sabato 25 luglio 2020

Luoghi del cuore 38: Le case di Bamberga


Altes Rathaus - Bamberga - Germania - agosto 1989

Case
C'è stato un tempo in cui mi ero fatto convinto, direbbe Montalbano, che in fondo la Germania fosse un paese di interesse limitato, in cui al massimo si mangiavano wurstel e crauti e del quale, io, per lo meno, non riuscivo neppure a capire la lingua. Cantonata più grossa non potevo prenderla, infatti fin dalla prima volta in cui vi misi piede seriamente per un periodo un po' più consistente, prima c'ero al massimo passato alla svelta senza troppo approfondire, devo confessare che me ne innamorai prontamente e confermo che nelle volte successive che ho avuto l'opportunità di stare in questo paese, non ho mai trovato niente che mi facesse cambiare idea. In quel primo giro serio, avevo programmato un bell'itinerario per la Baviera, che ha tali e tanti punti di interesse da poter essere meta completa di un viaggio completo a partire da Monaco, città di grande piacevolezza, anche se non ci arrivi solo per l'Octoberfest, che comunque è sempre una bella manifestazione, anche per il solo vedere le floride ragazzone del padiglione della Paulaner che portano dieci boccali da litro ognuna, cinque per ogni mano, senza apparente fatica, arrivando di corsa fino ai tavoli dei trincatori professionali ai quali, quando sei lì, ambisci di far parte. Ma tutto all'intorno sono la sequela di paesini, di castelli isolati e di paesaggi verdeggianti che percorri senza posa, sia seguendo la Deutsche Alpenstrasse, tra villaggi dalle case affrescate come ad Oberammergau o i laghi blu incastonati tra le montagne, che parte dalla deliziosa Lindau e corre lungo il confine meridionale fino al Konigssee. Oppure seguendo verso nord la Romantischestrasse, da Fussen col suo meraviglioso castello, a Wurzburg tra chiese gotiche e barocche, stradine acciottolate, antiche mura e monasteri. 

Insegne
Tuttavia se dovessi scegliere il luogo che mi ha affascinato maggiormente, darei assolutamente il primo posto a Bamberga, una cittadina medioevale sul Meno, ricchissima di antiche case e palazzi d'epoca, nonché centro importante per la produzione della birra, cosa che non guasta. Come sempre non è tanto la bellezza del singolo monumento, ma l'aria che si respira e l'unità che presenta l'insieme delle costruzioni a rendere un luogo unico. Certo ci sono anche qui dei pezzi forti straordinari, come il Duomo imperiale tardoromanico, davvero imponente; la antica e la nuova residenza dei vescovi; l'abbazia del Monte di S.Michele con un importante monastero barocco; l'elegante palazzo della Bottingerhaus del XVIII secolo; le pittoresche case dei pescatori della Klein Venedig ed il maestoso castello di Altenburg. Ma la palma assoluta la darei all'Altes Rathaus, il vecchio municipio del 1386 che sorge, gemma preziosa proprio in mezzo al fiume, su una sorta di isoletta rocciosa, collegato alle rive opposte da due ponticelli. Davvero splendido con la sua facciata sul fiume con i gialli graticci stretti, quasi appeso in equilibrio precario sull'acqua sottostante. Un colpo d'occhio unico e ragguardevole che ti rende subito il luogo indimenticabile. Tutto intorno sa di antico, sembra ancora aleggiare qui il rumore della famosa caccia alle streghe che fece una vera e propria strage nel 1600, oppure la cupa aria in cui qui si svolse il rogo dei libri, il 1 luglio del 1933 dopo il quale iniziò la persecuzione degli ebrei. Insomma arte e storia, con la serata da finire in una delle tante birrerie dalle volte ad arco in pietra, testimoni che anche tra tanta bellezza può covare il germe dell'orrore che rende l'uomo capace di andare dalle più alte vette della genialità fino agli abissi peggiori in cui riesce ad avventurarsi l'animo umano.
Facciate



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