Ma sarà poi proprio vero che culture lontane non soltanto migliaia di chilometri, ma anche enormemente distanti sia come modo di pensare che come atteggiamento, non abbiano mai niente in comune? La realtà dice che molto spesso non è così. Ci sono dei punti di similitudine che evidentemente sono propri dell'uomo e che si ritrovano puntualmente un po' dappertutto, spesso anche nelle piccole cose. Lo studio della lingua ce ne dà spunti interessanti e talora divertenti. Ad esempio il carattere di oggi: 傻 - shǎ, significa semplicemente Stupido, sciocco e fin qui nulla di strano. L'interessante viene quando a questo si aggiunge qualche altro carattere, per bisillabizzare il termine, cosa consueta nel cinese moderno, anche per arricchire meglio le molte sfumature del linguaggio rese necessarie dalla varietà della lingua e non solo dalla presenza di un numero esagerato di bisensi fonetici.
Intanto per rimanere nell'argomento sappiamo, per averlo già detto altre volte che il termine uovo: 蛋 - Dàn, entra continuamente nel linguaggio di strada per edulcorare un significato considerevolmente volgare che da noi si accomuna al frequentissimo "stronzo", usato con notevole scioltezza e ormai sdoganato nella nostra scala delle volgarità. Laggiù invece, la pruderie caratteristica di una società attenta a non trascendere nella parola per non turbare confucianamente "l'armonia", ha reso anche l'uovo, molto disdicevole nella parlata comune ed ho constatato rimanga relegato agli insulti che si pronunciano a mezza voce in auto contro chi ti taglia la strada all'improvviso. Dunque l'attuale 笨蛋- Bèndàn, Stupido uovo o il paritetico 混蛋 Húndàn, Fangoso , torbido uovo, hanno una sfumatura di significato che va da Stronzo sciocco a Stronzo bastardo, mentre la frase (utile): 你真是个笨蛋哦!” (Nǐ zhēnshi gè bèndàn
o!), si può ben tradurre: Ma sei proprio un cretino!
Ma per arrivare all'ideogramma di oggi, nel nostro dialetto delle terre del nord est, qual è una delle definizioni più tenere, quasi gentili per definire lo sciocco stupidone, in fondo non dannoso se non a se stesso a causa della sua ingenuità, quindi con una sfumatura meno aggressiva e negativa dell'abituale stronzo? Direi il molto comune "Mona", parola che definisce in modo quasi gentile il sesso femminile. Bene aggiungendo al nostro Stupido la paritaria accezione cinese di quella parte del corpo femminile (屄 bī, parola considerata così volgare che non c'è neppure nel vocabolario on line) che Shakespeare definiva come "l'occhio che piange quando è felice", otteniamo: 傻屄 Shǎbī, cioè Sciocca Mona, insomma ingenuo, stupidotto. Impronunciabile per un cinese standard, ma chissà che adesso le giovani generazioni non dicano di peggio.
Per rimanere più leggeri, rimane invece di uso comune l'aggiunta dell'ideogramma 瓜 guā, che si usa anche in botanica per tutte le cucurbitacee, insomma volgarmente Zucche, per ottenere: 傻瓜 - shǎ guā, Stupida zucca che vale guarda caso il nostro Zucca vuota, di cui evidentemente è pieno il mondo! Per terminare pensate che questa accezione aggiunta a Macchina fotografica, 傻瓜照相机 shǎ guā zhào xiàng jī, quindi Stupida come una zucca, significa Macchina fotografica completamente automatica. Dedicata agli amanti della fotografia in manuale in cui bisognava metterci un po' di "zucca" e poi non mi dite che i cinesi non sono ironici!
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