martedì 3 maggio 2011

Buddha e Bin Laden.

La notizia del giorno continua a dipanarsi nel mondo come è giusto che sia. Se tutto è quello che è, sono soddisfatto che un problema sia stato risolto, un po' come quando si acchiappa il numero uno dei mafiosi o cose del genere. Accetto anche ben volentieri che nell'azione, il catturando sia morto, soluzione alla fine pragmaticamente ideale, anche se far sparire il corpo in mare in poche ore, non mi sembra una buona idea. In questa vicenda, di dubbi e misteri era meglio non lasciarne, ma pazienza. Quello che mi rattrista invece è vedere la gente nelle piazze che gioisce e stappa bottiglie di champagne. Così come mi facevano orrore le piazze colme di folli esaltati che inneggiavano ai terroristi, bruciando bandiere e impiccando fantocci e simulacri, guardo con tristezza altra gente che salta e balla festeggiando la morte e la gioia triste della vendetta. Come puoi pensare di avere la primazia morale sul mondo se ti metti sullo stesso piano di chi consideri barbari fanatici? Leggo da Niki di un Jataka, un racconto sulla vita di Buddha precedente all'illuminazione:
Buddha era un mercante in viaggio per nave con altri 100 mercanti. Scopre che i marinai, in realtà, sono dei pirati e che vogliono uccidere tutti i mercanti per derubarli. Allora Buddha li uccide (il male minore, i mercanti non muoiono e i pirati non accumulano altro karma negativo). E a causa di questa azione finisce agli inferni. Ne escirà poi fuori per suoi meriti. Ma non è questo il punto. Buddha sa che uccidere è sbagliato. Per evitare un male maggiore compie questa terribile azione ma se ne accolla le conseguenze e non ne fa motivo di vanto. Deve essere motivo di tristezza dover accettare che alcuni esseri possano essere fermati, nel loro sentiero di distruzione, solo dalla morte.
 Non credo che sia necessario essere buddhisti per sentire queste cose, basta essere uomini e non barbari.



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7 commenti:

premio petrolio ha detto...

Concordo, sono tristissima e nervosissima! :(

Sandra M. ha detto...

Le strade newyorkesi in esultanza e le bottiglie di champagne...una cosa oscena. Dici bene: come le bandiere americane o di qualsiasi altro colore bruciate in piazza.
Che vomito.

Anonimo ha detto...

Non sono assolutamente d'accordo ! E' giustificata l'esultanza degli americani (ho visto solo UNA BOTTIGLIA STAPPATA).Purtroppo l'incubo non è finito.....quanti beceri terroristi passeggiano tranquilli nelle nostre strade o approdano sulle nostre coste?e per fortuna si sono liberati del corpo (che nessuno voleva e doveva essere sepolto in fretta), cosa volevamo farne un eroe ?Le cose oscene sono ben altre, per esempio 2700 morti ,civili di ogni nazionalità e religione (e ancora più osceni quelli che negano i fatti !)
Speriamo bene !
Gianna

sinonapoletano ha detto...

Occhio per occhio e uno perde la vista, dice una frase attribuita a Gandhi. L'esultanza degli americani e' comprensibile ma non giustificabile. Mi ritrovo molto di più nella frase di Twain che sta spopolando, "Non ho mai desiderato la morte di un uomo ma ho letto alcuni necrologi con grande piacere". Nessuno ha il diritto di uccidere un altro uomo, foss'anche il peggior criminale, soprattutto in nome di una "giustizia". Nessuno tocchi Caino. Possibile che non potevano prenderlo vivo? si è scoperto poi che gli americani sono andati li per ucciderlo (se veramente è stato ucciso o se lo è stato prima). Qui non c'entra la religione, ma il buon senso. Non è l'agire in maniera eticamente o moralmente diversa che autorizza l'uccisione di una persona. Anche perchè, nel caso specifico, nella mentalità contorta di un fondamentalista, di uno che sale sull'aereo per dirottarlo contro un grattacielo pieno di persone innocenti, l'uccisione di Osama Bin Laden ha creato un martire e mi meraviglio che gli Usa non ci abbiano pensato, visto che sono i più esposti. Altro motivo per farmi dubitare del fatto che Osama sia stato veramente ucciso nel blitz.

Enrico Bo ha detto...

@Ptrol - Benvenuta, ma tranquilla il mondo ne ha viste di peggio.

@Sandra - Comunque è pur vero che violenza chiama violenza

@Gianna - Meno male che c'è un po' di dibattito se no qui ci addormentiamo.

@Sino - Concordo completamente. Ineffabile la frase di Twain che purtroppo mi ritrovo a fare anche mia.

massimo ha detto...

sono d'accordo con te. Sarebbe stato meglio un sobrio atteggiamento di distacco, e invece hanno festeggiato in pubblico. Non bello.

Enrico Bo ha detto...

@Max - Infatti e sottolineo la frase di Twain di Indonapoletano

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