venerdì 17 gennaio 2025

Sudamerica 10 - El Circuito chico

Mirador del Circuito Chico - Bariloche - Argentina - novembre 2024


E così eccoci qua finalmente in questa Patagonia, che è la vera e desiata meta del nostro viaggio, lungo l'itinerario che ci porterà attraverso il cono sud dell'America, quella strada verso l'estremo sud del mondo che ci condurrà speriamo, a toccare la latitudine australe per noi massima, credo, a cui arriveremo nella nostra vita, lasciando a quelli con il cuore come Shackleton e con le finanze come Zuckerberg ad andare più oltre. Bariloche è all'estremo nord della Patagonia e da qui procedono le diverse vie per arrivare fino alla Terra del fuoco. Ma questa stazione è anche diventata nel tempo uno di quei luoghi di villeggiatura di prestigio, dove tra le altre cose vengono anche gli atleti europei dello sci per allenarsi fuori stagione. Quando parli con gli argentini di Buenos Aires, di Bariloche, tutti fanno subito gli occhi sognanti, come a citare una desiderata meta di sogno, senza dubbio ormai la località è diventata prestigiosa e quindi anche i prezzi ragionevolmente vanno di conseguenza. Noi gli dedichiamo due giorni pieni poi faremo la nostra traversata andina verso il Cile che indubbiamente avrà il suo fascino naturalistico e perché no psicologico. Per la verità, la zona da esplorare è immensa come tutto, del resto, quando sei a sud di Buenos Aires e le opzioni sono moltissime, quindi dopo lungo studio su mappe e resoconti di viaggio, opteremo come logico per gli itinerari più classici che evidentemente essendo i più famosi, saranno di certo i più meritevoli di esplorazione, pur certi che ne lasceremo molti altri anch'essi  degni di essere visti. 

Anche la decisione di come muoversi è stata oggetto di discussioni. Oggi abbiamo optato per un taxi consigliato dall'hotel, visto che il percorso è anche molto breve in termini di chilometri, mentre per il giro di domani affitteremo un'auto e procederemo in autonomia. Quello di oggi è uno dei classici giri brevi attorno alla città, il cosiddetto Circuito Chico, che si dipana lungo tutto il versante sud del lago Nahuel Hapi, procedendo circolarmente sulle alture alle spalle della città, consentendo una spettacolare visione della sponda opposta del lago e procedendo tra boschi e foreste che coronano l'abitato. Kevin viene a prenderci come d'accordo alle 9 e procediamo subito sul lungo lago per uscire dal paese. Non appena fuori però la riva continua ad essere contornata da ville e villette di un certo pregio, qualcuna con i classici appartamentini per affitti vacanzieri, altre decisamente più lussuose. Intanto, tanto per cambiare, è cominciato a piovere e la sponda opposta del lago è una riga di boschi verde scurissimo, mentre le montagne sullo sfondo sono avvolte da basse nubi grigie. Mannaggia li pescetti, certo il tempo condiziona sempre assai, ma diciamo che la pioggia disturba parecchio, specialmente se la giornata è imperniata su un percorso naturalistico. Il lago è grandissimo lungo, sul suo sviluppo principale, oltre i cento chilometri, ma ha una infinita serie di bracci laterali che si infiltrano tra le colline che si mutano subito in montagne, attraverso passaggi e penisole che li dividono e istmi che creano laghetti secondari nascosti, assolutamente deliziosi, 

Capisci subito che ci vorrebbero settimane per percorrerne i tanti sentieri e assaporarne tutti i punti panoramici che potrebbero essere adisposizione. Il nostro Kevin, intanto che usciamo dalla città, parte subito con un peana di lodi sull'amato presidente che, anche se le cose in economia vanno malissimo, per carità, e bisogna faticare più ore per guadagnare di meno, comunque bisogna dargli tempo e lasciarlo lavorare. Per carità, contenti loro, contenti tutti, è la democrazia bellezza, anche perché protestare non sembra essere così conveniente  di questi tempi. Comunque sia, il nostro amico si dà da fare e come seconda attività fa anche da procacciatore di affari per i cambisti, millantando cambi mirabolanti dei quali verificheremo poi l'inconsistenza. In realtà a Bariloche, data l'alta affluenza turistica, il cambio non è tra i più vantaggiosi, anche se riusciremo in città a trovare l'Euro attorno ai 1150. Forse il nostro amico faceva riferimento a quotazioni di quasi un'anno fa quando era arrivato a sfiorare i 1600, segno che è da un po' che di affari non ne combina poi tanti. Comunque lasciando a parte questa attività secondaria, arriviamo fino all'inizio del circuito vero e proprio, percorrendo la litoranea lungo il braccio del lago detto Campanario. Qui il panorama è davvero idilliaco e il contrasto tra le acque blu notte e il vede dei boschi fittissimi che costeggiano la strada non potrebbe essere più forte. 

Ci inerpichiamo nella foresta lungo una strada tortuosa che ad ogni radura propone viste spettacolari sul Nahuel da un lato e sul più piccolo lago Moreno dall'altro, visto che si viaggia spesso sul crinale di strette colline che delimitano specchi di acqua di ogni dimensione. Davvero un paesaggio piacevole. Arriviamo intanto a Puerto Panuelo, il punto dove cominciano le escursioni lacustri e da cui prenderà le mosse dopodomani, la nostra traversata andina. Il piccolo porticciolo circonda una stretta baia a due lobi divisa da una minuscola penisola arricchita da quattro case. In alto, sulla costa, giganteggia un grande Hotel, credo che sia il Panamericano, che vanta una vista sul lago davvero spettacolare. Intanto spunta qualche sprazzo di sole tra le nuvole, il che consente di dare un'occhiata un po' più serena all'intorno. Qui incontri continuamente gente in bici che si fa questo giro in letizia e sudore gelato vista la temperatura non precisamente estiva, che tra alti e bassi mi sembra piuttosto impegnativo e che soprattutto consente di inoltrarsi nel bosco per godere degli affacci continui sui bracci circostanti o per dare un'occhiata al passaggio al piccolo specchio di acqua del lago Morenito o della laguna Ezquerra. Insomma qui dovunque ti fermi e fai quattro passi nel bosco trovi luoghi deliziosi dove rimanere incantato a guardati intorno. I vari mirador lungo la strada sono ben segnati e servono da utile indicazione. 

Insomma di selvaggio non c'è nulla, salvo la vastità dell'area montana ed il susseguirsi di ambienti lacustri. Dopo il cerro Liao Liao, il circuito piega verso sud fino ad arrivare all'inizio di un altro braccio secondario del lago Nahuel detto Tristeza, vedete voi, nomen homen, e in effetti si presenta cupo e solitario, forse perché rimane perennemente in ombra a causa dell'incombenza delle montagne circostanti. Un cupo budello di acqua che sembra condurre verso l'Averno. E poi subito, scendendo verso il basso, si supera il ponte Arroya, punto di passaggio e di comunicazione tra i due laghi. Noi prendiamo un sentiero laterale che arriva in pochi chilometri ad una delle altre attrazioni della zona, la Colonia Suiza, una sorta di villaggio di casette di legno, ognuna delle quali ospita attività commerciali turistiche, soprattutto negozietti di souvenir e di cioccolato che, come ho detto, sono uno dei vanti della zona. In effetti pur essendo quasi le 11, tutti i baraccotti sono chiusi, non è chiaro se perché è ancora presto o perché è domenica o se infine siamo ancora fuori stagione. Si dà un'occhiata a quei pochi che hanno la porta spalancata, pare che l'orario di esercizio sia alle 12, ma in giro non si vede nessuno. Turisti non ce ne sono in vista, o dormono ancora o hanno deciso che i prezzi sono troppo cari. Ci aggiriamo ancora un po' più che altro per vedere l'esposizione di oggetti vintage e attrezzature per la montagna d'epoca, poi torniamo sul circuito principale. 

Dal Mirador del circuito, situato quasi al centro dell'area, la vista è davvero spettacolare, Mi viene in mente il dedalo dei laghi finlandesi a sud di Kuopio, ma qui hai anche la cerchia dei monti che finalmente occhieggiano tra le nuvole, bianchi di neve non ancora sciolta e quando finalmente il sole decide di riappropriarsi di quanto gli compete, riusciamo a godere anche della vetta del Cerro Campanario in tutto il suo splendore. Insomma il luogo è davvero piacevole e il giro ancor di più, col sole poi è splendido e naturalmente questo diventa sempre più esibito quando siamo sulla strada del ritorno. All'ora di  pagare parte subito la discussione. Il misunderstanding è cominciato evidentemente con una incomprensione iniziale. Infatti io avevo chiesto una macchina che per fare il giro completo per circa 3/4 ore mi facesse un prezzo a pacchetto, che subito ci era stato proposto a 60.000, poi visto che oggi risulterebbe essere domenica e la tariffa è maggiorata (per i Taxi) siamo saliti a 75.000. Poi alla fine viene spiegato (ma all'arrivo) che quella era una cifra indicativa, ma la cifra esatta sarebbe stata quella del tassametro che naturalmente invece segna 98.000. La cosa mi infastidisce alquanto ma va beh, inutile stare a discutere, noi turisti siamo vacche da mungere e alla fine hai sempre torto tu che hai capito male. La ragazza della reception si scusa, ma questo non risolve l'esborso. Va beh, pazienza ci faremo più furbi domani. Intanto vediamo cosa fare questo pomeriggio.

SURVIVAL KIT

Come muoversi a Bariloche - La scelta sarà tra il taxi e la macchina a noleggio. A mio parere, se ve la sentite naturalmente, meglio la seconda soluzione, più economica e libera. Il costo sarà più o meno la metà e potrete muovervi a vostro piacimento. Non serve la patente internazionale e in Av. Mitre e dintorni, ci sono diverse agenzie dove è possibile noleggiare l'auto. Per una piccola da 4 posti comodi, andrete sui 50 € al giorno full insured con franchigia. 

Circuto Chico - Il più popolare tra i tour dei dintorni. Meno di 100 km totali nella riva sud del lago, da svolgere in circa mezza giornata. Consente belle viste sulla riva opposta e nella parte ovest si inerpica sulla montagna retrostante nel dedalo di penisolette e laghetti che stanno alle spalle della città. La strada ottimamente asfaltata traversa bordi e foreste con vista sui vicini Cerro Tronador e Cerro Catedral e porta fino al piccolo villaggio turistico detto Colonia Suiza, una serie di baracchette in stile chalet, di negozi di souvenir, attrezzatura di montagna e locali di ristoro. Il taxi vi costerà attorno ai 100 $

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