venerdì 6 maggio 2011

Il Milione 41: Missioni di pace e affari.

PuDong (Shang Hai) 2005
Ma ve lo ricordate ancora il nostro amico Marco Polo che avevamo lasciato a percorrere tutto il Sudest asiatico, mentre cercava di esplorare questo immenso ed esotico mondo, sempre attento a coniugare sete di avventura e buoni affari? Bene, lo abbiamo lasciato in pace per un po', tenendo conto che lui, da quelle parti c'è stato per un paio di decenni, muovendosi, a suo bell'agio, come direbbe lui, per la Cina meridionale, dove ormai era diventato un importante plenipotenziario del Khan. Intelligenza, capacità di mettere in mostra le sue capacità? Non solo, il nostro seppe conquistarsi credibilità e potere anche grazie ai suoi servigi che diede nel campo dell'istruzione militare, come consulente o se volete di contractor, tradizione specifica nostra poi proseguita assai bene nel tempo. Eccolo infatti che risolve i problemi di un assedio ad una città che resisteva al Khan proprio nella zona del basso Yang Ze, quasi vicino alla odierna provincia di Shang Hai.

Cap. 142

Saianfu è nobile città che si tenne tre anni, poscia che tutto il reame del Mangi fue preso. Resistendo l'oste con grande ira, messer Marco disse al grande Kane ch'aveano con loro uno ingegnere che farebbe tali mangani che la città si vincerebbe per forza. Il Kane fue molto lieto e comandò a costui che era cristiano nestorino che questi mangani fossero fatti e rizzati dinanzi a Saianfu e cominciarono a gittare pietre di 300 libbre e tutte le case guastavano. Questi che mai non avuevano veduto neuno mangano, furo a consiglio e immantinente resero la terra.
Risultato ottenuto con successo, che allora se facevi il consigliere militare era meglio andare sul sicuro e non è che potevi andare con una mozione in parlamento, per evitare il supplizio delle mille morti in caso di insuccesso, quindi non finivi certo con l' impelagarti in una guerra se non eri sicuro di avere la meglio. Così alla fine al buon Marco vengono affidati importanti incarichi di governatorato in una delle zone più ricche e moderne della Cina, quella di Nankino che era la grande capitale del regno del Sud.

Cap. 141

Nangi è una provincia molto grande e ricca. La gente è idola, la moneta è di carte e vivono di mercatantia e di arti. Anno seta assai, uccellagioni e cacciagioni e ogne altra cosa da vivere.

La scalinata del ZiJin (dal web)

E come straniero portatore di idee nuove fu qui assai bene accolto. Oggi come allora, qui c'è grande interesse per ogni cosa che arriva dall'occidente, per copiare, per imparare e progredire. Ero seduto qualche anno fa proprio a Nankino, nei magnifici giardini dello Zi Jin Shan, il Monte di Porpora e d'Oro a godere proprio degli splendidi colori che i raggi del sole al tramonto dipingevano sulle foglie degli alberi in quell'autunno precoce. Mentre mi stringevo la sciarpa per difendermi dall'aria frizzantina, una ragazza si sedette vicino a me per esercitare il suo inglese, con domande serrate sul mio paese e sull'occidente in generale, verso cui mostrava come tutti i suoi coetanei, grande ammirazione. "Noi dobbiamo imparare (vi ricordo che l'ideogramma che in cinese significa imparare è lo stesso di copiare) tante cose da voi. Il mio nome inglese è Victoria." mi disse salutandomi. Pensare di rimanere fuori da un paese che ha un così grande interesse per noi è davvero miope. Vuol dire rinunciare ad una delle poche grandi torte del mondo, litigando attorno alle briciole rimaste nel nostro cortiletto.



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4 commenti:

Ambra ha detto...

Ti ho mai detto che mi piace moltissimo questo Marco Polo col suo linguaggio antico inframezzato a considerazioni e commenti di uno scrittore dell'oggi?

Adriano Maini ha detto...

Storia ed avventure incredibili!

Angelo azzurro ha detto...

E accontentarsi delle briciole? Mai!

Enrico Bo ha detto...

@Ambra - Grazie ma dov'è lo scrittore?

@Adri - Purtroppo solo ricordi.

@Angi- In questo caso chi si accontenta non gode.

Where I've been - Ancora troppi spazi bianchi!!! Siamo a 114 (a seconda dei calcoli) su 250!