domenica 23 giugno 2024

Recensione - R. Gary - La vita davanti a sé


Bellissimo libro di questo importante autore francese, conosciuto anche sotto lo pseudonimo di Emile Ajar, morto suicida nel 1980. Questa è forse la sua opera più nota e nonostante sia stata scritta nel 1975, ti avvince immediatamente con la sua sconcertante attualità. Una sconvolgente storia scritta attraverso la voce innocente di un ragazzino di dieci anni, arabo e figlio di nessuno, che cresce in una banlieue con una anziana prostituta ebrea sopravvissuta ad Aushwitz, che per campare custodisce a pagamento e illegalmente un gruppetto di ragazzini come lui. Le parole di questo bambino cresciuto per necessità sono colorite dalla sua visione pragmatica dell’esistenza dove però ha capito due sole cose, che “per vivere è necessario l’amore” e “gli incubi sono i sogni quando invecchiano". La serie dei personaggi che via via sfilano davanti a voi man mano che le pagine scorrono, sono straordinari davvero e se ancora non lo conoscete vi esorto assolutamente a non perdervelo.


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