mercoledì 29 luglio 2020

Teologia dello gnocco


La panchina di Balboutet
Ieri ho mangiato dei deliziosi gnocchi alla fonduta. Devo dire davvero notevoli. Bisogna rimarcarlo, ma i piatti semplici spesso sono i più difficili da fare in maniera magistrale. Qui si partiva da patate coltivate a 1650 metri, che si sa con la montagna il gusto ci guadagna e la fonduta era fatta di toma locale. Ora lo gnocco, non è così facile da fare bene. O si sente troppo la farina, o il gusto della patata è poco avvertibile o la sua consistenza è troppo sfatta e si sfilaccia in coltura o al contrario ti ritrovi delle palline di gomma che potrebbero rimbalzare a lungo sbattendole per terra. Perla fonduta poi, si sa che può risultare troppo allungata o non bene sciolta coi fastidiosi pezzetti di formaggio che rimangono seminascosti nella crema, per non parlare poi se diventa filosa o se il formaggio di partenza non è saporito al punto giusto. Ben nel nostro caso le deliziose palline erano proprio della corretta morbidezza e non sentivi affatto affiorare il sapore farinoso, al contrario emergeva netto il saporoso gusto di patata gialla di buona consistenza, chi sa se si trattava di Bintje, una delle varietà migliori per gli gnocchi, anche se ormai caduta in disuso per la bassa produzione o chissà mai se non fossero addirittura le mitiche Piattelline, mito patatoso ormai scomparso tra queste valli. E la fonduta era correttamente densa, saporosa anche se delicata. Una abbondante pioggia di parmigiano appena grattato ha ricoperto le tondeggianti rugosità del piatto fino a formate una armonia davvero rara. Sì, devi dire che li ho mangiati di gusto ed il fatto che fossi con cari amici all'aperto nel giardino di questo gradevolissimo agriturismo di montagna, con lo spettacolo della valle verdissima sotto di noi e le montagne di fronte, ha dato una mano ulteriore. Non perdo ulteriore tempo a raccontarvi della polenta con civet di cinghiale e del bonet fatto in casa. Già non si vive di solo pane.

Pian dell'Alpe

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1 commento:

OLga ha detto...

Bella descrizione,li ho gustati come se fossi stata con te!OLga

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