mercoledì 3 novembre 2021

La panoramica Zegna

La valle dalla Panoramica Zegna

Altro piccolo consiglio per gli acquisti, se avete una giornata libera nelle prossime due settimane con previsione di bel sole, direi che non si può mancare un giro per la panoramica Zegna, appena sopra Biella. Si tratta della SP232, da percorrere per un trentina di chilometri, che presenta due momenti spettacolari durante l'anno, in primavera, verso maggio per la fioritura dei rododendri e adesso per il suo foliage. Potete partire dall'Oasi Zegna, i cui percorsi sono da preferire in primavera con la sua meravigliosa conca dei rododendri e proseguire lungo la valle Mosso, fino a Bielmonte gustandosi i magnifici panorami sulla valle circostante. Da qui magnifiche viste sull'Alta Val Sessera e ovviamente per i camminatori, circuiti di cammino ben segnalati con affacci sul massiccio del Monte Rosa. Eventualmente deviazione di 7 km fino al santuario di S. Bernardo con uno dei punti più panoramici in cima al monte Rubello. Nei vari siti, come questo, troverete decine di indicazioni e suggerimenti per sentieri dai più brevi ai più impegnativi, circolari e traversate per tutti i gusti. Proseguite per Bocchetto Sessera. Queste sono le zone di Fra Dolcino, per cui datevi una scorsa alla interessante storia di questo movimento politico religioso che parla di ribellione e repressione, ricordate bene da Eco nel suo Nome della rosa. Qui consiglierei una bella passeggiata in piano di circa un'oretta, nel Bosco del sorriso. L'ho fatta anch'io, quindi vuol dire che è alla portata di tutti. 

Si tratta di un anello che arriva fino ad un piccolo eremo percorrendo una larga strada ricoperta di un tappeto di foglie gialle che scrocchiano ad ogni passo mentre ai vostri lati un grande bosco di alberi dai tronchi neri si stanno spogliando a poco a poco; attorno felci ancora verdi, macchie cespugliose e ciuffi rossi che emergono tra il giallo dorato delle betulle. Assolutamente affascinante, se poi prendete un giorno feriale, vi troverete soli nel bosco delle fate, magari fermandovi nelle radure dove sono esposti libri in legno con incise le favole della foresta. La strada finisce con un'alternanza di mirabili paesaggi che vi costringeranno a continue soste sui diversi  belvederi, nella congiunzione con l'alta valle Cervo (comunità che gli abitanti chiamano Bürschdove c'è l'interessante borgo di Rosazza, un paese misterico costruito e progettato da un massone, appunto tal Federico Rosazza. Il luogo, apparentemente deserto, noto anche come il paese più misterioso d'Italia, abitato oggi da meno di 100 persone, ha palazzi complessi, una chiesa importante, un castellotto, torri merlate, un cimitero monumentale, tutti costellati da rilievi e simboli esoterici e massonici con rose di pietra scolpite ovunque, che lo rendono piuttosto interessante. A questo punto potete proseguire ancora per qualche chilometro fino a Piedicavallo, delizioso paesino che chiude la valle. E' un luogo tuttavia strano e pur essendo nel cuore del Piemonte, avrete di certo come me, la sensazione di una zona selvatica e lontana dal mondo, quasi disabitata, se non da pochi eremiti di un tempo passato, dove ti par di sentire il respiro misterioso di leggende dimenticate, di storie di isolamento, di genti di vite ormai trascorse. Se decidete di mangiare qualcosa, pensateci prima, perché adesso siamo praticamente fuori stagione, molte locande di montagna sono chiuse e i locali piuttosto scarsi. Una giornata comunque ben spesa.


Sentiero del bosco del sorriso


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