venerdì 21 gennaio 2022

Economia politica 13: I più ricchi del mondo

dal web

Dato che continua ad esserci il sole e qui si parla solo più di Covid e di Presidenza, fatemi dire ancora due parole sull'economia, in particolare per quanto riguarda la situazione generale mondiale. Si legge e si sente di tanto in tanto sui media, sottolineato da toni di scandalo che, nonostante la crisi mondiale che ha rallentato (alla fine non più di tanto, dato che al momento quasi dappertutto si sono raggiunti i livelli prepandemici) e se non ci fossero problemi logistici momentanei e venti di guerra, quindi tutte cose volute e non inevitabili come il virus, il mondo non sta più nella pelle per ripartire, che nonostante tutto i ricchissimi più ricchi del pianeta sono diventati ancora più ricchi. Tutto questo accompagnato da un'aria di sdegno compunto. Si fanno paragoni e computi di quanti PIL di interi paesi sono rappresentati dalla somma della ricchezza di poche persone e di quanti vaccini si potrebbero acquistare coi soli guadagni di una sola persona, naturalmente senza tenere conto che questi vaccini bisogna effettivamente produrli, distribuirli ed andarli a fare materialmente. Questo sdegno moralizzante, fa bei titoli e smuove le coscienze soprattutto di chi è nel gruppo di chi non si èarricchito per nulla, ma mi sembra che pochi esaminino il problema nella sua normale realtà. E' noto a tutti quelli che seguono anche solo minimamente i fatti economici che, in tutti gli sconvolgimenti di ogni natura, guerre, crisi economiche, rivolgimenti politici, cambiamenti sociali importanti et similia, chi è in età attiva ed è sveglio e intraprendente, può trovare opportunità economiche che nei momenti di calma in cui tutto si muove in maniera prevedibile, non avrebbe e quindi, di certo ci sono molte possibilità di arricchimento in chi sa rischiare e indovina le sue mosse attive, ma consideriamo anche che se le sbaglia perde tutto, eh. La classe di chi invece per età, situazione o semplice pigrizia o incapacità, non è nelle condizioni di lanciarsi nel gioco, magari anche avendone capito le opportunità, inevitabilmente viene danneggiata dalla situazione e retrocede nella scala della ricchezza. 

Questo succede a pensionati, redditi fissi o classi sociali che alle opportunità neppure riescono ad arrivarci. Si incarica la svalutazione e in generale la crescita a limarne il peculio, sempre che ce l'abbiano. Ma quando si dice che alcuni hanno raddoppiato la propria ricchezza, è davvero così? Facciamo esempi pratici. Se in un anno, un riccone è proprietario di aziende che in borsa valgono 100 e dopo un anno queste stesse aziende valgono 200, voi direte che è ricco il doppio, ma è una solenne sciocchezza. Le valutazioni dei valori aziendali, sono solo numeri sulla carta, non soldi reali. Nella pratica se Bezos volesse monetizzare e avere in tasca tutti quei miliardi non troverebbe nessuno che gli comperi l'intera azienda a quel prezzo. Così infatti tutti sanno che se hai i soldi sotto il materasso questi non aumentano da soli, se li hai in investimenti vari e questi sulla carta aumentano, devi considerarli guadagno solo se li monetizzi, altrimenti non sono niente. Infatti in tutti i metodi di bilancio, non si possono mettere i valori di mercato delle proprietà ma soli valori di acquisto. Il mondo è avvolto da una massa enorme di carta straccia a cui si dà un valore teorico, ma come in tutti i sistemi piramidali, vale solo fino al momento in cui tutti passano all'incasso, allora il castello crolla. Datemi retta, invece di maledire quelli che sulla carta sono diventati ricchissimi, non alle spalle di altri ma semplicemente perché sulla carta c'è scritto che i loro gatti che l'anno prima valevano un milione adesso ne valgono due, pensiamo a far lor opagare delle sacrosante tasse, cosa su cui tra l'altro, sarebbero pure d'accordo, solo che i governi, impegnati a farsi la guerra l'un l'altro per accaparrarseli alla fine a forza di sconti fiscali, sono i primi responsabili del fatto che ne paghino poche e non quanto dovrebbero. Quindi è lì che devono essere indirizzati gli sforzi, guadagnino pure e ce ne fossero tanti con idee che si inventano meccanismi capaci di valere molto. Noi cerchiamo un accordo tra tutti (solo così si arriva al risultato) per fargliene versare una parte a beneficio di chi non è in grado di approfittare delle cosiddette opportunità, invece di lamentarcene stolidamente schifati.


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3 commenti:

Antonio ha detto...

Bravo! bella analisi

antonio

Enrico Bo ha detto...

Facciamo quello che potiamo!

OLga ha detto...

bravo bel post!

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