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domenica 15 settembre 2019

Huile de palme



Oh già, brutta cosa i pregiudizi! Tu te ne vai in giro tranquillo, ma dentro di te ha le tue sicurezze, le tue mancanza di dubbi, sei certo della verità assoluta, una delle più comuni e tra l'altro fondate (eheheheh) quella di essere dalla tue parti, circondato di coglioni, come diceva il mio illustre concittadino nel suo "Come prepararsi alla morte", una sorta di dialogo platonico in cui accomunava questa caratteristica con l'avanzare dell'età. Vero, vero, lo so bene che io arrivo da un paese dove ormai la vulgata comune in materia di alimentazione si è ormai adagiata sul mantra, sano, bio, green e minchiate varie che ammorbano il buon senso e soprattutto la testa della gente. Il tutto usato per far pagare il doppio quello che vale la metà. Ovviamente il mondo del food, capita l'aria che tira, si è subito convertito alla moda ormai in vigore (dico in vigore perché presto sarà imposta in mense, ristoranti e altri luoghi di comunità, spero non nei ricoveri dei vecchi nei quali finirò prima o poi) e in Italia non riesci più a trovare in un supermercato un cibo qualunque che non sia etichettato "SENZA". Senza qualcosa, importante che sia senza, senza glutine, senza lattosio, senza OGM (naturalmente) e soprattutto senza il male del secolo, il terrificante OLIO di PALMA che non solo ti uccide senza pietà se solo lo sfiori, ma nel contempo uccide anche tutti i pochi oranghi rimasti. 

Nella mia ingenuità credevo che queste scemenze fossero appannaggio soltanto del nostro popolo di creduloni ai quali puoi davvero raccontare qualunque cosa, dalla riduzione delle accise, al fatto che in pochi giorni rimpatrierai centinaia di migliaia di migranti ed invece mi sono dovuto ricredere. Nella disincantata e scientificamente preparata Francia, dove ho provato a buttare un occhiata sugli scaffali di qualche supermercato, non puoi più comprare un prodotto da forno che non riporti sulla confezione, come un marchio a fuoco dettato dalla Santa inquisizione, il famigerato mantra Sans Huile de Palme, garanzia di sanità assoluta naturalmente, accanto come è giusto, ai vari Senza tradizionali (coloranti, conservanti, grassi idrogenati,ecc.). E va giàbene che qui non è ancora arrivata la stronzata dei grani antichi così popolare da noi,ma tranquilli arriverà anche quella. Transeamus sul fatto che che la materia prima è ovviamente nazionale e come tale quindi semanticamente la migliore del mondo. (Questo poi me lo dovete spiegare, come mai in ogni luogo lo stesso prodotto, farina, frutta, vino, formaggio o qualunque altra cosa, è il migliore in quanto nazionale, quindi qual è il prodotto migliore di tutti se ognuno dice che quello prodotto a casa sua è migliore degli altri?). Trascuriamo anche il fatto che le uova sono prodotte rigorosamente da galline che respirano aria buona e sono di certo felici e contente, per dare un po' di sugo anche al montante movimento animalista, ma la cosa davvero divertente è la protervia con cui tu non puoi trovare ormai alcun prodotto in cui ci sia il famigerato olio di palma. Da noi per lo meno Ferrero, che è una persona seria, ha resistito alla scemenza dilagante e ha confermato che dai suoi prodotti non lo toglierà mai. 

Ora, se diamo un'occhiata all'etichetta in questione qui a lato, possiamo controllare con cosa sia stato sostituito l'olio di palma in questo prodotto: il favoloso e buonissimo olio di colza deidrogenato, presente come noterete (essendo il secondo dell'elenco) per circa il 20% del peso del prodotto stesso. Vi rendete conto del livello di presa per il culo? Il terribilmente nocivo olio di palma è stato sostituito (perché se non lo sapete, un acido grasso ci vuole per forza nei prodotti da forno, la vostra nonna metteva il burro, ma quello faceva ancora peggio in termini salutistici) con l'olio di colza, quello che serve per fare le vernici, senza neanche sapere se proviene da colza 0 o doppio 0 o triplo 0 e quanto è il suo contenuto di acido erucico e degli altri acidi cancerogeni presenti. 

Capito? Vero che in Francia la lobby dei produttori di oli vegetali è fortissima ed era piuttosto nervosa perché si era trovato un prodotto migliore e meno caro del loro, ma questa è davvero bella, da noi per lo meno lo hanno sostituito col girasole, non che sia molto meglio, ma la colza lo sanno tutti che è il peggio del peggio. Tra l'altro nessuno dice nulla sul fatto che al secondo ed al quinto posto tra gli ingredienti siano indicati lo Zucchero e lo sciroppo di glucosio - fruttosio, ragionevolmente attorno al 30% circa, cioè su un chilo di prodotto ci sono 300 gr di zucchero puro e vi dovrebbe preoccupare l'olio di palma! Ma mi faccia il piacere. Però calma che non è mica ancora finita. Eccolo là che arriva il seguace di Greta e sbraita, ma io voglio salvare gli oranghi, lo ha detto Jerry Scotti. Ma testa debole, anche io amo gli oranghi che di sicuro hanno più cervello di te, ma lo sai o no che per produrre la stessa quantità di olio di palma che serve quel maledetto pacchetto di madeleines aux pépites de chocolat, sarebbe stata utilizzata una superficie di terreno 7,5 volte inferiore come estensione, di quella per produrre quella stessa quantità di olio di colza. Forse hai salvato (nella tua testa bacata, l'orango, ma hai massagrato sette (e mezzo) tra capibara e pappagalli rari della foresta amazzonica o altre bestie che in teoria ti premerebbe salvare. Inutile, è troppo difficile da capire. Seguiamo pure la massa, d'altra parte è la democrazia del popppolo, quella che deve avere sempre ragione, magari facciamolo votare sulla piattaforma Rousseau.


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lunedì 19 settembre 2016

Campi di mais

da Piccolaeraglaciale


Gli ultimi campi di mais stanno cadendo uno dopo l'altro, mangiati dalle bocche affamate di mietitrebbie giganti. Annata secca questa. Di sicuro nella polenta del prossimo anno ci saranno poche aflatossine cancerogene, addirittura si può rischiare di mangiare con una certa tranquillità quella cosiddetta biologica, salvo il danno sul portafoglio, ma tant'è la credulità si paga ed in fondo è giusto così. 

La Bayer si è comprata la Monsanto, così toccherà cambiare bersaglio ai vari sacerdoti della fuffa. Eh bei tempi quelli in cui sapevi riconoscere i nemici a colpo d'occhio, sporchi, brutti e cattivi com'erano. Adesso si sono sdoganati, anzi se ne fanno un vanto dell'ignoranza e della cattiveria, anzi, li votano pure. Piano piano il nazismo torna al potere. Poi tra cinquant'anni ci si chiederà, ma come poteva la gente non capire, non rendersi conto. Ma va bene così.



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lunedì 12 ottobre 2015

OGM politicamente corretti.

Risultati immagini per melanzane OGM
dal web


La notizia di ieri, passata assolutamente inosservata, dato il caso Marino (che, tra l'altro, i pennivendoli, dopo averlo  massacrato, adesso cominciano a fare i distinguo, i ma forse, ecc. una vera schifezza insomma), è quella che il governo ha confermato il divieto di semina dei mais OGM in Italia (La Stampa - pag.  21 Agricoltura - domenica 11 ott.). La dichiarazione del ministro dell'Agricoltura Martino (ancorché abolito per referendum e trasformato in Ministero per le politiche agricole, ahahahah) è: così tuteliamo il nostro patrimonio di biodiversità. Sic. Certo per un Ministero abolito deve essere anche abolita qualunque competenza in materia. Comunque la dichiarazione si legge come: rinunciamo a coltivare varietà migliori e continuiamo a seminare le schifezze che daranno farine piene di aflatossine e fumosine come abbiamo fatto fino ad adesso, meno male che quasi tutto quello che importiamo è OGM e quindi sano sotto questo punto di vista, così possiamo farci formaggio grana e prosciutti senza troppe micotossine cancerogene. Ma tanto è inutile parlare, è superfluo che la Senatrice Cattaneo di sgoli a pretendere che sia la scienza a dettare le linee guida di questo tipo di decisioni e non gli umori popolari. Un politico se ne frega, fa un sondaggio e in base all'umore della gente prende la sua strada. D'altra parte ci sono anche altre senatrici che cavalcano questa onda becera, sicure che pagherà in termini di voti e io penso che ragionino bene, è una strategia che paga, perché mai anche gli altri partiti si dovrebbero tirare indietro. 

Un politico moderno non deve pensare al bene della comunità che amministra, ma soprattutto deve essere attento a non perdere, meglio a guadagnare voti, così potrà governare e prendere decisioni, ancora non a favore della comunità, ma per aumentare ancora il consenso. Le cose funzionano così. Di chi è la colpa, ma della gente che premia comunque questo modo di fare e di agire. Prima dichiara di averne abbastanza dei politici, ma che ci vogliono i tecnici o gli uomini della società civili slegati dalla politica, poi se ne arriva qualcuno, alé peste e corna, anche se fanno esattamente quello che bisogna dolorosamente fare e naturalmente i più accaniti sono quelli a cui vengono tagliate le zanne, quelli che non riescono più a rubare o quelli che sperano di sostituirli alla greppia. Ma forse è la natura, trionfa la specie meglio adattabile alle schifezze, il topo o lo scarafaggio onnivoro che riesce a divorare qualunque porcheria. Dunque è più facile seguire la strada indicata dalla Coldiretti che aborre l'OGM, ma lo vende nei mangimi presso ognuno dei loro consorzi agrari, scrivendolo in etichetta eh, ci mancherebbe. Così noi per inseguire il fumo delle nuove religioni neonaturiste, rinunciamo alla ricerca, dove guarda caso eravamo fortissimi, e la lasciamo ad altri, mica solo i pulitissimi ed ecologici svizzeri, ma addirittura al Bangla Desh, come ci conferma questo bel post di Beatrice Mautino su quattro varietà di melanzana BT OGM, selezionata appunto in quel paese e propagandata, sottovoce mi raccomando, proprio nel loro padiglione a EXPO. Così va il mondo e vedrete quando prenderanno il potere i Grilli parlanti o i Felpati ruspanti.


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martedì 28 ottobre 2014

Il salone del dis-Gusto

Sto diventando sempre più insofferente e micranioso. Una volta, quando sentivo cose irritanti, palesemente false o anche soltanto volte a prendersi gioco di me, facevo spallucce, che ognuno dicesse quello che gli pareva meglio. Adesso, sarà l'età e l'accidia tipica dell'anziano, un mix funesto e pericolosissimo, quando comincio a sentire certe sagre di scemenze, paludate da verità divine volte a salvare l'umanità, sento subito le farfalle nello stomaco e vorrei fare qualcosa, anche se poi alla fine finisco solo per cambiare canale. Domenica ad esempio, Linea Verde, il programma dedicato all'"agricoltura" di Rai 1, era in diretta dal salone del gusto di Torino, la kermesse gastrofighettara, che di anno in anno sempre di più attira folle di paganti (20 € d'ingresso tanto per capirci) bramosi di provare mitiche sensazioni degustando rarità alimentari di tutto il mondo. Ora, se questo fosse il senso della questione, non ci sarebbe assolutamente nulla da criticare. Quante sono le manifestazioni che propongono a chi se lo può permettere, il raro, il bello, il prezioso e gli emblemi del lusso destinato a una élite mondiale, campo, uno dei pochi rimasti sfortunatamente, in cui l'Italia è ammirata maestra e quindi fonte benedetta di business redditizio per le nostre casse esangui? Moltissime, dalle mostre del gioiello a quelle del lusso assoluto, delle auto top di gamma, all'alta moda e chi più ne ha più ne metta e parliamoci chiaro ce ne fossero ancora di più. Quello che invece è terribile in questa fiera è che passa un messaggio che, oltre che palesemente falso, fuorviante e interessato, è anche assolutamente pericoloso. 

Qui si vuol far intendere che la sagra del presidio di eccellenza, la santificazione della piccola produzione di nicchia e dell'altissima qualità, posto naturalmente che sia reale e non artefattamente costruita a tavolino, sia agricoltura vera, anzi l'unica possibile e capace di sfamare l'umanità, ma non solo, anche di risolvere ogni problema salutistico. Si è rispolverato poi l'ormai defunto mito del buon selvaggio che protegge con i suoi comportamenti di saggezza antica la terra madre, salvandola dall'aggressione spietata ed insensata della moderna ingordigia delle perfide multinazionali, assurte ormai all'icona del vero nemico da combattere, ignorando che i comportamenti agricoli dei popoli meno sviluppati sono e sono sempre stati i più nefasti distruttori di ogni ecosistema naturale, a partire dal famigerato metodo di coltivazione del taglia e brucia e dalle totali deforestazioni che hanno devastato la Terra, ben di più che qualunque impresa di predatori di legname. Il buon selvaggio se ne catafotte nella maniera più assoluta della natura e della madre terra, cerca solo di sopravvivere alla meno peggio avendo a disposizione solo una agricoltura primitiva che non riesce ad andare al di là della sussistenza e non può fare altro, quindi non gli si può certo addossare colpe morali, ma da qui a santificarlo come conoscitore delle verità assolute e salvatore della natura, è una bufala pazzesca. Da questo nascono poi altri assunti esiziali e tra tutti quello che solo questo tipo di "agricoltura" sia quella in grado di sfamare il mondo del futuro nel modo migliore, trascurando il fatto che in pochi decenni sarà necessaria più del doppio della produzione attuale e che chi deve riempire la pancia non è certo minimamente interessato alle sfumature di aroma del tartufo bianco o del sentore di cenere di uno yogurth. 

Si prendono come basi le bufale raccontate da Panzana Shiva, tutte ampiamente smentite, che su questo campa egregiamente o di altri mistificatori sedicenti scienziati per far loro produrre a pagamento false ricerche immediatamente sbugiardate dalla comunità scientifica internazionale, che però rimangono sul web a imperitura memoria in modo che i creduloni le possano citare all'infinito, fregandosene della verità. Si costruisce un castello puntellato su ovvietà (l'importanza della biodiversità, il giusto guadagno dei produttori, il risparmio dell'energia), per dimostrare falsità globali, il tutto per tenere in piedi il colossale business del biologico, su cui, intravedendo l'affarone, quello di far pagare il doppio quello che vale la metà, si sono buttate molte delle bieche multinazionali (ma in questo caso la cosa non fa scalpore), influenzando così pericolosamente non solo l'opinione pubblica, che quella la puoi menare per il naso come vuoi con una certa facilità, ma indirizzando in questo modo la politica che ovviamente va dove vede che tira il vento ed i votanti. Ora, io non ho niente contro chi mette in piedi un business basato sul niente, anche se è ormai ben dimostrato che il biologico non ha nessun aspetto positivo rispetto alle produzioni tradizionali, anzi in alcuni casi, presenza di micotossine cancerogene e altro, è addirittura peggiore. Non mi interessa se questa gente sfrutta la credulità dei gastrogonzi per fare soldi o sbarcare il lunario, ognuno sia libero di comprare quel che gli pare anche a prezzo doppio se gli piace e se questo gratifica le sue credenze new age, io non ho pietà neanche per chi si rovina con le macchinette mangiasoldi, figuriamoci, in fondo nessuno ti obbliga con la forza e se vuoi comprare a caro prezzo delle meline marce e ti ritiri con ribrezzo e paura se uno ti offre un peperone dicendo che è OGM, saranno cavoli tuoi.

Ma il pericolo gravissimo per il mio paese è che la ricerca viene in questo modo trascurata e scompare a favore della riscoperta dei cazzi di saperi antichi, che se una varietà di pera è stata abbandonata in cambio di nuove varietà, ci sarà un motivo, la gente non era cretina, quella varietà, forse si ammalava facilmente o forse era una vera schifezza, anche se adesso la si vuol far passare per uno straordinario sentore acidulo e di profumo di bosco. O forse era poco produttiva. Anatema, ecco è la sete di guadagno che provoca la perdita di varietà che non producevano nulla anche se erano così buone, peccato che non ci sia nessuno disposto a pagare il doppio o il triplo per questa supposta qualità a scapito di una minore produzione. Perché non te la coltivi tu allora questa meraviglia che produce un terzo e te la vendi allo stesso prezzo? Qui passa il concetto di far credere che l'Agricoltura vera, sia quella hobbistica del ragioniere che dopo una settimana di sportello di banca, ha un pezzo di orto in campagna dove si fa quei dieci pomodori che gli parranno oro del Reno. La cosa grave è che quando tutto il castello del nulla crollerà, perché ogni business basato sulla fuffa, prima o dopo si smonta lasciando in braghe di tela chi ci ha creduto e magari investito, rimarremo senza nulla, indietro irrimediabilmente sulla ricerca e con una schiera di truffati che urleranno a gran voce chiedendo allo stato contributi per essere difesi dalla bancarotta, gridando contro l'ingiustizia del mondo che non li vuole capire. Comunque fate un po' come vi pare.


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lunedì 11 novembre 2013

OGM radioattivi?

da La Stampa  del 10 novembre 2013.

Ieri ho sentito il lancio della trasmissione di Report di questa sera sulle sementi. Quanto preannunciato fa già rabbrividire. Davvero (da quanto promesso) tanta disinformazione, con mezze verità per dimostrare tesi false. Chi non conosce il problema, sarà di certo influenzato in modo grave e indecente da quanto promette nei titoli la Gabanelli. Ma se questo problema di cui conosco un po' di cose, viene trattato in maniera tanto indegna, allora anche tutte le altre volte, quando si parlava di cose di cui mi mancavano gli elementi di conoscenza e che mi parevano così convincenti, era un'insieme di falsità e cose vere, messe insieme per dimostrare una tesi falsa e già precostituita? Un po' come l'onorevole grillina, che prima ha deciso che gli OGM sono il male e poi cerca in rete qualche cosa che lo dimostri? Mio Dio! Ieri il mio giornale La Stampa, nella pagina domenicale che una volta era dedicata all'agricoltura vera e in cui si esaminavano i problemi reali di questo aspetto dell'economia, assieme ad un delirante pezzo di Slow food, che evidentemente si è ormai impadronito della pagina invece di essere messo in quella degli oroscopi, sulla "libertà" del cibo e la "privatizzazione" delle sementi,  titola sulla caccia agli OGM in Italia con una terrificante fotografia (all'apparenza spagnola) in cui addetti bardati con tute quasi antiscorie nucleari o batteriologiche, devastano un campo di mais. Ma dove vogliamo arrivare? Che vergogna! Altro che paese in declino. Non c'è niente da fare questo è il paese delle streghe bruciate e del bavaglio a Galileo e lo rimarrà sempre.


P.S:
Mio Dio! Sono rimasto attaccato al televisore come ad un film dell'orrore, quando dici:"Che schifo" ma non riesci a smettere. Davvero una trasmissione che potrebbe essere presa come esempio di studio per esaminare la disinformazione a mezzo TV. Come incantare il popolo usando menzogne condite da mezze verità per presentare il falso. La chicca finale davvero irresistibile è stato il pezzo sulla bufala Kamut (antico grano coltivato da millenni in Egitto? che un povero agricoltore benefattore dell'umanità semina come una volta, ma robe da matti), come ben si sa, bandiera del Copiright e del business multinazionale, proprio come esempio contro il tema brevetti/contratti di cui invece è il portabandiera. Mi sono cascate le braccia. Quasi quasi non torno più sull'argomento, tanto è inutile.


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martedì 5 novembre 2013

Fede e triticale.


Un campo di Triticale - (dal web)
Volete un bell'esempio di cosa significa abbracciare una fede, accoppiando il fatto alla scarsa o nulla conoscenza delle cose? Credere in quanto ti raccontano i guru o peggio le tendenze del momento e schierarsi in maniera militante, senza se e senza ma, contro il male creduto tale, perché si sa è così,  in quanto lo dicono tutti? Oggi vi racconto una storia. Ho un'amica grillina affascinata dal trend del "naturale", km zero, i buoni sapori di una volta che adesso non ci sono più e che bisogna andare a cercare dal vecchio contadino in spregio alle cattive multinazionali, che ci fanno ammalare con tutte le loro porcherie, da cui Grillo e Carlin Petrini presto ci libereranno. Se pronunci la parola OGM in sua presenza vieni fulminato sul posto. Bene, l'altro giorno mi diceva che ultimamente per sfuggire a tutta una serie di allergie di cui soffrirebbe o potrebbe soffrire non si sa mai (avete notato che ormai tutti credono di essere allergici a qualche cosa?), aveva scoperto una novità con cui sostituire i cattivi cereali fatti chissà come e da appaiare a quell'altra bufala del Kamut, per farsi del meraviglioso pane in casa, dai profumi di un tempo antico e perduto quando tutto era sano e bello e smettere finalmente di andare dal panettiere a comprare quelle porcherie che fanno venire la celiachia, di cui probabilmente potrebbe essere affetta. La validità a priori del prodotto consisteva nel fatto che questo si trovava solo in erboristeria, come si sa, tempio di tutti i prodotti "naturali" e "sani". Si tratta del Triticale. 

Il tema è già stato ampiamente trattato da Bressanini qui, ma volevo solo riepilogare qualche nota per quelli che non sono del mestiere, fornendo loro notizie da usare in discussioni a riguardo. Posto che come sapete, nessuna delle piante oggi coltivate è mai esistita in natura come è oggi, ma sono state tutte modificate attraverso i millenni con una modificazione (inconsapevole certo e casuale) del loro genoma, e questo bisogna ficcarselo bene nella zucca, il nostro triticale nasce come invenzione di uno scozzese alla fine del 1800, che tentavaa di selezionare un cereale molto più resistente del frumento, soprattutto al freddo e molto più adatto alla panificazione della segale, che secondo i gusti del tempo dava un pane che era una vera schifezza (oggi invece ricercatissimo e squisitezza alimentare da gourmet). Compì dunque un incrocio tra frumento e segale che non è soltanto interspecifico ma addirittura intergenerico, cioè ottenuto tra due generi diversi, un po' come se un uomo si accoppiasse con un gorilla. Naturalmente questo a termini di legge non si può chiamare OGM, in quanto con questo nome oggi si possono indicare solo quelle nuove specie ottenute attraverso il DNA ricombinante (molto più preciso e sicuro della casualità dell'incrocio a casaccio), ma a tutti gli effetti questo è un nuovo organismo che contempla artificialmente i DNA di due specie molto diverse tra di loro. Il cereale così ottenuto però, data la differenza dei corredi dei genitori, era triploide (cioè con triplo corredo genetico) e come tutte specie che per errore dei meccanismi genetici hanno patrimonio genetico dispari, risultava sterile e quindi non moltiplicabile. 

Qualche decennio dopo, un agronomo tedesco, sostituendo il grano duro al tenero ottenne un cereale esaploide, che pur con difficoltà si poteva moltiplicare e chiamò il nostro organismo, pesantemente modificato geneticamente, con il nome di triticale, unendo i due nomi Triticum e Secale. Ma non basta, in quanto essendo la sua germinabilità molto scarsa, si scoprì che attraverso un trattamento chimico (la mia amica, qui ha strabuzzato gli occhi), quello con la Colchicina, sostanza che provoca una mutazione genetica negli organismi, raddoppiandone il corredo cromosomico, cosa che uccide gli animali ma non le piante, ottenne un triticale esaploide stabile e fertile ottenuto in laboratorio, faticosamente mantenuto in vita, moltiplicato e successivamente passato alla coltivazione normale. Così oggi abbiamo i moderni triticali, a loro volta ibridati per maggiorarne la produzione e le resistenze. Un cereale abbastanza alto di taglia, quasi quanto la segale, resistente a climi severi e piuttosto produttivo, soprattutto in massa verde, cosa che lo rende particolarmente adatto per la produzione di trinciato di tutta la pianta per produzione di biogas (altro strabuzzamento di occhi). E' diffuso in molti paesi del mondo, non solo nel Nordeuropa ma anche in Canada, USA, Russia e Brasile. Non è questo un purissimo OGM, pur se legalmente non si può chiamare così? Come capirete è, quantomeno, un cereale mooolto "naturale" secondo i parametri dei teobiologici che ci circondano col dito puntato contro gli OGM. Infatti se volete usarne il seme e la farina (da mescolare magari al Kamut) per le sue straordinarie proprietà, lo trovate solo in erboristeria, ma che sia di prodotti "naturali" mi raccomando, che se non vi scottano le dita quando li toccate. La mia amica se ne è andata innervosita, dicendo che prima o poi Grillo metterà a posto tutti quelli come me, pagati dalle banche e dalle multinazionali.

Differenti varietà di Triticali canadesi. (dal web)

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giovedì 18 luglio 2013

Giornalismo ed OGM.

Giornali e giornalisti come sappiamo sono una categoria un po' particolare. Va bene, diciamolo pure, sono un po' come i partiti ed i politici, specialmente di questi tempi. Ignorando la quasi totalità degli argomenti di cui trattano (da bravi tuttologi e questa, non è certo una colpa, anzi, come sapete per me è un pregio) però se ne fregano in linea di massima di approfondire le varie notizie ed argomenti, ma preferiscono sparare i pezzi valutando soltanto l'interesse e le credulità dei lettori (come nell'altro caso fanno la stessa cosa per gli e-lettori) attenti a non andare contro il sentimento popolare. A volte addirittura per non scontentare nessuno si da spazio (per lo meno si ha il buon senso di metterli in pagine diverse) ad entrambe le tesi opposte così da accontentare tutta la platea. Questo comportamento è di certo ispirato alla politica, partiti assieme di lotta e di governo, fazioni all'interno dello stesso schieramento che sostengono tesi opposte per accalappiare tutti e così via. Un buon esempio è dato dalla Stampa, giornale serio all'apparenza, che ospita nelle pagine dedicate al gusto ed alla buona tavola, seguitissime da una folta platea di epuloni golosi dalla bocca a cul di gallina (tra i quali io in prima fila) per poter assorbire aromi di vini rari o nuances di essenze eduli, articoli e sproloqui davvero imbarazzanti di propugnatori della ormai trionfante fuffa del biologico e della truppa che su questo ci marcia e ci campa (spesso a spese nostre). Poi a volte, nelle pagine scientifiche, dove almeno sono chiamati a scrivere persone di scienza, trovi pezzi di senso totalmente opposto, forse per trattenere almeno quei pochi che vorrebbero da un organo di informazione che le notizie e gli argomenti  fossero trattati con un minimo di rigore. Nel Tuttoscienze di ieri, ad esempio, c'è un bel pezzo di Roberto Defez, del CNR di Napoli, sull' indecente comportamento dei parlamentari sul problema OGM, che hanno approvato, come vi ho riportato nei giorni scorsi, un decreto bufala all'unanimità, quando si sa che è palesemente illegale e tale verrà al più presto dichiarato con conseguente procedura di infrazione e relativa multa milionaria pagata da voi (e da me, come quelle sulle quote latte). 

Caso che certo desta stupore e orrore in quanti si occupano del problema, ma non sono certo nuovi per i nostri legiferatori. Come ricorda Defez, basta riandare al famoso caso Di Bella, alla diatriba sulla previsione dei terremoti col radon, fino al più recente caso Stamina. Una bufala dietro l'altra , attorno a cui i politici, sentito l'odore (o la puzza) di voti buoni, si affannano a fare interrogazioni, soprattutto facendolo sapere al proprio bacino elettorale, fino a decidere di stanziare per le bufale stesse ingenti somme (ricordo sommessamente 3 milioni di euro solo per l'ultimo caso buttati nel cesso) mentre alla ricerca vera, quella che produce risultati,  i soldi vengono sottratti e per quella non ci sono mai i fondi, vedi il caso dei precari dell'INGV. La ricerca italiana non è mica da buttar via (come i politici), vi ricordo solo l'altra notizia nella stessa pagina di una importante scoperta nel campo dell'AIDS ottenuta anche col contributo italiano, e sottolineo però, con una ricerca che coinvolge la sperimentazione su animali, tanto per fare un po' di polemica. (Ma tanto secondo Grillo l'AIDS non esiste, quindi forse questo risultato non serve). La ricerca sugli OGM in Italia verrà uccisa, va bene, proprio tutto il contrario di quanto dovrebbero volere i difensori della natura e delle specificità italiane, mentre la massaia continuerà a servirsi di decine di articoli prodotti per mezzo di OGM importati a scapito dei nostri agricoltori, a partire dal parmigiano, per finire al gorgonzola. E la Coldiretti che evidentemente ha deciso che questa battaglia-farsa paga, continuerà a vendere tramite i Consorzi Agrari che controlla quasi completamente, mangimi costituiti in massima parte da OGM come si può ben verificare leggendo i cartellini sui sacchi, dove la dicitura (riportata anche sulle fatture) è indicata per legge. Ma così la massaia di Voghera è contenta, il business delle multinazionali (questa volta sante e non odiose) del biologico ingrassa, anche a spese di chi lo lascerebbe volentieri ad altri e siamo contenti tutti. Viva l'Italia.

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lunedì 15 luglio 2013

Cronache di Surakhis 56: Un pianeta OGM Free.

La grande sala in cui Paularius passava la maggior parte della giornata concentrandosi sulla situazione sempre più confusa, era immersa nella penombra. L'impianto stereosensoriale diffondeva in tutto l'ambiente suoni e profumi. Le Happy Farts, il complesso più noto della galassia, stava eseguendo The smell of silence, il loro brano più famoso, sinuosità sibilanti, che avvolgevano l'aria mentre il sottofondo ritmato degli scoppiettii di una sonorità antica ed allo stesso tempo molto new-newage, sgranava l'aria, ottundendo la sensibilità delle narici. I sensibilissimi bassi dell'impianto odoroso, poi emettevano le caratteristiche note dei flauti da culo, per alcuni fastidiose, ma apprezzate dai più; gli apparati sensoriali degli abitanti di Surakhis erano ormai avvezzi alla cappa emanata dalle Colline Odorose che, avvolgendo tutto il pianeta, apparivano del tutto normali, anzi erano diventate una caratteristica specifica di quel mondo, che molti turisti trovavano addirittura irresistibile. Era una fase strana, quella che stavano attraversando. L'imperatore, inseguito dalle polizie galattiche di tutte le galassie, passava da un satellite periferico all'altro rilasciando dichiarazioni di universale bontà, pur ritenendosi un perseguitato politico e benediceva le folle di ammiratrici che andavano ad osannarlo appena arrivava nei vari spazioporti. Gandianamente vestito di un saio bianco e ciabatte da penitente, si accoppiava subito con qualcuna delle rappresentanti del gruppo di accoglienza più avvenenti, poi se ne andava con un sorriso stanco negli occhi antichi, mentre la folla lo acclamava a comando. Appena si ritirava nelle salette copulatorie, i presenti passavano subito ad incassare il gettone di presenza, che però si faceva sempre ogni volta un po' più magro. 

I quasi mille anni gli pesavano, nonostante tutti gli impianti artificiali che avevano sostituito gran parte del suo corpo, anche se i quattro peni di cui si era dotato faceva ancora egregiamente il loro lavoro. Anche per lui era un momento difficile, ma si capiva che stava preparando la grande riscossa, pur se da ogni parte i Persecutores non gli davano tregua, come una muta di cani feroci ad artigliargli le chiappe flaccide, ogni giorno ne trovavano una nuova; non era difficile d'altra parte, visti gli anni in cui era stato al potere. Aveva lasciato sul pianeta un gruppo di fedelissimi a mantenere le posizioni e questi si agitavano in ogni direzione per confondere le acque, già di per sé agitate dallo stato di perenne crisi economica. In effetti il pianeta era allo stremo. Ma il nuovo decreto sul lavoro, su cui tutti puntavano sembrava poter dare un po' di respiro all'economia esangue. Da un lato le aziende minerarie si erano impegnate ad assumere chiunque si fosse presentato ai cancelli, dall'altra i lavoratori si impegnavano a loro volta ad accettare il cosiddetto stipendio negativo, cioè a consegnare al datore di lavoro una somma pattuita da regolari contratti nazionali per ogni giornata lavorata. Le tasse le avrebbero poi potute pagare con comode rateazioni. Tuttavia questo rallentamento del cash flow per le casse dello stato doveva essere compensato in qualche modo, così si erano ideati una serie speciale di bond sottesi dalla cartolarizzazione degli organi di ogni cittadino del pianeta, che avrebbero potuto essere prelevati in qualunque momento a seconda della richiesta del mercato galattico, molto vivace in verità su queste commodities. 

Nel caso di organi non doppi o vitali, il donatore, sottoscrittore forzato del prestito, veniva direttamente soppresso all'espianto, per non gravare oltre sul sistema sanitario, che comunque, essendo completamente omeopatico, non poteva garantire una rimanenza in vita di maggiore entità. D'altra parte se si volevano risolvere i problemi, anche le masse dovevano pur concedere qualche piccolo sacrificio. La cosa, sul piano teorico sembrava funzionare, salvo i consueti moti di piazza, agitati dai soliti, sempre scontenti che avrebbero protestato anche se avessero distribuito gratuitamente i buoni per le serate da bordello, benefit riservati solo alle classi dirigenti. Qualcuno brandiva gli enunciati di credenze ormai desuete, dicendo che non era giusto pagare per lavorare, altri si opponevano agli espianti dicendosi invece favorevoli al passaggio del debito e delle obbligazioni ai figli ed ai nipoti. Non ce n'era uno d'accordo con l'altro. Solo su una cosa si era trovata un perfetto consenso. Era infatti appena passato un ulteriore decreto che vietava su tutta la superficie del pianeta la coltivazione di Organi Geneticamente Modificati. Ogni pene o testicolo doveva essere prelevato direttamente alla fonte e senza anestesia, come prevedeva il rituale antico, guai a pensare di riprodurli separatamente come la tecnica moderna avrebbe consentito. Tutti gli abitanti del pianeta erano ferocemente contrari a queste novità assurde e forse pericolose e i politici si erano subito accodati per non perdere il consenso delle masse. 

Il principio di Precauzione dominava direttamente su ogni altra considerazione e non era ammissibile far crescere organi indipendentemente dal prelevato, che avrebbero potuto inquinare senza rimedio ogni prostituta sacra del pianeta e la politica, sempre attenta alla salute pubblica, non poteva certamente assumersi queste responsabilità in palese contrasto con il consenso del Popolo Sovrano. Il ministero dell' omeopatia (unica forma di cura consentita da secoli) e  quello dei Fiori di Bach, che accoppiavano la somministrazione di acqua di fonte alle sedute auditive di fughe per organo, metodi tra l'altro, che avevano risanato i bilanci della sanità planetaria, riducendo quasi a zero la spesa farmacologica e in tempi più lunghi anche il numero dei malati, avevano nella colonna delle spese solo più la voce delle tangenti varie da somministrare ai vari rappresentanti dei dodici enti della macchina governativa che a cascata si occupavano della sanità. Però il pianeta poteva ormai dirsi completamente bio-organico e la gente di questo era molto contenta. Tutte le mense, scolastiche, ospedaliere e di ogni luogo di lavoro erano fornite al 100% di cibi totalmente biologici composti dalla lavorazione con metodo antico degli escrementi degli stessi cittadini utenti, prelevati alla fonte a chilometri zero. Si poteva finalmente dire che ognuno mangiava direttamente quello che produceva. Tutti erano contenti anche perché si sa che le cose che ti produci da solo sono le migliori. Per il governo si prevedeva lunga vita e Paularius, poteva spegnere lo stereo e andare tranquillamente al bordello per passare una serata elegante, oltretutto, il giorno prima avevano cambiato la quindicina.


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Sansone
Civiltà perdute.

sabato 13 luglio 2013

Iscrivetevi al gruppo per bandire il DHMO dall'Italia!

Dall'articolo di Tom Way - Trad. di Beppe Giove.

Sono ancora sotto effetto delle decisioni dei nostri rappresentanti. Intanto, il provvedimento di cui vi ho parlato ieri, non è, per ora almeno, stato citato dai giornali. Penso quindi che sia il momento di far partire altre importanti battaglie. Prendendo spunto dall'articolo che vi ho segnalato, vorrei dare spazio e pubblicità, alla prossima decisiva fase di lotta: la messa al bando del DHMO, monossido di diidrogeno. Vi prego di dare la massima visibilità a questa importante guerra per il benessere futuro dei vostri figli. Leggendo bene l'articolo potrete rendervi conto di tutto il male che proviene da questo composto e che le odiose multinazionali che ci opprimono, ci sta nascondendo. Vi riassumo solo qui alcuni dei motivi per aderire a questa lotta di liberazione.

Il DHMO è presente (a vostra insaputa) in tutti i cibi di cui nutrite i vostri figli.
E' provato che, inalato accidentalmente, provoca la morte.
Esposizioni prolungate al monossido di diidrogeno allo stato solido causano gravi danni ai tessuti biologici.
Il DHMO è il principale componente delle piogge acide.
Allo stato gassoso può provocare ustioni anche gravi.
Il DHMO corrode ed ossida molti metalli e voi lo somministrate ai vostri figli inconsapevolmente anche nelle poppate.
Piccole contaminazioni di DHMO su circuiti elettrici od elettronici possono causare cortocircuiti.
Il DHMO è associato ai cicloni killer negli Stati Uniti ed in altri paesi.
Alcuni studi di importanti Università sospettano che variazioni termiche di sistemi ad alto contenuto di DHMO possano provocare variazioni significative nell'effetto meteorologico detto el Nino.

Questo sono solo i più importanti problemi di provata nocività dovuti al Monossido di Diidrogeno. Non fatevi imbambolare dalle multinazionali e dai pennivendoli da esse pagati!  Non cadete preda di chi vuole abbattere le specificità italiane e invocate un giusto principio di precauzione, anche se questo ci costerà qualche cosa in multe e derisione interessata da parte del resto del mondo ignorante e venduto! Difendete la sovranità nutrizionale del nostro paese! Sono certo che al più presto gruppi come Greenpeace e Slow food aderiranno alla nostra azione, data la vicinanza alle loro lotte ed alle loro motivazioni. I nemici ed i pericoli, in fondo sono gli stessi. Difendiamo il nostro mondo biologico dalle aggressioni della falsa scienza e dallo strapotere che affama i contadini di una volta e li costringe al suicidio, per la carenza di DHMO una volta che vi si sono assuefatti e sono stati convinti dalle multinazionali che anche le loro coltivazioni ormai lo sono! Per saperne di più leggete l'articolo che vi ho citato e se volete difendere la vostra famiglia ed il vostro futuro iscrivetevi, inviando al mio indirizzo una piccola donazione, alla Lega per la messa al bando del Monossido di Diidrogeno, per un paese finalmente DHMO Free!  

P.S. Volevo postare questo pezzo l'1-4 del prossimo anno, ma la cosa è troppo urgente per soprassedere. La salute dei nostri figli non ha tempo di aspettare.


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venerdì 12 luglio 2013

Finalmente l'Italia è libera dagli OGM!

immagine dal web


Naturalmente non ci sono parole per commentare quello che è successo ieri pomeriggio alla Camera. Nell'indifferenza generale dei media, non ne ha parlato nessun telegiornale, la Camera ha votato approvando la proibizione della coltivazione e la sperimentazione degli OGM in Italia. Tutto questo, illegalmente e in totale spregio della legislazione europea, cosa che ci sottoporrà a procedura di infrazione e pagamento di molti milioni di multa, come se non bastassero gli altri 3 milioni buttati nel cesso per il metodo Stamina, altro capolavoro parlamentare. La votazione è stata di 361 voti a zero. Avete capito bene a Zero! Una cosa del genere non capita neppure quando votano per aumentarsi lo stipendio. C'è sempre qualcuno che preso da vergogna o da eccesso di moralità, o quantomeno perché si è sbagliato a schiacciare il bottone, mentre distrattamente fa il solitario sull'iPad, schiaccia il tasto che disapprova; in questo caso no, tutti compatti nessuno contrario. Io mi sono sentito il dibattito in diretta ed ho resistito fino alla fine nonostante i continui conati di vomito che mi prendevano e nonmi è mai capitato di ascoltare una sequela simile di bugie, bufale distorcenti, amenità di tutti i tipi, furore antitutto, inni all'ignoranza e idiozie provenire da ogni componente politica. Io non posso credere che quella gente sia così ignorante. Qui c'è tanta, tanta malafede. Sì, certamente qualcuno lo è e anche di più. In certi interventi pronunciati con la voce spezzata e commossa del barricadero pieno di odio verso tutti, che elencava le icone da abbattere come un soldatino dell'esercito delle guardie rosse, trapelava l'ingenuità della ragazzina credente nel suo caro leader e sordo ad ogni altra parola, ma nei più, leggevi chiaramente la scelta di sostenere senza crederci, la tesi che, si sa, prevale nel volgo privo di conoscenze specifiche, che alla fine però vota e alla faccia la verità o le tragiche conseguenze di scelte insensate. 

Un esempio perfetto di dove porta la demagogia. Non governanti che pensano di lavorare per il bene del paese, ma solo laidi personaggi interessati a non perdere il consenso ed il voto dei propri sostenitori. E' capitolato anche il rappresentante di Scelta Civica che ha dichiarato il suo voto favorevole, esplicitando di sapere che in fondo non ci dovrebbero essere preoccupazioni riguardo gli OGM, ma che bisogna contrastarli in quanto l'opinione pubblica è loro sfavorevole (sic). Questo è davvero lo specchio di quello che è il nostro parlamento. Mancavano soltanto le scie chimiche e la fragola pesce, poi è stato detto tutto. A questo punto è giusto dare fiato alle trombe e partire con altre iniziative. Non ci sono dubbi, ascolti questa litania di vaneggiamenti e ti sorge spontaneo il pensiero: ma davvero la democrazia è la strada migliore? Vi prego di dare un'occhiata e la massima diffusione a questo bell'articolo che, illustrandone la pericolosità assoluta, propone la messa al bando definitiva del monossido di idrogeno. E' una battaglia corretta da fare a questo punto. Credo che questa sia la strada giusta da percorrere, perché le altre sono destinate al fallimento. Il gruppo facebook Dibattito Scienza di cui faccio parte, aveva inviato una lettera aperta al competentissimo ministro dell'agricoltura che ha proposto questa cosa e a vari "onorevoli", che potete leggere qui per conoscenza. Naturalmente la lettera aperta è rimasta lettera morta. 

Forse non importa. In un paese votato al declino, bandire la ricerca, in generale fa parte di una scelta precisa per mandare in rovina il futuro del paese. Bisogna dare spazio invece ai santoni eco-bio-new age nella speranza di fottere il resto del mondo con la fuffa, invece che con le idee, che probabilmente non ci sono più. E' marketing, ragazzo, e magari funziona, basta vedere le code che ci sono nei templi dove questa roba si vende al doppio del suo valore reale, protestando poi magari perché non si arriva alla fine del mese. Intanto coi soldi miei si sovvenzionano le mense per acquistare prodotti biologici e domani si vorranno dare gratis con la mutua farmaci omeopatici! A questo punto se l'OGM è il male e bisogna difendere le nostre eccellenze (tesi tra le più gettonate per portare a compimento l'infamia di ieri), forza ragazzi battiamoci tutti perché ne venga proibita anche l'importazione in Italia e naturalmente l'uso. Basta soya (il 90%) e mais (il 50%) trangenici nell'alimentazione di vacche che danno il latte  per produrre il Parmigiano e gli altri formaggi di eccellenza, o in quello che mangiano i suini che producono i nostri prosciutti di Parma, San Daniele e compagnia bella. E l'elenco è lunghissimo. Se no, non c'è coerenza vi pare? Basta con il grano duro Creso e suoi derivati con cui si produce il 90% della pasta che mangiamo, perché prodotti da modificazioni genetiche ottenute tramite radiazioni. Basta. Battiamoci anche per questo!


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Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 121 (a seconda dei calcoli) su 250!