mercoledì 25 luglio 2018

La valle di Cervières

Val Cervières

 
Il bivio
Breve intermezzo nel viaggio etiope. Tanto per alleggerire un po', voglio dare un piccolo suggerimento per coloro che sono dalle parti di Briançon, magari arrivando da Sestrières o da Bardonecchia e dintorni e vogliono fare un giretto attorno in un posto meno consueto che non sia la solita, anche se meravigliosa Val Claret, che comunque avranno già visto, dato che si tratta di uno dei venti posti più belli di Francia. Comunque, prendete la strada in fondo alla discesa che esce da Briançon verso il passo dell'Izoard, cercando di non arrotare le decine di ciclisti che si fanno il mazzo su per le balze di questo must pedalatorio, anche se ho notato che adesso sono più quelli che vanno con la pedalata assistita che gli altri. Comunque per questo problema tenete conto che il venerdì mattina fino alle 12 la strada è riservata alle biciclette e chiusa per i mezzi a motore. Quando arrivate a Cervières (11,4 km da Brinaçon), verso la fine del paese girate a sinistra (verso la chiesa del cimitero, che tra l'altro deve essere carina) e prendete la strada per Les Fonds. Sono una decina di chilometri di stradina asfaltata in una valle deliziosa, larga e verdissima. Lungo la via, dalla quale potrete avere punti di vista splendidi sui panorami circostanti, potrete ammirare un bel costone di calanchi, due creste, a destra ed a sinistra, con pinnacoli erosioni interessanti ed i costoni delle montagne circostanti che a mio parere sono molto belle. 

Una baita
A metà circa ci sono delle fortificazioni della seconda guerra mondiale diroccati sulla destra. Di tanto in tanto si incrociano gruppi di case costruite nello stile delle montagne francese, molte delle quali ancora con le originali scandole di legno sui tetti. In una di queste frazioni, bene indicata, c'è una vendita di formaggi di un produttore locale che paiono interessanti, da cui ci si può fermare a mangiare. Ci sono anche sul passaggio due o tre chiesette microscopiche interessanti, anche se purtroppo chiuse. In fondo, dove la valle termina in un classico circo glaciale, c'è il paesino di Les Fonds con un rifugio in cui ci si può fermare a dormire (23 euro a testa) o a mangiare. Io ho avuto un gigot d'agneau che era il plat de jour, con una birra, dolce e caffè per 18 euro. Uno dei migliori che abbia mai mangiato, l'agnello, non il caffè certamente, personale molto simpatico, lo ha servito strizzando l'occhio, caffè da rifugio, ha sottolineato ridendo. Naturalmente qui è la goduria dei trekkers e dei camminatori vari, con o senza bastoncini. Da tutte le parti cartelli con le indicazioni dei sentieri e delle ore necessarie a percorrerli. Arrivi a piedi anche in Italia, infatti oggi c'era un camioncino della Gendarmeria che veniva giù, casomai qualche negrotto arrivasse a piedi dall'italo suolo, che tristezza! Comunque  se siete da queste parti venite a dare un'occhiata, secondo me, per una gitarella fuori porta di un giorno vale la pena.


Chiesetta



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