lunedì 22 maggio 2017

Malaysia 25 - Verde Kuala Lumpur









La moschea nazionale


Attività per i ragazzi
Questa città ha polmoni verdi davvero enormi, d'altra parte non potrebbe essere diversamente, visto il clima più o meno uguale tutto l'anno, un caldo umido infernale dove ogni tipo possibile di vegetazione cresce come se avesse dentro di sé una sorta di lievito naturale esplosivo. Se guardi erba e piante, ti sembra che crescano sotto i tuoi occhi e non trovi spazio di terra nuda, non ricoperta da cemento o asfalto che non sia ricoperto di una vegetazione ricca, grassa e vitale. Al di là dell'area di piazza Merdeka c'è dunque un'interna collina che ospita parchi, orti botanici e altre zone verdi fruibili a tutti. Se volete morire di caldo potete anche arrivarci a piedi, risalendo la strada dietro la piazza. Costeggi dapprima la nuova enorme moschea nazionale dalle linee modernissime con la sua elegante cupola dalle piastrelle azzurre ed il suo aguzzo minareto. La particolare conformazione della sala di preghiera e tutta l'impostazione dell'edificio, non corrisponde ai tradizionali canoni islamici e questo la rende forse ancora più interessante. Volendo si può anche farci una capatina. Lì vicino c'è anche il magnifico edificio antico della corte islamica ed il museo nazionale. Poi è tutta una serie di luoghi con attività di interesse colletivo come il planetarium, il museo delle arti islamiche più importante del paese e poi in sequenza: il giardino delle orchidee e quello delle specie di ibisco, fiore nazionale malay, il parco delle farfalle ed il punto più noto della collina, il KL Bird Park, forse la voliera più grande del mondo che ospita una serie dei più belli uccelli tropicali che vivono nel sudest asiatico. 

Little India
Un modo ideale per passare un bel pomeriggio all'aperto. Ma la parte più bella è il vicino giardino botanico, il Taman Botanical Perdana che occupa tutto il resto della collina per oltre cento ettari, col suo laghetto centrale a cui si arriva anche con uno shuttle bus dalla KL City gallery. Insomma c'è di che passare una intera rilassante giornata, se la prendete con calma, spostandovi con i taxi o altri mezzi acconci. Se invece ne farete una sfida con voi stessi ed inizierete un trasferimento cammellato fidandovi della vostra forza fisica e della vostra resistenza agli agenti atmosferici alieni, rovesci d'acqua improvvisi inclusi che di norma vi coglieranno in mezzo al prato che collega due costruzioni lontanissime tra di loro, fate pure, la bella giornata si trasformerà in incubo punitivo che vi farà considerare la salvezza solo al raggiungimento della vostra cameretta d'albergo che vi auguro accogliente, dotata di violento getto di aria condizionata direttamente sulle vertebre lombari della vostra povera schiena, mentre i piedi fumano autonomamente al fondo del letto. Se la sera siete ancora vivi, potete farvi una passeggiata in centro alla ricerca di un ristorante che vi ispiri. I centri commerciali staranno ormai chiudendo ed è il momento migliore per fare l'affare della sera. I commercianti cinesi sono molto superstiziosi e amano trattare bene l'ultimo cliente della sera (così come il primo del mattino) speranzosi che questo sia di buon auspicio per l'apertura del giorno successivo. 

Nel parco
Il vecchio cinese (avrà almeno venti anni meno di me) che vende bigiotteria varia, non ha invece nessuna intenzione di chiudere, anzi sembra vivere direttamete dentro il suo negozio, una lunga sala letteralmente ricoperta di banchi con minuscoli spazi ripieni di ogni genere di ninnoli, giade, perle e altre cineserie di cui io, per stolida inclinazione naturale, sono sempre ghiotto. E' anche una sorta di prix unique dove tutto costa lo stesso prezzo, così il vecchietto che parla solo cinese mandarin, non fa fatica nella trattativa. Tuttavia appena commetto l'errore di sciorinare il poco cinese che conosco, mi si accozza senza mollarmi più e comincia lunghi discorsi, convinto che io lo capisca. Afferrato il mio interesse per alcuni pezzi pregiati, vuole assolutamente convincermi dell'assoluta convenienza della sua offerta e corre a tirar fuori da un cassetto le fatture originali in lingua birmana per mostrarmi il prezzo pagato e che insomma, cedere alla mia offerta significherenbbe per lui la rovina economica. Continuiamo così un lungo dialogo tra sordi in cui entrambi sappiamo benissimo dove vogliamo arrivare, cifra che però nessuno dei due vuole pronunciare per primo pena il subitaneo rilancio dell'avversario. Insomma se è disposto a cedere fino a lì, vuol dire che può pagare o scontare anche di più. Tutto procede quindi secondo i canoni tradizionali della trattativa del regno di mezzo, incluse le classiche false rinunce all'acquisto con conseguente uscita dal negozio e relativo disperato richiamo. Alla fine esci col tuo sacchettino in mano, felice più per il raggiungimento della cifra che avevi in mente, col risparmio di almeno uno o due Euro, che non per l'oggetto finalmente tuo. All'interno l'omino si frega le mani contando le banconote bisunte. Domani ce ne andremo di qui verso terre più lontane e selvatiche, meno attaccate alla volgarità del denaro, insomma è ora di cambiare aria. 

Una fontana


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