giovedì 24 febbraio 2011

Vestiti di Carnevale.

E' un alternarsi di sensazioni che non saprei definire. Contradditorie e disarmanti al tempo stesso. Rabbia, stupore, incredulità, voglia di rompere tutto, depressione. Una sorta di malessere bipolare che mi fa contemporaneamente vivere la fase up e quella down come se frequentassi due universi paralleli. E' come muoversi in un sogno, rendendosene conto senza riuscire a ritrovare il contatto con il reale. Vivere in una specie di limbo denso di una caligine spessa ed oleosa dove chi dovrebbe avere la responsabilità di guidare la nave, preso da beghe da cortile, si disinteressa completamente del fatto che la barca affonda, mentre tutti si accapigliano tra di loro. Intorno intanto, il mondo brucia. I marinai si aggirano qua e là smarriti su questo vascello fantasma e mostrano chiari segni di avere essi stessi subito il tragico contagio e di aver perduto la ragione.

Così attonito, mi coglie la notizia che un negozionate napoletano, nel lodevole tentativo di smuovere l'economia, ha esposto nel suo negozio di giocattoli, un nuovo costumino di Carnevale con cui i ragazzini potranno mascherarsi nei prossimi giorni. Principe Azzurro, Zorro e Uomo Ragno, non andavano più, ci voleva un colpo d'ala, un'idea, chè questa è la forza vera del nostro paese, l'inventiva. Così le mamme più accorte potranno approfittare dela possibilità di vestire il proprio ragazzino con il costume da Zio Michele, con tanto di cappelluccio sdrucito, camicia a scacchi stazzonata, pantalone informe e tanto di cordicella da strangolamento pronta alla mano. Ma bisogna essere accorti, perché è già quasi completamente esaurito. Bisogna approfittare quando si è in tempo, poi è troppo tardi. Chi è rimasto senza, potrà frignare quanto vuole, rimane solo qualche fondo di magazzino di Batman e di Hulk per bambini obesi. Mi sembra di essere in un incubo, ma non riesco a svegliarmi.



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17 commenti:

Unknown ha detto...

Credo che qui al nord non avrebbe successo.Guarda che amo i meridionali e il loro spirito, tu sai spiegarti il perchè di queste cadute di "gusto"?
Cristiana

Unknown ha detto...

Ti ho copiato!!!
Cristiana

Enrico Bo ha detto...

@Cri - Ben contento di averti ispirato (io ho usato la tua foto). Comunque guarda che da noi accade anche di peggio.

Galatea ha detto...

Le parole che hai usato per questa notizia sono la stesse che mi frullano nella testa, volevo fare anch'io questo post ma non sono riuscita a concretizzare tutti le sensazioni che ho provato, per questo credo che posterò il tuo.

@Cristina .... ecco che partono i confronti, ma perché? La gente stupida, cattiva, ladra sta dappertutto purtroppo.
Se accadesse qualcosa nella mia città non facciamo differenza del tipo "ha certo è successo nella zona nord della città o viceversa" , se capitasse qualcosa nel condomino accanto al mio non penso "ha certo qui nel mio non capiterebbe mai".
Fin quando non cambiamo noi non possiamo pretendere di cambiare il mondo o meravigliarci!

Fin quando teniamo vivi questi confini che in natura non esistono e che sono stati voluti solo da chi voleva il potere non possiamo meravigliarci se ancora si fanno le guerre... scusate il commento prolisso...

Angelo azzurro ha detto...

Ho sentito e visto l'intervista del negoziante: roba da brividi. Il tipo vuol far passare la cosa come del tutto NORMALE!! Cosa c'è di normale nel voler far vestire un ragazzino da assassino, non so!
Stiamo cadendo sempre più in basso, questa è la verità. Non si sa più distinguere il buonsenso e il pudore. E la morale, pure.

Lara ha detto...

E' sconvolgente, ma ormai non so neppure se riesco a sorprendermi...
Ciao Enrico, avevo perso il link al tuo blog.
Fortuna che l'ho ripresa da Cristiana!
Lara

Adriano Maini ha detto...

Una cosa per cui é persino difficile trovare le parole per esprimere il giusto sdegno.

Enrico Bo ha detto...

@Galatea - Grazie è un onore.

@Angy - Per il peggio c'è ancora spazio, non ti preoccupare. Che ne dite del costumino della piccola Sarah per le bambine?

@Adri - Passerà 'a nuttata.

Enrico Bo ha detto...

@Lara - Bentornata!!!

laura ha detto...

ormai perfettamente integrata nella perfida albione (...) confesso che non ho capito nulla. Prima di tutto chi sarebbe zio Michele?

Enrico Bo ha detto...

@Laura - beato chi è lontan dai patri lidi. Da 6 mesi in Italia non si parla d'altro che del delitto di Avetrana e dell'orco Zio Michele e famiglia di orchesse.

Anonimo ha detto...

Sì, stiamo vivendo in un incubo. M a mi chiedo :è perchè forse siamo in fase già avanzata della nostra vita e, disillusi da quanto ci ha offerto o
non ha saputo offrirci ,vediamo tutto nero ?
Siamo ormai troppo esperti di disillusioni amorose,ideologiche,lavorative ecc.....da non credere più in niente e da aspettarci da un momento all'altro la fine proprio di tutto anche di quei beni prettamente materiali che non ci fanno menare un' esistenza proprio grama ( il prossimo anno potremo ancora scaldarci sufficientemente, potremo utilizzare i mezzi di trasporto come vorremo,data la crisi che ci sarà per i l rifornimento del carburante? Potremo viaggiare in sicurezza?).Proviamo a chieredere a giovani innamorati e ancora sprovveduti ......
Ci guarderanno con aria di compatimento.
Beati loro hanno il cuore pieno di speranza ,di futuro.E noi? Non ci resta che piangere (da un noto film di Benigni e Troisi ).Penso di essere sufficientemente pessimista.
Paola

Enrico Bo ha detto...

@Paola - Non esageriamo, il pessimismo esagerato è tipica malattia dell'anziano!!!
Il mondo alla fine va sempre avanti.

Ambra ha detto...

Ciao Enrico. Ho letto questo tuo post da Galatea di Pausa Caffé. Sono rimasta così sconvolta e indignata che ho sentito il bisogno di ripassare da te per dirtelo.
Diamole queste notizie tremende, sperando che ci si renda conto della stupidità e crudeltà inconsapevole (almeno lo spero) di tante persone.

Enrico Bo ha detto...

@Ambra - grazie dell'indignazione, qui ormai non si riesce più a fare altro.

massimo ha detto...

bah! cosa ci aspettiamo dagli italiani? Non abbiamo idea di quello che facciamo, del senso della misura. Ma hai visto che ai funerali applaudiamo, come ad uno spettacolo? Leggevo sul corriere che hanno portato all'obitorio il corpo di quella ragazzina, Yara, tra gli applausi della gente. Meno male che siamo un paese cattolico. Pregare, magari? D'altra parte, scusa lo sfogo, quando un divorziato che va a prostitute minorenni si mette a pontificare sulla sacralità della famiglia....

Enrico Bo ha detto...

@Max - Sì, questa dell'applauso ai funerali non l'ho mai capita, ma sarà che io sono vecchio.

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!