mercoledì 9 febbraio 2011

Italia povera o povera Italia?

La nebbia avvolge il paese e di conseguenza la visione delle cose risulta forzosamente non chiara. Oltretutto ci si lascia troppo facilmente prendere dalle passioni ed i giudizi ne risentono e mancano sempre della necessaria obiettività per cercare di capire cosa possa succedere. Per questo oggi voglio fare un post serio (se riesco) per esaminare la situazione paese, non dal mio punto di vista, parziale come ovvio, ma tentando di rimanere asetticamente legato ai fatti. Un tentativo velleitario di certo di tirare conclusioni per via logica e non di parte. Dunque partiamo dai fatti concreti. La crisi economica mondiale è ancora lontana dalla soluzione e i vari paesi cercano di proteggersi a seconda delle proprie situazioni interne. L'Italia non è messa bene essendo caricata di un debito pubblico pesante, un vero macigno che condiziona le scelte. Inoltre per cause storiche, di organizzazione, burocrazia e non ultima per una mancanza di spinta propulsiva interna, ha uno sviluppo potentemente frenato se paragonato ai suoi concorrenti europei più in salute e sta scivolando con costanza verso l'area dei PIGS.

La situazione politica è di estremo stallo, (molto simile a quella Belga per capirci) e impedisce di prendere decisioni forti e impopolari per modificare in maniera consistente questi assets economici, come imporrebbe una logica di raddrizzamento dei conti. La maggioranza è a tutti gli effetti debolissima e appare impossibile che possa mettere mano a provvedimenti utili e sopravvivere al tempo stesso. L'opposizione è frammentatissima e impossibilitata a causa delle sue opposte anime a esprimere un leader convincente o almeno di mettere sul tavolo proposte concrete per coagulare una maggioranza credibile. Infatti da oltre un anno il governo non riesce a portare a termine un provvedimento di una qualche efficacia reale, se si esclude una riformina universitaria dagli effetti omeopatici (attenzione, non dico che sia buona o cattiva, semplicemente ne valuto l'incidenza sulla vita reale). Gli unici dibattiti forti appaiono essere quelli attorno alle vicende personali del premier che oscurano tutto il resto. A questo stato di cose come risponde l'elettorato? Lo scenario si è molto complicato, mostrando bene come l'auspicato bipolarisno semplificativo sia medicina talmente indigesta per l'italiano da essere stata decisamente rigurgitata. La sinistra si è gonfiata di ogni scontento, aumentando se possibile le suddivisioni e la litigiosità interna ma, tra dipietristi, viola, verdi, rifondazionisti, grillini e vendoliani potrebbe arrivare quasi al 20 %.

Il centro sinistra continua a perdere pezzi dilaniato da diverse anime centrifughe e sta per varcare al ribasso la pericolosa soglia del 25%, il terzo polo, che non si capisce come potrebbe mantenersi unitario alla prova dei fatti con tre galli nel pollaio, staziona verso il 13/15. La Lega potenziata sul 12%, ma che nelle urne potrebbe anche crescere di più, non si sente sicura del proprio elettorato, infastidito sempre di più dalle grane dell'alleato e innervosito dall'impossibilità di portare a casa anche un minifederalismo formale da appuntarsi sulla giacca. Il centro destra infine, inglobando l'estrema, rimane attorno al 30%. E' interessante osservare come questa parte di elettori, non sia minimamente scalfita dagli scandali delle notti magiche, in parte non piccola perchè costituita da clientes e relativi beneficiari che perderebbero il loro introito in caso di cambio di timoniere, in parte perchè costituita da elettori che non voterebbero mai a centro-sinistra e non vedono alternative a destra concludendo, anche se queste cose sono vere, non mi interessa tanto io lo voto lo stesso. Quindi mi sembra evidente che questo scenario comporta un paio di anni di totale stallo, in una palude in cui il paese va alla deriva in balia della situazione internazionale, mentre le navi che ci precedono si allontanano sempre di più. Non credo che si possa gioire di una situazione simile. L'altro scenario prevede le elezioni. Ma come abbiamo detto le posizioni sono abbastanza chiare, come già esaminato, con due uniche soluzioni.

Dalle urne uscirebbe vincitore o un CLN che unisse tutti meno Lega e Berlusconi, salvo il giorno dopo della vittoria , frammentarsi in decine di spezzoni in lotta feroce tra di loro e impossibilitati a fare alcunché, altro che leggi impopolari, oppure nuova vittoria del Polo che anche se, grazie al Porcellum, avrebbe una maggioranza definita alla Camera, non l'avrebbe quasi certamente al Senato, facendoci ripiombare nella prigione paludosa senza passare dal via come ben sanno i giocatori di Monopoli. In questi casi, molto spesso nel passato sono partite derive autoritarie che hanno condotto a tragici finali di partita. Non riesco a intravedere altre possibilità logiche, date le premesse, a nemo che non accada qualche fatto del tutto imprevidibile a sparigliare le carte, auspicando che non venga in mente a qualcuno di provocarlo appositamente. La nebbia quindi, cala sempre più fitta e il numero degli incidenti è destinato ad aumentare. Mi piacerebbe molto sentire il vostro parere al riguardo, se fosse possibile (ma so che è difficile) come osservatori esterni, asettici, studiosi del problema. Che bello se non si riuscisse a capire dal vostro intervento a quale parte politica vanno le vostre simpatie.



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8 commenti:

Ambra ha detto...

L'Italia povera è quella di quando io ero bambina, prima dell'ormai sepolto boom economico.
La povera Italia è quella che sta ora davanti ai nostri occhi.

Enrico Bo ha detto...

@Ambra - basta che tra un po' non siano presenti entrambe contemporaneamente!

Anonimo ha detto...

Caro Enrico,complimenti per l'analisi profonda e totalmente condivisibile sul nostro paese.Però non un cenno alla magistratura!! Forse è un problema solo per Brelusconi?? GLM

nina ha detto...

ciao Enrico, apprezzo la tua analisi e deploro a mia volta l'impaludamento in cui ci troviamo e ci perdiamo...
Lo sforzo per cercare di uscire dalle sabbie mobili è prima di tutto cercare le differenze, ad esempio tra le posizioni dei vari liders politici: è scegliere con maggiore consapevolezza; è pensare che quello che ci accade attorno non è un accidente dovuto alla buona o alla cattiva sorte (bipartisan) ma qualcosa che ci riguarda e dipende anche da noi; importante sarebbe anche ritrovare il gusto del dibattito come confronto di posizioni (aimè i pollai pubblici ci stano quasi del tutto disabituando) ... Il discorso è molto impegnativo e in più vorrei cogliere la tua sfida di non rivelare la mia preferenza (anche perché nel merito la nebbia si infittisce) perciò ti ringrazio dello stimolo e spero in successive prossime occasioni di approfondimento.
Riporto una frase che anni fa ho sentito da un sindacalista di cui non ricordo il nome ma che mi ha regalato un grande insegnamento: "Non c'è mai l'ultima spiaggia": in qualunque nebbia o palude finale ci si ritrovi, c'è ancora da impegnarsi e lavorare per venirne fuori.
E' un augurio che faccio a tutti noi
un saluto
Nina

Enrico Bo ha detto...

@GLM - E' vero, ma nell'analisi che mi interessava, cioè degli scenari possibili venturi, la magistratura non ha più una grande rilevanza a questo punto della situazione. Ecco perchè l'ho trascurata.

@Nina - Quello che dici è vero, però credo che in questa situazione il comportamento dei singoli non abbia una forza sufficiente, sovrastato da quello della massa che come sempre è abbastanza facile da manovrare. Bisognerebbe rasare tutto e ripartire da zero, ma è praticamente impossibile aumentare la produzione di salami e prosciutti se coloro che devono decidere sono i maiali (absit iniuria verbis naturalmente).

Anonimo ha detto...

Enrico, io me ne sono andata tanto poco credo che le cose possano cambiare! E purtroppo il disastro non è dato solo i nostri politici, ignoranti, incapaci, corrotti e, soprattutto totalmente indifferenti al paese e ai suoi problemi. Ma anche dall'UE, una cricca di grigi burocrati affannati a divorare il divorabile senza capire nulla di politica ed economia, ma soprattutto di buonsenso. Gente con stipendi da 10.000 euro... per fare niente!

Credo che la soluzione possa venire solo dalla gente, dal recupero della condivisione, dal fare fronte comune e chiedere che la smettano di soffocare tutto con le loro regole, che servono solo a proteggere l'interesse dei pochi!

Mi ricordo quando una volta andavi in un'osteria perchè avevano la verdura e le uova loro. Adesso è fuori legge (normativa europea) le uova e le verdure DEVONO essere comperate.

Quando la gente capirà a che soprusi è sottoposta, allora reagirà.

Ciao!

Enrico Bo ha detto...

@niki - è un momento difficile , e c'è tanta confusione, comunque il mondo non è mai fionito e si va avanti, il bello è esserci!

Anonimo ha detto...

Adesso ogni volta che vengo clicco le pubblicità! :-D

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