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Al centro commerciale |

Come sempre è difficile affrontare i grandi problemi che contraddistinguono ogni epoca, molto più semplice farlo con le parole ed i proclami. La signora anziana seduta vicino a me ad aspettare l'autobus in Merdeka square, è coperta da un velo grigio impreziosito da fiori di un grigio più chiaro, ma attacca bottone per prima volentieri, forse per ingannare il tempo, forse perché anche lei è straniera qui. Viene da Jakarta a trovare un lontano cugino che ha offerto alla sua famiglia l'opportunità di aprire una attività commerciale. Anche lei è quindi una migrante economica in cerca di una opportunità in un paese vicino evidentemente più ricco, visto da lontano come un bengodi dove trovare la soluzione dei propri problemi, in fondo senza troppe difficoltà. Sarei curioso di capire come funziona qui questo tipo di immigrazione, se gira con canali clandestini, magari mascherati da visite turistiche o se viene invece trattata con un rigore funzionante nella pratica, ma arriva l'autobus e Fathma se ne va verso il suo destino. Sono problemi che non prendono di petto il turista medio che passeggia nel Central Market a perdersi nei colorati disegni delle sete e dei batik, tra i profumi dei legni di sandalo e di rosa ed in fondo è meglio così, questi pensieri teneteli per quando si torna a casa.

Considerando la sfilata di capi tutti diversi tra di loro, è così evidente l'apprezzamento che devi dare al lavoro manuale, alla capacità artistica dell'artigiano che andrà ad appagare chi finalmente ne godrà il possesso. E' il valore dell'unicità, sempre più apprezzata nel mondo dello standard, della infinita riproducibilità dell'arte, che in fondo ingiustamente condannata permette a tutti di avere l'esclusivo ad un prezzo accessibile. La prerogativa dedicata al sovrano, distribuita anche al servo della gleba insomma, è la fortunata combinazione del nostro tempo. E' una situazione di equilibrismo continuo, che ti fa pencolare sempre tra l'esclusività del pezzo unico del laboratorio boutique ed i banchetti della Petaling street dove ti affanni ad accaparrarti la maglietta taroccata o il portafoglio di Prada assolutamente autentico garantito dall'etichetta stampata a Shen Zhen. L'esclusivo della limited edition alla portata di tutti. Negozi affollati, cascate di merci, folla di clienti, è il terzo millennio mio caro, ed il bello è che sembra funzioni solo se tutti stanno meglio, il rallentamento del sistema al contrario, lo fa crollare, siamo condannati a crescere, ad avere sempre di più. Chissà se al di là del braccio di mare le cose saranno ancora uguali, se in fondo ormai il mondo è davvero unico dappertutto, con gli stessi problemi resi ancora più fondamentali dalle minime differenze. Vediamo stasera, l'aeroporto in fondo è distante solo un'oretta di macchina.
SURVIVAL KIT
Alamar Express Restaurant - Jalan Bukit Bintang - Ristorante nuovissimo nella via principale che occupa quasi per intero un marciapiede a piena vista. Cucina libanese e internazionale con piatti mediterranei. Prezzi medi, pulitissimo, cucina a vista, addetti gentilissimi. Evitate magaril a pizza se siete italiani, gli altri piatti buoni e ben presentati. Servizio rapido.
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