venerdì 12 febbraio 2010

Dalla finestra.


Domani sera comincia il nuovo anno in oriente, ma spesso laggiù, oltre alla festa ed all'allegria , spira anche una leggera vena melanconica. Mentre dalla mia finestra, guardo il grande pino sulla montagna coperta di neve, mi ha colpito un Haiku dedicato a questo giorno, dal grande poeta giapponese Onitsura, alla fine del 1600, che ho trovato nel bel sito di Mario Polia e che giustamente annota il potente effetto onomatopeico delle due terminazioni in -shi del secondo verso, a sottolineare l'acuto sibilare del vento tra i rami coperti di neve. Chiudete gli occhi per un attimo, anche se non conoscete la lingua, provate a ripetere lentamente i versi giapponesi e ascoltate con me.



Primo giorno dell’anno,

un vento di tanto tempo fa

soffia tra i pini.


Ô–ashita

mukashi fukinishi

famatsu no kaze

6 commenti:

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Proprio bello.

Roberta ha detto...

Bello questo haiku.
Un saluto dall'estremo Ponente Ligure gelido.
Roberta.

Martissima ha detto...

ascolto con te....shhhhhhhhh.... buona domenica ;-)

giovanna ha detto...

bello bello!
ciao Enri,
g

Enrico Bo ha detto...

Grazie sono contento che abbiate condiviso le mie stesse sensazioni, a volte la parola è sufficiente a creare la magia. Che teste complicate che abbiamo ragazzi! Per forza che li abbiamo eliminati i Nehandertal.

ParkaDude ha detto...

Molto suggestivo!

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