braccio un bimbo vivace. Si tolse dunque il pettinino e me lo porse dopo averne dimostrato l'uso specifico. Si trattava infatti di un togli-pidocchi dai rebbi strettissimi e sottili, fatto con legnetti levigati ad uno ad uno e legati assieme con fibre colorate a formare un motivo geometrico ornamentale. Una compagna prendeva le ciocche alternativamente facendo passare il pettine per evidenziare gli animaletti e staccava i lendini che rimanevano pervicacemente attaccati ai capelli, che venivano poi unti con olio per abbellimento e protezione. Ma lasciamo le nostre ragazze che se ne vanno verso il mercato ad impiegare il denaro ottenuto dallo scambio e veniamo alla notizia che potrete più diffusamente leggere su Milleorienti o da Indonapoletano: -Muore l'ultima dei Bo-. Capirete bene che la cosa non poteva lasciarmi indifferente. La signora Boa era l'ultima sopravvissuta della tribù dei Bo del gruppo Jawara, nelle isole Andamane ed era l'unica rimasta a parlare il Bo, una delle dieci lingue andamanesi. Questa area, proprio come l'Orissa è popolata di tribù pre-ariane ed è particolarmente interessante dal punto di vista antropologico. E' vero che quando scompare un popolo e la sua lingua, il mondo diventa un po' più povero, ma probabilmente questo è un destino che non si riesce ad evitare in nessun modo. Sarebbe interessante almeno conservarne le conoscenze, ma credo che anche questo non interessi a nessuno. Nel video qui allegato tratto dal sito Survival a cui consiglio di dare un'occhiata, sentirete la struggente voce della ottantenne signora Boa cantare una canzone nella sua lingua ormai perduta.
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4 commenti:
Avevo letto anch'io la notizia, infatti, e avevo subito pensato a te...Poi il contingente ha avuto il sopravvento sul cazzeggio e sull'inoltro del link, ma vedo che ci sei arrivato prestissimo anche tu! Condoglianze vivissime....
baci
Mariu
Grazie Enrico, per due buone ragioni: per darci notizie interessanti sugli adivasi, e ....per aver citato MilleOrienti :-)
teniamoci in contatto, ciao!
Marco
Figurati se indovinavo mai l'oggetto misterioso! Ero lontana miglia di miglia e più ancora...
Mi dispiace per la signora Bo, il mondo ha perso un altro dei suoi tesori una cultura che non sarà più tramandata, più vissuta...mi intristisce leggere certe notizie e sapere che niente si può fare
@Mariù- Immaginavo che mi saresti stata vicina
@Mille- grazie a te e al tuo blog così informato su quei mondi, ho in programma una serie di post sull'orissa, ti farò sapere.
@Angy- effettivamente la foto era un po' bastarda, molto ravvicinata per confondere. Per quanto riguarda le realtà tribali è solo in Avatar che vincono i nativi...
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